Sherlock Holmes e il mistero del mucchio d’ossa

a cura di Luigi Pachì

Kim H. Krisco

Sherlock Holmes e il mistero del mucchio d’ossa

Racconto lungo

Traduzione di Paola Cartoceti

Prima edizione marzo 2016

ISBN 9788865306581

© 2014 Kim H. Krisco

Titolo originale: The Bonnie Bag of Bones

Traduzione: Paola Cartoceti

Edizione ebook © 2016 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

Versione: 1.0

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Indice

Il libro

L'autore

Sherlock Holmes e il mistero del mucchio d’ossa

Capitolo 1

Capitolo 2

Capitolo 3

Capitolo 4

Capitolo 5

Capitolo 6

Capitolo 7

Capitolo 8

Capitolo 9

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In questa collana

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Il libro

Un'avventura del passato che ha ossessionato Holmes per anni riemerge nelle mitiche montagne della Scozia

A chi appartiene il sacchetto ammuffito di ossa umane scoperte in cima al monte Ben MacDhui? Nel tentativo di rispondere a questa domanda, seguiamo le orme di Sherlock Holmes e del dottor Watson che si avventurano dalle colline del Sussex verso Aviemore, in Scozia, e infine a Londra, che, come dice Holmes, ha assunto una sgradevole aria europea.

Holmes si è ormai meritatamente ritirato a vita privata quando un breve telegramma spedito al buon dottore avvia i due a una ricerca non certo allegra. Un'avventura del passato che ha ossessionato Holmes per più di due decenni riemerge nelle mitiche montagne della Scozia.

Le imperscrutabili abilità deduttive del grande investigatore sono quelle di sempre, ma il Mistero del Mucchio d’Ossa dimostra che Sherlock Holmes non ha ancora compreso uno degli aspetti più fondamentali della vita.

L'autore

Kim H. Krisco, autore di tre libri sull’attitudine al comando, ora segue le orme del maestro narratore Sir Arthur Conan Doyle, aggiungendo cinque nuove ed eccitanti avventure di Sherlock Holmes al canone originale. Kim sa catturare la voce e lo stile di Doyle, quando Holmes e Watson si trovano a svelare misteri a Londra e dintorni in un periodo antecedente alla prima guerra mondiale; un ambiente che, nelle parole di Holmes, sembra aver assunto una sgradevole influenza europea. Tutte le storie di Krisco, basate su una meticolosa ricerca storica, vanno lette come mini romanzi storici. La sua attenzione al dettaglio comprende la ricerca in loco, come il suo recente viaggio ad Aviemore e sulla Ben Macdui Mountain in Scozia, per catturare al meglio l'atmosfera autentica che fa da cornice a The Bonnie Bag of Bones – la prima delle avventure di Holmes e Watson dopo il loro ritiro a vita privata. Kim vive nelle Montagne Rocciose del Colorado in una casetta dal tetto di paglia costruita da lui e da sua moglie Sara Rose.

Dello stesso autore

Kim H. Krisco, Sherlock Holmes e la maledizione della piuma nera Sherlockiana ISBN: 9788865305621

Capitolo 1

Gli anni d’oro, come alcuni chiamano l’età matura, stavano diventando per me incolori. Holmes si era da tempo trasferito da Londra a Sussex Downs, assumendo il ruolo di un gentiluomo inglese di campagna. Come aveva previsto prima del suo trasferimento, Sono pronto a lasciare la mia professione, ma non credo che mi godrò una tranquilla pensione.

Dopo la nostra separazione lo avevo incontrato sempre più di rado. Così rimasi molto sorpreso nel ricevere un suo telegramma nell’aprile del 1912:

WATSON

SAPENDO CHE IL NOSTRO MONDO TURBOLENTO HA BISOGNO PIÙ CHE MAI DI RAGIONE SONO SBALORDITO DAL SUO ULTIMO OBOLO AL POPOLO SPROVVEDUTO.

STA INCORAGGIANDO LA SUPERSTIZIONE STOP

HOLMES

Questo brusco messaggio alludeva senz’altro alla mia recente serie di articoli per lo Strand Magazine, dedicati alla mitologia delle Isole Britanniche. Lo ammetto, mi ero concesso qualche piccola licenza poetica narrando leggende popolari che fanno parte della nostra cultura quanto il roastbeef e lo Yorkshire pudding. Tuttavia il giudizio di Holmes mi bruciava. Era un affronto alla mia integrità morale, e intendevo dirglielo faccia a faccia.

Ci volle uno sforzo non indifferente per raggiungere il suo cottage. La semplice abitazione era situata lungo la strada da Eastbourne a Brighton, a meno di un miglio dal mare. A differenza delle scogliere scoscese più a nord, dalla Manica salivano collinette verdi e ondulate verso la sua modesta tenuta. Quel quadro verdeggiante offriva protezione per le sue preziose api.

Giunsi a un cottage di pietra dalla tradizionale copertura di paglia. Era più grande di quanto mi aspettassi: il vasto tetto spiovente ospitava senza dubbio due o più camere da letto. Il sentiero non curato conduceva a una porta bianca di legno, affiancata da due finestre simmetriche e piuttosto rozze. Era difficile immaginare il mio amico cosmopolita a riposo in quell’ambiente bucolico.

Contenevo a malapena l’ansia di rivedere il mio caro collega. Controllati, vecchio sciocco, mi dissi. Mi concessi un momento per riprendere fiato prima di bussare. Quando il secondo colpo non sortì alcun risultato, mi diressi verso il retro della casetta e scorsi Holmes in fondo al prato sparso di alloro, in mezzo a un giardino trascurato, chino su uno dei suoi alveari. Mentre mi avvicinavo, parlò senza girarsi.

– Il miele è molto prezioso, Watson. Secondo le mie stime, è necessario un anno di fatica perché molte centinaia di api producano una libbra di miele.

– Interessante, Holmes, ma non sono venuto per parlare di api.

Ignorandomi, Holmes continuò: – Il miele è una cura naturale, Watson. Alessandro Magno fu imbalsamato nel miele.

Prima che potessi replicare, si voltò e mi guardò con aria innocente.

– Senza dubbio è stato il mio telegramma a portarla qui, amico mio – disse, togliendosi i guanti e il copricapo protettivo.

– Senta, Holmes, a volte sa essere insopportabile!

– Mio caro amico – disse Holmes con insolita espansività – mi scuso per averle recato offesa, ma ammetterà che il suo ultimo servizio sullo Strand deborda nel regno dei fantasmi e dei folletti. L’Uomo Grigio del Ben MacDhui… suvvia!

– E lei cosa ne sa, Holmes, se posso chiedere?

La mia indignazione parve portargli un sorriso alle labbra. – Ho sentito la sua mancanza, amico mio.

Mi prese sotto braccio e ci avviammo verso la