Ciao papà... un piccolo diario
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Book preview
Ciao papà... un piccolo diario - Gabriella Negro
Flaubert
GIUGNO
9 giugno 1998
Mi sei stato tolto in un momento. In un solo istante la tua vita si è fermata, il tuo cuore ha cessato di battere.
Per pochi secondi ho creduto che cessasse di battere anche il mio. Una sensazione di gelo, impotenza ed incredulità……. Quel mio papà disteso su una barella, il capo ripiegato da un lato, la maglietta bianca strappata al centro, le braccia abbandonate lungo il corpo e tutto quel chiarore delle lampade nella stanzetta del pronto soccorso che mi penetrava negli occhi e nel cervello, mentre dentro avevo solo buio, e mi sembrava di navigare tra i flutti di una poltiglia nera.
Fin dal mattino era stata una giornata strana, uno di quei giorni nei quali sarei stata volentieri a casa, fra le lenzuola a poltrire. Anche tu sei stato coperto da un lenzuolo bianco, come se avessi potuto sentir freddo…. ed eri bianchissimo, mentre la tua pelle era calda.
All'ora di pranzo non mi ero sentita bene e come se stessi covando una brutta influenza mi sentivo debole, avevo le gambe indolenzite ed un forte mal di testa.
Così chiesi un permesso e alle 13.30 mi allontanai dall'ufficio con il forte desiderio di arrivare a casa il più presto possibile. I miei figli erano a scuola e non avrei dovuto uscire per andare a prendere il più piccolo se non dopo tre ore. Pensai di prendere un'aspirina, bere un bel bicchiere di latte caldo ed infilarmi sotto le coperte per un po'. Qualcosa successe poco dopo, ed iniziai ad avere paura…. Da giorni guardando il telefono provavo una strana sensazione perchè temevo di dover essere avvisata per qualcosa di spiacevole. Quello stesso timore si affacciava ora nel mio cuore e più cercavo di chiudere gli occhi e più non ci riuscivo. Balzai poi seduta sul letto all'improvviso, quando un intenso profumo di fiori mi circondò e si sparse per