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In volo verso il Sole
Di S.t.
Azioni libro
Inizia a leggere- Editore:
- S.t.
- Pubblicato:
- Apr 1, 2016
- ISBN:
- 9788892587038
- Formato:
- Libro
Descrizione
Mayu e Miki sono compagne di classe presso l'istituto Mahogawa. Miki inoltre frequenta il dojo di kendo del padre di Mayu. Sono molto amiche, ma Mayu vorrebbe che la loro amicizia possa divenire più profonda e andare oltre.
Miki nasconde un segreto che non può confessare e che le impedisce di relazionarsi con le amiche come vorrebbe, inoltre nel suo cuore e nel suo animo ancora non vi è pace. Solo la katana donatagli tempo fa dal padre, e che porta sempre con sé, riesce a darle calma e fiducia.
Un giorno vicino alla scuola arriva un circo la cui misteriosa acrobata, Yumi, sarà per alcuni mesi compagna di classe di Miki e Mayu. Questo sconvolgerà la vita di Miki fino all'inquietante finale.
Informazioni sul libro
In volo verso il Sole
Di S.t.
Descrizione
Mayu e Miki sono compagne di classe presso l'istituto Mahogawa. Miki inoltre frequenta il dojo di kendo del padre di Mayu. Sono molto amiche, ma Mayu vorrebbe che la loro amicizia possa divenire più profonda e andare oltre.
Miki nasconde un segreto che non può confessare e che le impedisce di relazionarsi con le amiche come vorrebbe, inoltre nel suo cuore e nel suo animo ancora non vi è pace. Solo la katana donatagli tempo fa dal padre, e che porta sempre con sé, riesce a darle calma e fiducia.
Un giorno vicino alla scuola arriva un circo la cui misteriosa acrobata, Yumi, sarà per alcuni mesi compagna di classe di Miki e Mayu. Questo sconvolgerà la vita di Miki fino all'inquietante finale.
- Editore:
- S.t.
- Pubblicato:
- Apr 1, 2016
- ISBN:
- 9788892587038
- Formato:
- Libro
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Anteprima del libro
In volo verso il Sole - S.t.
schiena.
In volo verso il Sole
S.T.
Copyright
Capitolo 1 - Novembre
Miki fu l’ultima a cambiarsi nello spogliatoio, chiuse l’ armadietto, prese la custodia della propria katana ed uscì dalla palestra.
Il fresco vento autunnale le accarezzò il viso smuovendole appena i lunghi capelli raccolti in una lunga coda.
-Finalmente sei uscita! – La rimproverò scherzosamente Mayu – Temevo non volessi più tornare al campus.
-Scusami ojousama!
-Uff! Ancora con questo titolo onorifico! Siamo amiche, e il fatto che mio padre sia il direttore della palestra non vuol dire nulla.
-S-sì… però…
-Chissà se riuscirò a convincerti prima del diploma… - mormorò Mayu scuotendo piano la testa – Adesso però muoviamoci, o perderemo l’autobus, e tornare al campus a piedi non è l’ideale!
-Va bene.
Le due ragazze si avviarono a rapidi passi raggiungendo la fermata in contemporanea con l’autobus. Appena salite si diressero verso gli ultimi posti. Il veicolo ripartì e l’improvvisa scossa fece cadere le due studentesse sui sedili in modo scomposto sotto gli occhi divertiti di alcuni studenti.
Accomodatesi si rilassarono osservando il panorama urbano che si trasformava progressivamente in quello agricolo presente attorno alla loro scuola.
-E quelli cosa sono? – Domandò Mayu indicando alcuni camion, camper e roulotte accampati in un grande campo poco distante dalla loro scuola.
-Nightmare circus
– Lesse Miki – Si direbbe una sorta di circo.
-Se ci sono animali, non mi piace. Non mi piacciono i posti che li sfruttano e li fanno soffrire!
-In tal caso la nostra Shizuka avrà già pronta una raccolta di firme e i cartelli di protesta. – Commentò di rimando Miki.
L’autobus raggiunse la fermata del campus scolastico, le due ragazze scesero e si diressero verso il dormitorio.
Subito notarono alcune persone estranee alla scuola accanto alle scale di accesso all’edificio. Erano un ragazzo e una ragazza che reggevano in mano numerosi volantini, appena una studentessa passava accanto a loro le allungavano una locandina.
La ragazza risaltava immediatamente per il trucco sul viso che ricordavano vagamente Pierrot e i capelli chiarissimi, quasi bianchi.
Passando loro accanto Miki notò che il trucco della ragazza, erano in realtà alcuni tatuaggi.
-Prego – Disse questa laconicamente porgendo il depliant alle due studentesse.
Miki lo prese e, salendo i gradini della scalinata, gli diede un’occhiata.
-Cos’è? – Domandò Mayu.
-Il volantino del circo che abbiamo visto. Già questa sera faranno il primo spettacolo, e sottolineano che non hanno animali, ma solo clown, acrobati e trapezisti.
-Vero che ci andiamo?
-Potrebbe essere una buona idea.
Le due ragazze raggiunsero il secondo piano, dove avevano le camere.
-Allora ci vediamo alle otto all’ingresso. – Disse Mayu.
-Va bene, a dopo.
Miki raggiunse rapidamente la propria stanza. Quando vi entrò solo una lieve luce filtrava dalle spesse tende. La ragazza chiuse a chiave la porta, si tolse le scarpe e gettò sul letto la borsa che aveva a tracolla.
A volte invidio chi ha delle compagne di stanza
pensò però io non posso permettermelo. Purtroppo
.
Gli occhi iniziarono a bruciarle, la ragazza li chiuse e attese alcuni secondi prima di riaprirli.
Si diresse in bagno, accese la luce e si mise innanzi allo specchio.
Per un tempo che le parve infinito rimase a fissarsi.
Aprì l’acqua, si tolse le lenti a contatto colorate che depose nelle loro custodie di pulizia e si lavò il viso, si passò le mani bagnate sui capelli tirandoli verso la nuca.
Rialzò il viso e si guardò ancora.
Devo rifare il colore
pensò.
Rapidamente si svestì e si concesse una lunga doccia calda.
Alle otto in punto si trovava nell’atrio del dormitorio ad aspettare Mayu.
La ragazza giunse con qualche minuto di ritardo, scendendo le scale stava chiacchierando assieme alle proprie compagne di stanza Kaori e Konoha.
-Ciao! –Salutò Miki – Andiamo?
Le altre annuirono e uscirono dall’edificio unendosi alle altre ragazze che avevano deciso di passare la serata al circo.
Il freddo si fece sentire sui loro volti, le quattro amiche cercarono maggior riparo affondando i volti nelle giacche e sistemandosi meglio le sciarpe.
-Senpai… - Domandò Konoha – rivolgendosi a Kaori.
-Cosa? – Le parole delle ragazze si trasformarono subito in sbuffi visibili nel freddo.
-Fra alcuni giorni avrei una verifica di storia… mi aiuteresti?
-Ma è possibile che ti debba sempre aiutare per ogni verifica? E quando passerai alle superiori ed io sarò all’università, cosa farai?
-Ti chiederò di aiutarmi, tanto sarai sempre preparata, no?
-E va bene… - acconsentì con tono rassegnato Kaori – quando torniamo…
-No. Domani. Quando torniamo, andiamo a dormire! – Protestò Konoha.
-Konochan – si intromise Miki – è meglio che fai come dice Kaori, e studiare un po’ quando torniamo.
-Uff… le dai ragione solo perché siete compagne di classe! Ecco!
-Dai che siamo arrivate – si aggiunse Mayu – adesso godiamoci lo spettacolo!
Le ragazze raggiunsero la biglietteria, acquistati i biglietti si diressero verso il tendone, una tensostruttura dall’apparenza tutt’altro che momentanea.
Dopo una ventina di minuti, spesi a comprare i popcorn e a scambiarsi gli ultimi pettegolezzi scolastici, lo spettacolo iniziò.
Sulla pista si susseguirono clown, maghi, illusionisti, contorsionisti ed acrobati.
-Ed ora – annunciò il direttore del circo – permettetemi di presentarvi la nostra punta di diamante. La nostra stella d’argento: la trapezista Yumi!
Le luci si spensero, alcuni istanti dopo un riflettore si accese illuminando la piattaforma posta a una decina di metri da terra, su di essa vi era una ragazza con una tuta aderente color argento, lo stesso colore dei suoi capelli, in netto contrasto con il trucco nero che aveva sul viso e che vagamente ricordava quello di Pierrot. La ragazza teneva il trapezio in una mano, mentre l’altro braccio era sollevato a salutare il pubblico.
-Data la difficoltà dell’esercizio – riprese il direttore – vi prego di mantenere il massimo silenzio, la minima distrazione potrebbe essere fatale per Yumi che si esibisce senza rete e senza cavi di sicurezza.
-Com’è carina! – Mormorò Mayu.
-Se non sbaglio – disse a bassa voce Miki – era la ragazza che distribuiva i volantini davanti alla scuola, questo pomeriggio.
La musica di sottofondo si spense, Yumi afferrò il trapezio con entrambe le mani e si preparò, dall’altra parte il suo partner era già in movimento.
L’indomanimattina nella classe di Miki l’argomento principale fra le ragazze era lo spettacolo circense della sera prima.
La campanella suonò, le studentesse si sedettero ai rispettivi banchi e, continuando a chiacchierare fra loro, attesero l’arrivo dell’insegnante.
-In piedi! Saluto! Sedute! – Annunciò Arie indicando così l’arrivo del professore della prima ora.
Le studentesse smisero di parlare e salutarono il docente. Solo quando si sedettero nuovamente, si accorsero che con lui c’era una ragazza.
-Ehi, ma quella non è… - mormorò qualcuna.
-Buon giorno ragazze – salutò il professore – da oggi, e per qualche mese, avrete una nuova compagna. Permettete che vi presenti Yumi Tajima. E’ con il circo che si è sistemato vicino alla scuola e resterà qui per sei mesi circa. Ha anche un alloggio nel dormitorio, ma in camera singola. Quindi vi vedrete spesso.
Le ragazze si alzarono nuovamente in piedi per salutare la nuova compagna, che ricambiò l’inchino di saluto senza però mostrare, sul proprio viso, alcun segno di emozione o altro.
Terminato il cerimoniale di benvenuto, Yumi si diresse verso un banco isolato, dove si sistemò.
Non sembra una ragazza molto socievole
pensò Miki.
Le lezioni giornaliere proseguirono nella norma e nei cambi d’ora Miki ebbe la conferma del suo pensiero. La nuova ragazza non si alzò mai dal proprio banco, né provò ad instaurare alcuna conoscenza o amicizia con le altre ragazze.
Nemmeno l’irruenza e la curiosità di Reiko e Yoko riuscirono a smuoverla.
Bhè
pensò infine Miki d’altronde non sarà peggio di Yoko e del suo fanatismo per i computer, o di…
-Stasera vieni con noi al circo?
La ragazza alzò lo sguardo, attorno al suo banco vi erano Reiko, Nonoka e Noa.
-Ci sono stata ieri, e non credo che rivedere lo stesso spettacolo mi emozioni come ieri.
-Addirittura emozionata? – Ripeté Reiko – Scommetto che è stata lei
… in effetti ha fatto delle acrobazie incredibili, scommetto che si ripeterà ancora.
-Scommettere
è sempre il tuo verbo preferito, vero? Comunque sì, è vero. E’ stata bravissima.
-Però – si aggiunse Noa con tono contrariato – quando sei venuta a vedere le mie prove di ginnastica non hai mai usato termini simili! Sono offesa, ecco! – Concluse scherzosamente.
-In ogni caso – continuò Nonoka – pare che il circo abbia un programma diversificato in modo da presentare lo stesso spettacolo solo una volta alla settimana.
-Uhmm… forse…
-Dai Michan! – La voce di Mayu esplose nella conversazione – così ho un’altra buona scusa per uscire ancora con te!
A quelle parole Miki arrossì lievemente.
-Accettiamo. A stasera! – Concluse Mayu senza attendere altro.
-Ma, veramente dovrei studiare e…
Gli occhi scuri di Mayu si fissarono in quelli di Miki e assunsero un’espressione da cucciola abbandonata.
-E va bene… - Si arrese la ragazza chinando verso il basso il capo.
Lo spettacolo era terminato da una decina di minuti, le cinque ragazze stavano camminando lungo la via stranamente deserta che portava al dormitorio. Si tenevano strette l’una all’altra, e in continuazione si guardavano attorno con circospezione e timore.
-Ora capisco – commentò Reiko – perché quel nome… avrò gli incubi per tutta la notte!
-Però erano bravi… Per non parlare della bravura delle loro truccatrici, quei demoni sembravano autentici!- Rispose Noa.
-Sì, ma… AH! Cos’era quello? – Gridò la ragazza indicando un punto indefinito davanti a loro.
-Sarà stato un topo… o un ratto.– Rispose Miki le cui dita si strinsero sulla custodia della sua katana.
-Io ho paura dei ratti! – Piagnucolò Nonoka.
-Non temete – disse Mayu – Miki ci difenderà con la sua katana, vero?
-S… sì.
Le ragazze accelerarono il passo e raggiunsero il dormitorio senza che null’altro accadesse.
Capitolo 2 – Dicembre
Il palazzetto dello sport del campus era gremito di persone.
Era l’annuale festival dello sport in cui i vari club sportivi si esibivano ed effettuavano gare e dimostrazioni.
-Sei pronta? – La voce di Mayu riportò i pensieri di Miki al presente.
-Certo. Sarà divertente.
Detto ciò la ragazza finì di allacciarsi le protezioni per il kendo, prese maschera e spada e si avviò verso il corridoio che, dagli spogliatoi, conduceva al campo d’esibizione.
Appena uscita dal corridoio il frastuono del pubblico si fece assordante, con una rapida occhiata la ragazza osservò studenti e genitori sulle gradinate. La luce dei riflettori iniziò a farsi sentire come un usuale calore.
Miki, cercando di rimanere impassibile, fece un inchino e si diresse verso il lato a lei destinato, posò maschera e spada e si sedette inginocchiandosi a terra. Spostò lo sguardo verso il punto da cui era entrata.
Sulla soglia vi era Kaori col kimono del club di arti marziali. La ragazza fece un inchino e si portò sul lato opposto rispetto a Miki.
-E dopo l’esibizione delle nostre cheerleader – annunciò lo speaker – siamo lieti di presentarvi una dimostrazione dei nostri più rinomati club. Il confronto fra il club di kendo, tramite la sua rappresentante Miki Watanabe, e il club di Daitō-Ryū Aikijūjutsu con la sua rappresentante Kaori Minamoto.
A quelle parole sia Miki che Kaori fecero un profondo inchino sfiorando il pavimento con la fronte.
Miki indossò la maschera protettiva e si alzò in piedi.
Nonostante la griglia protettiva aveva una buona visione, il suo respiro per i primi secondi le sembrò rimbombare.
Si sentiva tesa e nervosa, fece alcuni passi in avanti, la tensione svanì, il respiro si normalizzò. Quando giunse al centro della palestra era calma e rilassata, mentre i suoi sensi erano tesi e pronti.
-L’incontro – riprese lo speaker – si svolgerà in due round. Nel primo la Watanabe attaccherà e la Minamoto
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