Teatro e dintorni - Opere teatrali
()
About this ebook
L'attore di teatro, nell'atto si dimentica, scorda se stesso per essere un altro. La macchina scenica è nel teatro un'amplificazione dell'illusione spazio temporale, il cui scopo è quello di aiutare prima l'attore stesso e poi il pubblico a superare il proprio stato, il proprio momento nel presente e farsi quindi cogliere dalla magica ipnosi della catarsi: allora la scena, la narrazione, il momento teatrale hanno inizio. La parola, non più atonica ma emotivamente espressa, diventa vera nell'istante in cui l'evento del presente teatrale diventa l'unico esistente, la realtà è ciò che l'attore esprime in quel momento; il tempo si autocensura, si chiude alle circostanze nel paradosso teatrale del tempo non-tempo. L'assuefazione alla non esistenza in senso concreto, precede il delirio dell'immaginazione senza fantasia, l'evento che si sviluppa nel momento teatrale è quindi reale, pertanto non avvezzo a nessun tipo di fantasia.
La recitazione non comporta necessariamente il fare Teatro, anzi spesso la recitazione, così come tante volte ci viene propinata, è solo una forma di prostituzione del Teatro, l'elargizione di performance, di fatti, inseriti in un preciso contesto spazio temporale che è altrove e che nulla ha a che vedere con il momento teatrale. Il delirio teatrale totale che porta ai frutti più veri è l'Eliogabalo di Artaud, che demolisce ogni forma di logica morale per creare dal caos di un'anarchia senza precedenti un essere che rappresenta solo se stesso nel suo contesto a-temporale: è l'attore. L'attore-Mentore che istruisce il pubblico sul come essere fuori da se stessi, sul come assorbire l'istante unico della rappresentazione totale. L'attore che si libera di ogni orpello scolastico, pre-scolastico, colui che fa a pezzi ogni credo e ogni imposizione, è il Dioniso delle Baccanti di Euripide che impone alla popolazione di Tebe, con ogni sortilegio, con ogni mezzo, di credere in ciò che lui vuole in quel momento. Dal riso al pianto è un istante che può sembrare un secolo, da una carezza ad una pugnalata passa giusto il barlume di un faro che si spegne, la finzione ci insegna la realtà, ci istruisce sugli stati d'animo che non sapevamo di poter provare, sui brividi che la paura può causare. La catarsi dionisiaca del vino che stordisce, confonde, ci preclude una via di fuga da noi stessi. Siamo emotivamente nudi al nostro stesso cospetto, provando emozioni che non sapevamo di avere, cresce la nostra esperienza nell'apprendimento dei sentimenti, il tutto ci completa, ci ammalia, ci droga. Seppur immersi in una “finzione”, impattiamo emotivamente contro la nostra disgregazione interiore, emotiva, ci rincorriamo sfuggendoci, non ci riconosciamo più, siamo in un “altrove” di noi stessi, siamo nel Teatro.
Related to Teatro e dintorni - Opere teatrali
Related ebooks
La risata amara: La morte della commedia all'italiana Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa bottega del caffè Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Locandiera Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe smanie per la villeggiatura Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'illusione del boom economico: nel docufilm “La cuccagna” di Luciano Salce Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe miserie del signor Travetti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTognazzi '60 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'arte di Eduardo. Le forme e i linguaggi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGli opinionisti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRe Sacerdote e Profeta Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTeatro futurista sintetico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Autoritratto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsHomicide House Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStoria del teatro italiano - Parte I Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRacconti su un attore operaio: Luigi Dadina nel Teatro delle Albe Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn Ragazzino all'Augusteo: Scritti musicali Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn giorno in Prefettura tra realtà e finzione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Apolloneide: La raccolta delle opere teatrali Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Cinfrusagliere Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl servitore di due padroni Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Rita Smeralda Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVisita al padre: Scene e bozzetti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPier Paolo Pasolini. L'ultimo eretico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'ultimo Pasolini: tra forma e realtà Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMilly. La vita e la carriera di Carla Mignone Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMezzanotte e dintorni: Racconti dell' Immaginario Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsScusate se non siamo morti in mare Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsImmaginare la realtà: Conversazioni sul cinema Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn paese addormentato Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTotò '50 Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
General Fiction For You
Sette sfumature di eros Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Divina Commedia: edizione annotata Rating: 4 out of 5 stars4/5I fratelli Karamazov Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsConfessioni di uno psicopatico Rating: 4 out of 5 stars4/5Confessioni di un prof Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl maestro e Margherita Rating: 4 out of 5 stars4/5I Malavoglia Rating: 4 out of 5 stars4/5Le undicimila verghe. Il manifesto dell'erotismo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTutte le fiabe Rating: 4 out of 5 stars4/5Racconti dell'età del jazz Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUlisse Rating: 4 out of 5 stars4/5I capolavori Rating: 4 out of 5 stars4/5Le più belle fiabe popolari italiane Rating: 5 out of 5 stars5/5L'isola misteriosa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDANTE dalla lingua alla patria: Nel settecentenario della morte (1321-2021) siamo ancora "Figli del Duecento" Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa coscienza di Zeno Rating: 4 out of 5 stars4/5Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio Rating: 4 out of 5 stars4/5Tutto Sherlock Holmes Rating: 4 out of 5 stars4/5Inferno: Tradotto in prosa moderna-Testo originale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Diario di Anne Frank Rating: 4 out of 5 stars4/5Il nome della rosa di Umberto Eco (Analisi del libro): Analisi completa e sintesi dettagliata del lavoro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa luna e i falò Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl giardino segreto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'idiota Rating: 4 out of 5 stars4/5La metamorfosi e tutti i racconti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLotta fra titani Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe metamorfosi Rating: 4 out of 5 stars4/5Al Paradiso delle Signore Rating: 4 out of 5 stars4/5Tradizioni di famiglia Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Reviews for Teatro e dintorni - Opere teatrali
0 ratings0 reviews
Book preview
Teatro e dintorni - Opere teatrali - Francesco Di Bello
Note
RINGRAZIAMENTI
Dedico quest'opera alla
dottoressa Maria Pia Iurlaro
senza la quale la realizzazione
di questo libro non sarebbe
mai stata possibile.
PREFAZIONE
Francesco Di Bello
Il teatro è una condizione psichica prima che una condizione fisica. Subentrare in uno spazio-tempo differente, inserirsi in una fisicità che non è la propria, comporta una capacità totale di astrazione da se stessi.
L'attore di teatro, nell'atto si dimentica, scorda se stesso per essere un altro. La macchina scenica è nel teatro un'amplificazione dell'illusione spazio temporale, il cui scopo è quello di aiutare prima l'attore stesso e poi il pubblico a superare il proprio stato, il proprio momento nel presente e farsi quindi cogliere dalla magica ipnosi della catarsi: allora la scena, la narrazione, il momento teatrale hanno inizio. La parola, non più atonica ma emotivamente espressa, diventa vera nell'istante in cui l'evento del presente teatrale diventa l'unico esistente, la realtà è ciò che l'attore esprime in quel momento; il tempo si autocensura, si chiude alle circostanze nel paradosso teatrale del tempo non-tempo.
L'assuefazione alla non esistenza in senso concreto, precede il delirio dell'immaginazione senza fantasia, l'evento che si sviluppa nel momento teatrale è quindi reale, pertanto non avvezzo a nessun tipo di fantasia.
La recitazione non comporta necessariamente il fare Teatro, anzi spesso la recitazione, così come tante volte ci viene propinata, è solo una forma di prostituzione del Teatro, l'elargizione di performance, di fatti, inseriti in un preciso contesto spazio temporale che è altrove e che nulla ha a che vedere con il momento teatrale.
L'infelice Desdemona è il Teatro, colei che perisce nel letto nuziale trafitta dalla lama di Otello, a causa di una subdola macchinazione di Iago; quest’ultimo è la recitazione fine a se stessa, Cassio è il pubblico che subisce passivamente gli eventi che intorno a lui si verificano, senza neanche accorgersi di essere parte del tranello. Il tranello della fredda recitazione è impotenza, insipienza, corruzione dell'anima attoriale, non è il sublime recitare.
Il delirio teatrale totale che porta ai frutti più veri è l'Eliogabalo di Artaud, che demolisce ogni forma di logica morale per creare dal caos di un'anarchia senza precedenti un essere che rappresenta solo se stesso nel suo contesto a-temporale: è l'attore. L'attore-Mentore che istruisce il pubblico sul come essere fuori da se stessi, sul come assorbire l'istante unico della rappresentazione totale. L'attore che si libera di ogni orpello scolastico, pre-scolastico, colui che fa a pezzi ogni credo e ogni imposizione, è il Dioniso delle Baccanti di Euripide che impone alla popolazione di Tebe, con ogni sortilegio, con ogni mezzo, di credere in ciò che lui vuole in quel momento. Dal riso al pianto è un istante che può sembrare un secolo, da una carezza ad una pugnalata passa giusto il barlume di un faro che si spegne, la finzione ci insegna la realtà, ci istruisce sugli stati d'animo che non sapevamo di poter provare, sui brividi che la paura può causare. La catarsi dionisiaca del vino che stordisce, confonde, ci preclude una via di fuga da noi stessi. Siamo emotivamente nudi al nostro stesso cospetto, provando emozioni che non sapevamo di avere, cresce la nostra esperienza nell'apprendimento dei sentimenti, il tutto ci completa, ci ammalia, ci droga. Seppur immersi in una finzione
, impattiamo emotivamente contro la nostra disgregazione interiore, emotiva, ci rincorriamo sfuggendoci, non ci riconosciamo più, siamo in un altrove
di noi stessi, siamo nel Teatro.
Turi 26 giugno 2016
Francesco Di Bello(1)
INTRODUZIONE
Questo volume consta di tre lavori teatrali, una commedia comica di stampo