Una sposa obbediente

Una Sposa Ubbidiente

Serie Mogli del vecchio West 1

Amaya Evans

2016

Recensione

Presente: Ellie è una ragazza felice della vita che ha. È soddisfatta di quello che ha ottenuto fino ad ora, dato che le ha permesso di avere una certa stabilità economica e di aiutare a pagare gli studi di sua sorella minore. Non le interessa l’amore perché fin da piccola ha visto il male che può fare a una donna consegnare il proprio cuore a qualcuno: sua madre è stata una donna infelice per colpa di suo padre, un uomo che ha amato con tutto il cuore e che alla fine l’ha distrutta. Ma il destino ha una sorpresa in serbo per lei e, quando meno se l’aspetta, giunge in un’epoca che non è la sua, a casa di un uomo che non ha mai visto, con un carattere rozzo e autoritario. Lei ha solo una lettera in mano, destinata a lui, in cui lo informano che lei è la sposa che alcuni mesi prima ha chiesto per corrispondenza.

1880: Phillip è un uomo responsabile, lavoratore e molto bello, che vive da solo e sente che ha bisogno di una sposa, una donna che si occupi della casa e di lui, che sia obbediente e che faccia tutto quello che lui le dice; qualcuno di forte, che possa dargli figli sani e che non fugga alla prima difficoltà. Quando si accorge che quella donna magra e vestita in modo volgare è la sposa che gli hanno mandato, si infuria, e vuole cacciarla di casa e rispedirla nella sua città, ma qualcosa di lei tocca il suo cuore, e gli fa cambiare idea. Forse con un po’ d’istruzione lei potrà diventare la donna che lui cerca. Ma la cosa che più lo preoccupa è che lei sembra non stare bene di mente, dato che continua a dire che viene dal futuro.

Ellie desidera solo andarsene di lì, e Phillip desidera solo una sposa obbediente. Quale sarà il finale di questa storia?

CAPITOLO 1

Presente

-Terra chiama Ellie- disse qualcuno accanto a lei.

Era sua sorella, che quel giorno era con lei al negozio di fiori.

-A cosa pensavi?

-Niente, semplicemente sono felice se penso a tutto quello che ho- rispose lei sorridendo.

-Non ti piacerebbe essere la proprietaria di questo posto?- le domandò la sorella indicando con la mano tutto intorno a sé.

-Certo che sì, stupidina- rispose Ellie ridendo –Ma per ora mi basta gestirlo.

-Non vedo l’ora che possiamo lavorare insieme in questo negozio.

-Davvero ti piacerebbe?- domandò Ellie sorpresa.

Non riusciva a immaginare la sua sorellina in un negozio di fiori. La vedeva meglio in un salone di bellezza o in un negozio di vestiti, visto che era sempre attenta al suo look, comprava trucchi e guardava canali e riviste di moda.

-Certo!- rispose emozionata –Ho sempre desiderato lavorare con te in un posto che sia di tutte e due.

-Ma stai studiando per diventare parrucchiera, come farai a gestire un negozio di fiori?

-Possiamo mettere su qualcosa che comprenda tutte e due le cose. Non pensi?

-Uhm, non so... Vedremo. La cosa importante, ora, è che tu finisca i tuoi studi.

-Non manca molto, e nel frattempo continuo ad aiutarti qui- rispose lei avvicinandosi a Ellie –Comunque, devo dirti una cosa.

-Di cosa si tratta?- domandò Ellie socchiudendo gli occhi.

Conosceva bene sua sorella, e sapeva che aveva combinato qualche marachella.

-Ieri ero con la mia amica Wendy al centro commerciale, e abbiamo visto un locale con un’agenzia matrimoniale.

-Ah sì? Ho sentito parlare di quei posti. È incredibile che ci sia gente che si presta a cose del genere.

-Non ci vedo niente di male. C’è gente che non ha una gran vita sociale, e per questo ci va. E... io sono entrata.

-Che cos’hai fatto tu? Lissi, tu non hai bisogno di un posto del genere. Sei una ragazza giovane, hai molti amici e una vita sociale molto movimentata.

-Sì, è vero. Il fatto è che non sono andata per me, ma per te.

Ci fu un silenzio di tomba nel locale. Dopo un minuto, Ellie disse con un po’ di timore:

-Era per aiutare qualcuno, immagino.

-Sì, era per aiutare te.

-Ma sei impazzita? Io non ho mai detto di avere bisogno di un marito o di un fidanzato.

-Non lo dici, ma so che hai bisogno di una vita amorosa. Sei molto sola, e non voglio vederti così.

-Bè, si dà il caso che io non abbia bisogno di niente del genere, quindi mi fai il favore di andare in quel posto e cancellare tutto quello che mi riguarda.

-Ma Ellie...

-Te l’ho già detto, non voglio sapere altro di questa storia.

Quindi si allontanò furiosa ed entrò nel magazzino.

Lissi si girò e se ne andò, furiosa anche lei per il fatto di aver detto la verità a sua sorella. Avrebbe fatto meglio a stare zitta, così non avrebbero litigato. Ora doveva tornare in quel posto e cancellare tutto.

Alcuni giorni dopo...

-Ellie, c’è una chiamata per te- la avvertì una delle impiegate del negozio.

-Ora rispondo- disse lei mentre finiva di servire una cliente.

Poco dopo, raggiunse l’ufficio.

-Pronto?- rispose al telefono.

-Buon pomeriggio, parlo con la signorina Ellie Drum?

-Sì, sono io. In cosa posso esserle utile?

-Mi chiamo Madeleine Crawford. Alcuni giorni fa abbiamo ricevuto il suo profilo nella nostra agenzia matrimoniale, e abbiamo alcune proposte che potrebbero interessarle. Ci sono molti uomini interessati.

-Mi scusi- la interruppe Ellie prima che andasse avanti –Io non ho dato il consenso per mandare il mio profilo alla vostra agenzia.

-Prego? Credo di non aver capito.

-Sì, è stata mia sorella a portarvi i miei dati e iscrivermi, ma io non ho dato il mio consenso.

-Mi dispiace molto sapere questo. Siamo un’agenzia molto seria, e non siamo soliti avere questo tipo di incidenti. Non so come sia potuto succedere, dato che normalmente è necessaria la firma della persona interessata per poter procedere. Le porgo le mie scuse per l’inconveniente.

-Non si preoccupi, ho bisogno solo che cancelliate il mio profilo dall’agenzia. Avevo detto a mia sorella di farlo, ma a quanto pare non mi ha dato retta.

-Non si preoccupi, lo facciamo subito. Ad ogni modo, le chiedo per favore di passare all’ufficio della nostra agenzia, perché possa conoscerla e vedere con i suoi occhi che eliminiamo il suo nome dal nostro database.

-Ecco, non so... A dire il vero sono piuttosto occupata.

-Sarà questione