Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Il giallo del Quaderno Giallo
Il giallo del Quaderno Giallo
Il giallo del Quaderno Giallo
Ebook102 pages1 hour

Il giallo del Quaderno Giallo

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Un ragazzo, Matteo, riceve dal nonno un quaderno dalla copertina di un giallo particolare, cui il nonno attribuisce virtù magiche. Ma qualche giorno dopo, il quaderno sparisce misteriosamente e un tassista, Fred, lo scopre sorpreso nel proprio taxi. Si scatena una caccia furibonda: Matteo per ritrovare il dono del nonno, Fred (intenerito) per restituirlo al proprietario. Suspense assicurata.

LanguageItaliano
Release dateFeb 21, 2012
ISBN9781465976628
Il giallo del Quaderno Giallo
Author

Guido Sperandio

Guido Sperandio was born and lives in Milan. A freelance writer for some thirty national newspapers and magazines, he later became a creative-copywriter in advertising.A writer for adults, he has also published for children and young people with major national publishers and in the USA.He has also written comics, including the legendary Topo Gigio and Tiramolla.After a life spent practising the most unbelievable genres of writing, he has recently replaced the cult of the Word with a passion for the Image. He has been seduced by Pop Art, starting with Andy Warhol & Co and is now working on and publishing a whole series of albums under the 'Guisp Collages' label.Any special notes?He has no mobile phone, no car or microwave oven, but he does have a very affectionate and intelligent cat called Tatablu.Guido Sperandio è nato e vive a Milano. Free-lance per una trentina di giornali e periodici nazionali, diventa in seguito creativo-copywriter in pubblicità.Scrittore per adulti, ha pubblicato anche per bambini e ragazzi con le principali case editrici nazionali e negli USA.Ha scritto anche fumetti, tra cui i mitici Topo Gigio e Tiramolla.Dopo una vita trascorsa a praticare i generi più improbabili di scrittura, ha recentemente sostituito il culto della Parola con la passione per l'Immagine. A sedurlo, la Pop Art, a cominciare da Andy Warhol & Co e così ora ha in corso l'elaborazione e la pubblicazione di tutta una serie di album con l'etichetta "Guisp Collages".Note particolari?Non ha cellulare, nè automobile o forno a microonde, ma ha una affettuosissima e intelligentissima gatta di nome Tatablu.

Read more from Guido Sperandio

Related to Il giallo del Quaderno Giallo

Related ebooks

Thrillers For You

View More

Related articles

Related categories

Reviews for Il giallo del Quaderno Giallo

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Il giallo del Quaderno Giallo - Guido Sperandio

    L'ineffabile nonno Pietro

    Matteo

    Un tassista detto Fred

    Ore 07:59

    L'ineffabile nonno Pietro

    1.

    Era un qualsiasi pomeriggio di un qualsiasi giorno, Matteo stava solo in casa con la sorella maggiore Arianna ed era nella sua cameretta a fare i compiti. Suonò il campanello alla porta, Matteo corse ad aprire e, inaspettato, si trovò davanti nonno Pietro.

    «Ho una sorpresa, tutta per te» esplose nonno Pietro irrompendo nell’appartamento.

    Sfrecciò davanti alla stanza di Arianna, le lanciò un saluto, proseguì e si insediò nella cameretta di Matteo, che lo seguiva stupito domandandosi cosa stesse accadendo.

    Nonno Pietro, senza neanche togliersi il cappotto, sbandierò una busta.

    «Mi è capitato sotto gli occhi proprio stamattina – disse indicando il contenuto della busta –. Era in una botteguccia fuori dal mondo e l’ho subito acquistato… Chicche del genere non se ne trovano più in giro al giorno d’oggi…»

    Matteo si domandò cosa potesse essere mai l’oggetto misterioso. Era incuriosito e seguiva con lo sguardo le mosse concitate del nonno. E questi, con le attenzioni che si riservano a un tesoro, estrasse dalla busta un quaderno.

    Era un quaderno dalla copertina gialla. Di un giallo intenso come il colore dello zabaione o dello zafferano, o del grano maturo a giugno, o del sole.

    O dell’oro.

    Brillava uguale, e per Matteo il quaderno acquistò subito lo stesso identico valore.

    Nonno Pietro senza proferire parola lo allungò al ragazzo con un gesto solenne, quasi si trattasse di una corona regale o dello scettro prodigioso di un mago, e quello fosse un rito: la cerimonia di una investitura.

    Matteo esitava. Intimidito dalla straordinarietà del momento. Ma infine prese coraggio e afferrò il dono.

    Un quaderno così giallo, di quel giallo, ancora non gli era capitato di vederne e tanto meno di averne.

    «UAAUUU!» esplose Matteo.

    Si sentì promosso re, e mago.

    «Trasformerà ogni tua semplice parola in storia splendida e sarà il tuo portafortuna – il nonno disse indicando il quaderno nelle mani di Matteo –. Ti seguirà inseparabile compagno, confidente e amico. Con lui accanto potrai essere colpito ma mai scalfito. E sarà lo specchio in cui rifletterai i tuoi pensieri, la tua forza e le tue debolezze. Perché tu possa prenderne coscienza e migliorare. Sempre.»

    Nonno Pietro iniziò a passeggiare avanti e indietro e continuò: «Alla tua età, anch’io possedevo un quaderno come il tuo. Con la copertina dello stesso giallo radioso, magico e brillante . E per questo ci tenevo che anche tu ne avessi uno. Tu, per me, sei la persona al mondo a cui voglio più bene. La più cara. Sei il mio sangue, tutto il mio passato, presente e futuro. Sei la mia vita.

    «Nel mio quaderno raccoglievo i miei pensieri. E le mie storie. E quel quaderno mi ha accompagnato per la vita. Come un angelo custode. Anche dopo, ormai cresciuto. Scoppiata la guerra, mi mandarono al fronte, in prima linea. E, se adesso sono vivo, è proprio grazie a quel quaderno.»

    Nonno Pietro tacque, prese fiato e scandì: «Mi ha sal-va-to la vi-ta».

    «Salvato la vita? E come?» Matteo sbarrò gli occhi.

    «Eravamo in Russia, quaranta gradi sotto zero. La nostra compagnia era stata accerchiata dai cosacchi e non avevamo più scorte. Né viveri né niente da scaldarci. Non c’era altra via di scampo se non attaccare alla disperata e rompere l’assedio. Era questione di vita o di morte. Prendere o lasciare.»

    «E poi?» disse Matteo, impressionato.

    «Il capitano, brava persona, magnifico eroe, coraggioso, un cuore grande… Ma che dico? Aveva un cuore generoso infinito…».

    «Sì, ma poi cos’è successo?» Matteo, sulle spine.

    «Il capitano ordinò la carica: Avanti, mostriamo di che tempra siamo!. E io mi buttai. Ma non arrivai a fare un passo. Una pallottola mi stese.»

    «Ohhh! Eri tutto coperto di sangue. Chissà che male avevi.»

    «Macché. Tenevo il quaderno in una tasca proprio sopra al cuore, dove la dannata pallottola mi aveva centrato. Roba da frantumarlo. Invece…»

    «Invece?»

    «Lo spessore del quaderno attutì l’effetto. Lo ha neutralizzato…. Annullato! Ero piombato a terra unicamente per il contraccolpo.»

    Non era vero. Non era mai accaduto niente di quello che nonno Pietro aveva riferito. Non erano mai corse pallottole nella sua intera vita. Neanche l’ombra di un mortaretto, se si vuole essere pignoli. E tanto meno lui era stato in Russia, al fronte o in guerra.

    La verità, l’unica vera: nonno Pietro era uno spaventoso spericolato creatore di storie. E non per specularci o guadagnarci. Né per prendersi gioco di alcuno. Semplicemente perché… Boh, e chi lo sa?

    Era così.

    Matteo

    2.

    Il nonno se ne andò e, anche dopo, Matteo si tenne il quaderno accanto. Ogni tanto se lo girava e rigirava tra le mani. E anche quando lo posava, per continuare a fare i compiti, Matteo non poteva fare a meno di correre con lo sguardo a rimirarlo.

    Il quaderno risplendeva, illuminava quell’angolo di stanza con la forza di un raggio di sole, e la notte seguente Matteo se lo ripose sotto il cuscino.

    Il mattino, appena sveglio, si preoccupò di nasconderlo in cima all’armadio più alto della cameretta.

    Non c’è ragazzino o ragazzina al mondo che, grande o piccolo, non abbia il suo segreto? Beh, Matteo si disse che anche lui adesso ne aveva uno: tutto suo.

    Il quaderno giallo diventò il suo talismano: l’amuleto che da quel momento lo avrebbe accompagnato. E, quanto al segreto, nessuno né i genitori e tanto meno la sorella lo vennero a conoscere. Complice il nonno. Che con discrezione aveva donato il quaderno senza farne parola con alcuno.

    Anche con lo stesso Matteo nonno Pietro non tornò mai più sull’argomento.

    Il quaderno giallo restò in cima all’armadio, defilato da curiosità indiscrete ma in vetta ai pensieri di Matteo. Che non smetteva di pensarlo, e spesso saliva a coccolarselo.

    Più volte il ragazzo era stato lì per inaugurarlo. Ma aveva sempre preferito rinviare il gran momento. Lo bloccava il complesso di non esserne all’altezza: il quaderno era troppo importante e bello per essere profanato dalla sua calligrafia da zampa di gallina, come professori e genitori gliel’avevano definita fino a convincere lui stesso.

    Oltretutto, il nonno gli aveva anche detto tra le varie cose: il quaderno era un tesoro concepito per brillare non solo con la sua veste più esteriore ma anche dentro, per i contenuti. E questo,

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1