111 Luoghi di Barcellona che devi proprio scoprire
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About this ebook
Warum heißt die Hälfte aller Bars in Barcelona 'Frankfurt', woher kommt der Boom der Schokolade in der Stadt, und warum schreiben die Bewohner Barcelonas nie ihren Namen aufs Klingelschild? Dieses Buch führt Sie an Orte der katalanischen Hauptstadt, die Sie in herkömmlichen Reiseführern vergeblich suchen.
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Book preview
111 Luoghi di Barcellona che devi proprio scoprire - Dirk Engelhardt
111 luoghi di Barcellona che devi proprio scoprire
Dirk Engelhardt
emons: Verlag
Colophon
© Emons Verlag GmbH // 2016
Tutti i diritti riservati
Testi/Testo: Dirk Engelhardt
Fotografie: © Dirk Engelhardt
Traduzione: Enrico Castelli Gattinara di Zubiena
Progetto grafico: Emons Verlag
Informazioni di base sulle mappe: Openstreetmap, © Openstreet Map-participants, ODbL
ISBN 978-3-96041-032-4
Quest ebook è basato sull’edizione italiana pubblicata da Emons Verlag
Scopri altri luoghi interessanti sul sito www.emonsedizioni.it
Indice
Premessa
1_Il Banc dels Aliments |
Alimenti per i bisognosi
2_Il bar Bodega Marín |
Quattro chiacchiere sono comprese…
3_Il barbiere |
Lisci come bimbi, grazie a un vero rasoio
4_Barcelo-nette |
Dove stanno le ragazze più carine della città?
5_Bingo! |
La fortuna per due euro, caffè e torta inclusi
6_La bomba sulla parete |
Sorpresa in un quartiere dall’aria paesana
7_Il Bus del Barri |
Un’alternativa per i cacciatori di occasioni
8_Il Cabaret Berlin |
Vita notturna, come la vogliono loro
9_La Capella de Sant Cristòfol |
Benedizione delle auto nel nome di un santo gigante
10_Il Carilló |
Lo scampanellio nascosto
11_Carme Trias |
La moda made in Catalogna
12_Carrer de Sants |
La più lunga via dello shopping in Europa
13_Carrer Mühlberg |
Dure salite e scale mobili
14_Casa de la Barceloneta |
Oggi un piccolo museo
15_La Casa dels Entremesos |
Il centro della cultura popolare
16_La Casa Vicens |
La prima volta di Gaudí
17_Il catamarano Orsom |
Barcellona da una prospettiva del tutto nuova
18_La Cerería Subirà |
Il negozio più vecchio della città
19_Chinatown Badalona |
Concorrenza feroce nella zona industriale
20_Il cimitero del Montjuïc |
L’altro lato
di Barcellona
21_La Clínica Barraquer |
Una clinica in pieno stile Art Déco
22_La colonia Castells |
Un villaggio al centro della città
23_La colonna metrica |
Un viaggio che ha cambiato il mondo
24_Il Comercial de Guarnicionería |
Un negozio, un museo o un museo-negozio?
25_Il delta del Llobregat |
Un parco naturale sulla pista dell’aeroporto
26_Il Dipòsit de les Aigües |
Una biblioteca universitaria in un’antica cisterna
27_Dos Torres |
Una villa con giardino per piaceri luculliani
28_La Escocesa |
Sfogo e rifugio per il talento di artisti graffitisti
29_L’Espai Sucre |
Un ristorante solo per i dessert: slurp!
30_Il fabbricante di chitarre |
Un laboratorio artigiano fra i negozi per turisti
31_La Fàbrica del Sol |
Scoprire l’ambiente in catalano
32_I fantasmi della città vecchia |
Un fantasma lo si può persino fotografare
33_La Farmàcia Enrich Murt |
Un capolavoro d’architettura modernista
34_La Filmoteca |
Un’oasi dei film cult nel quartiere del Raval
35_Fondo |
Una zona che non visita nessuno
36_La Font del Gat |
Un’oasi fuori dal traffico e dal rumore
37_Il Forte Piano |
Il laboratorio per un suono migliore
38_I Frankfurt’s |
Barcellona ama le salsicce di Francoforte
39_Funicular de Vallvidrera |
Verso l’alto per respirare aria di montagna
40_La Galleria dei profumi |
Eau de toilette squisite e aceto storico
41_La Galleria di Casanova |
Omaggio a Dalí
42_I giardini della torre dell’acqua |
Verso l’alto per respirare aria di montagna
43_Il giardino dei cactus |
Un gioiello nascosto di bellezze spinose
44_Il gufo |
Un gufo gigante veglia sulla Barcellona notturna
45_L’hammam |
Salute termale in stile arabo
46_La Herboristeria del Rei |
Dustin Hoffmann è stato qui dietro il bancone
47_Hostal La Paloma |
La discrezione qui è al primo posto
48_Hotel Peninsular |
Location per chi ha nostalgia della vecchia Barcellona
49_Gli ingressi dei palazzi |
La carta da visita di un palazzo è il suo androne
50_Jardí Jaume Viçens i Vives |
Passerella per sculture di animali
51_Jardí de Petra Kelly |
Poco parco, ma splendida vista dal Montjuïc
52_Kagyu Samye Dzong |
Un tempio buddhista in mezzo ai palazzi
53_I lavatoi di Horta |
Lavandaie in via dell’Acquafredda
54_La lettura della mano |
Passato, presente e futuro per 23 euro
55_La mano di Dio... |
…sembra molto umana
56_Media-TIC |
Dalla zona uffici al futuristico parco dei media
57_Il Mercat de Sant Antoni |
Un mercato rinnovato
58_La metropolitana automatica |
47,8 chilometri senza macchinista
59_Il Miba, museo delle invenzioni |
Invenzioni ancora non del tutto mature per il museo…
60_Il MNAC |
Ammirare la cupola è gratis
61_Il moderno Teatre Principal |
Il più antico teatro di Barcellona
62_Da Moritz |
La tradizione tedesca della birra a Barcellona
63_Il museo della canapa |
Due in uno: eccellenza architettonica e museo
64_Il Museu dels Autòmats |
Così giocavano i bambini cent’anni fa
65_Il Museu del perfum |
Vere gemme nel retrobottega
66_La Nao Victoria |
Il primo veliero che ha fatto il giro del mondo
67_Okupas nella Rambla del Raval |
Abito, dunque vivo
68_Omnium |
Entrare profondamente nel cuore dei catalani
69_L’ospedale Sant Pau |
Il più bello della Catalogna
70_Parc Central de Nou Barris |
Una delle rare aree verdi in città
71_Parc del Fòrum |
Come deturpare per bene una costa
72_Il parcheggio per motociclette |
Niente macchine in questo garage sotterraneo
73_La Pastelería Hofmann |
Finalmente una buona pasticceria a Barcellona!
74_Il Pavelló Mies van der Rohe |
A Barcellona sedersi sulla chair è purtroppo proibito
75_Il Pipa Club |
Bar nascosto, sala da concerto e museo delle pipe
76_La pista ciclabile sul fiume |
Uno dei pochi tragitti senza automobili
77_Il Pla de la Garsa |
Una taverna medievale di prelibatezze catalane
78_Il plastico della ferrovia |
Una stazione nella stazione
79_La Plaça de Lesseps |
Arte o cantiere?
80_Prohibito fijar carteles |
Poster con storia
81_Il Queviures Murria |
Una scimmia in vetrina
82_Rateros |
Marcare elegantemente
: la nuova truffa
83_Il Refugi 307 |
Immergersi nei ricordi della guerra civile
84_La Reial Acadèmia de Medicina |
Legio VIII Augusta Pia Fidelis Constans
85_Il Rekons |
Acqua fresca per uno spuntino
86_Il Restaurant Semproniana |
Ottima idea per i bambini, rilassante per i genitori
87_La scuola di pittura |
Nudità in stile fra vecchie mura
88_La scuola di swing |
Lo swing a Barcellona è tornato di moda
89_I semafori |
Due vecchi signori illuminano il buio
90_Il simbolo dei massoni |
Molta storia sotto gli archi
91_Skateboard |
La tavola a quattro ruote è sempre in voga
92_Il sommergibile |
Dall’eroe catalano che costruì il primo sottomarino
93_Lo spazio coworking |
A Barcellona ho ancora una scrivania…
94_La spiaggia |
Nuotare accanto alla fabbrica
95_Lo Stand-up Paddle Surf |
Surfare senza vela, ma con umorismo
96_Strade di mobili |
Lunedì sera mercato dei mobili sulle strade cittadine
97_Tai Chi |
La boxe delle ombre all’ombra del parco
98_Il Taktika Berri |
Senza tapas manca qualcosa a Barcellona
99_Il teatro della magia |
Certi trucchi ci sembrano molto spagnoli…
100_Il tempio del benessere |
Rilassarsi in un ambiente esotico
101_La terrazza sul tetto |
L’ora blu sui tetti del Barri Gótico
102_La Tienda del Espía |
Tutto per gli spioni e i detective per hobby
103_La Torre Bellesguard |
Un Gaudí nascosco e ben custodito
104_Il Turó de les Tres Creus |
Una vista panoramica per romantiche ore serali
105_Vetrate J. M. Bonet |
Le vetrate per la Sagrada Família
106_La Villa sul Tibidabo |
Un palazzo in cui innamorarsi
107_Il WC di lusso |
Cinquanta centesimi per i propri bisogni al pulito
108_Woki Organic Market |
Un supermercato bio e un fast food in stile
109_Xocoa |
Barcellona: la capitale segreta della cioccolata
110_Yoga con Gracia |
Muoversi nella vecchia fabbrica
111_La Zona Factoría d’Art |
Nella zona tutto è in movimento
Galleria
Cartine
Premessa
Barcellona, per la maggior parte delle persone, significa Sagrada Família, Park Güell, Casa Milà, Montjuïc e Barrio Gótico. Ah già, ci sono anche le Ramblas, quei noiosissimi vialoni da passeggio inflazionati da decine di negozi di souvenir tutti uguali. Purtroppo a Barcellona, molto più che in altre metropoli, il flusso dei turisti si concentra soprattutto sui percorsi degli autobus dedicati a loro, i rossi Hop-on, hop-off.
A molti non viene neppure in mente che in una città di più di un milione e mezzo di abitanti ci possano essere altre cose interessanti da vedere, oltre alle opere di Gaudí.
Né si pongono il problema che quando si va a Barcellona, in realtà non si è in Spagna ma in Catalogna. La Catalogna è un’altra cosa e i catalani, sono loro stessi a dirlo, non sono così aperti come gli esuberanti andalusi.
È la tanto decantata mescolanza tra seny e rauxa, cioè tra la ragione e il caos, a rendere così unica e indimenticabile questa metropoli affacciata sul Mediterraneo. E naturalmente anche una squadra composta da undici calciatori piuttosto capaci, che ogni tanto dimostrano la loro abilità al Camp Nou. Ma su di essa sono già stati versati fiumi d’inchiostro, quindi la possiamo tranquillamente lasciar perdere.
Passeggiando per le strade ci si può imbattere in piccoli e antichi negozietti della città vecchia dove il tempo sembra essersi fermato (e certe volte, purtroppo, anche il servizio). Alcune mete suggerite si trovano magari proprio accanto a zone turistiche superaffollate, come nel caso del Museo delle pipe in un vecchio edificio di Plaza Reial oppure della piccola Erboristeria del re al Barrio Gótico, che ormai fa parte della storia del cinema.
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1_Il Banc dels Aliments
Alimenti per i bisognosi
Per i produttori di alimenti è più economico regalare quelli ormai invendibili piuttosto che distruggerli
, sostiene quasi scusandosi Jordi Peix i Massip, il vicepresidente della Fundació Banc dels Aliments. Questi cibi vengono raccolti dal banco alimentare e utilizzati per uno scopo veramente buono.
Il banco infatti è un’istituzione benefica che combatte allo stesso tempo la fame nella regione e lo spreco di cibo.
Info
Indirizzo Carrer dels Motors 122, 08040, Zona Franca - tel. 933464404, www.bancdelsaliments.org | Mezzi pubblici Carrer Motors (autobus 37, 109) | Orario Lun-gio 8-17:30, ven 8-14 | Un suggerimento Offerte anonime per il Banc dels Aliments possono essere fatte in tutte le filiali di La Caixa de Pensions de Barcelona, sul c/c 21000555310201930933.
Negli ultimi anni il tasso di disoccupazione in Spagna ha toccato livelli record, e parallelamente è cresciuto molto anche il numero di persone a cui la banca ha fornito del cibo: nel 2011, diecimila tonnellate di alimenti sono state distribuite a 114.836 persone, per esempio attraverso organizzazioni come la Obra Social María Luisa de Marilach.
Negli Usa circa il 50% dei prodotti alimentari finisce tra i rifiuti, la più alta percentuale al mondo. In Inghilterra la cifra si aggira fra il 30% e il 40%, che è sempre una quantità incredibile. Quello che però il vicepresidente Peix non dice, è che molti barcellonesi hanno l’impressione che il banco aiuti solo gli stranieri, trascurando la popolazione locale.
La maggior parte dei cibi che si accumulano nell’immenso magazzino vicino al porto arriva al Banc dels Aliments direttamente dai produttori. Volgendo lo sguardo tutt’attorno si possono vedere bancali di cornflakes, succhi d’arancia, pane in cassetta, olive in barattolo, tortellini e scatolette di tonno. Tra l’altro non viene pagato nessun affitto per il magazzino, perché del costo se ne fa carico la Generalitat de Catalunya.
Ovviamente esistono anche i poveri che chiedono direttamente ai supermercati i cibi scaduti o scartati. Nei mercati della città poi, quasi tutti i rivenditori di frutta e verdura hanno i loro clienti regolari
, il più delle volte dei pensionati bisognosi, ai quali a fine giornata distribuiscono i prodotti avanzati.
Nei dintorni
Il cimitero del Montjuïc (0.75 km)
Il fabbricante di chitarre (2.16 km)
Il MNAC (2.23 km)
Il Pavelló Mies van der Rohe (2.32 km)
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2_Il bar Bodega Marín
Quattro chiacchiere sono comprese…
indietro
La Bodega Marín esiste dal 1916, e in questi cento anni non è cambiata molto. I proprietari del locale si chiamano Antoni e Tere e svariate riviste hanno già ampiamente parlato di loro. Prima di Antoni e Tere, il negozio era gestito dai loro genitori. Come ai vecchi tempi, qui ci si può far riempire le bottiglie vuote portate da casa direttamente dalle botti di vino, e chi non ne fosse provvisto può sempre comprare sul posto una tanica di plastica più o meno grande. I prezzi sono decisamente modesti: un litro di negro, vale a dire di vino rosso, costa 1,45 euro, così come il bianco, mentre un litro di Muscatel, che è un vino dolce, costa 3,80 euro, lo stesso prezzo di un litro di Malaga.
I vini provengono tutti dalla Spagna, claro, e molti dalla stessa Catalogna. Nella parte anteriore del negozio ci sono le bottiglie sigillate, tutte prezzate da Tere con targhette di carta scritte a mano. La maggior parte delle bottiglie proviene da piccole cantine locali, ma si può trovare anche del Freixenet.
Info
Indirizzo Carrer de Milà i Fontanals 72, 08012, Gràcia - tel. 932133079 | Mezzi pubblici Joanic (metro L4) | Orario Lun-ven 9-14 e 16:30-21, sab 9:30-15 | Un suggerimento Dopo l’aperitivo, un film? Al Cine Verdi, in Carrer de Verdi 32 a Gràcia, ci sono buoni film in versione originale.
Verrebbe voglia di assaggiare un Orujo, un brandy galiziano di ben cinquanta gradi, ma Antoni raccomanda piuttosto un Hierbas de Menorca. Anche il gin Mahon è molto apprezzato, sempre di Minorca, e garantisce un ottimo gin tonic.
Il Bodega è un tipico locale conviviale del quartiere Gràcia, e siccome ci si fa volentieri due chiacchiere, Tere prepara sempre un po’ di tapas. Ci sono anche le empanadas con il ripieno di tonno, formaggio, spinaci o sobrasada, e affinché le si possa distinguere tra loro, Tere le confeziona in forme diverse. Poi un foglietto attaccato alla teca delle empanadas spiega come orientarsi. Ci sono crocchette fatte in casa e specialità come jamon, fuet, queso Manchego o le boquerones en vinagre, ovvero le acciughe sotto aceto.
Non mancano ovviamente gli onnipresenti bocadillos, i piccoli panini che in realtà sono tranci di sfilatini farciti, e in inverno il caldo, un tipo di brodo.
Nei dintorni
Il gufo (0.6 km)
Il Forte Piano (0.67 km)
La scuola di swing (0.72 km)
Il Queviures Murria (0.73 km)
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3_Il barbiere
Lisci come bimbi, grazie a un vero rasoio
indietro
Imparato ha imparato: Alfredo Blanc ha studiato l’arte della rasatura fin dai primi rudimenti. È uno dei pochi barbieri rimasti a Barcellona e il suo negozio si trova in Carrer Gran de Gràcia, la strada principale dell’omonimo quartiere. Con la musica jazz ad alto volume cerca di sovrastare il rumore del traffico davanti alla porta della sua bottega. L’interno è arredato in modo semplice, in tonalità marrone scuro, i sedili sono comodi e ben imbottiti.
La rasatura standard costa quindici euro, servizio completo. La pelle del viso viene preparata con caldissimi asciugamani umidi e poi rinfrescata con una lozione alla menta e all’eucalipto. La schiuma è fatta in modo tradizionale, col pennello, poi Alfredo afferra un classico e