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Ma perché non trovo lavoro?: Le 10 ragioni per cui non riesci a trovare lavoro
Ma perché non trovo lavoro?: Le 10 ragioni per cui non riesci a trovare lavoro
Ma perché non trovo lavoro?: Le 10 ragioni per cui non riesci a trovare lavoro
Ebook41 pages17 minutes

Ma perché non trovo lavoro?: Le 10 ragioni per cui non riesci a trovare lavoro

By ONE4

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About this ebook

Mentre si infoltisce la corrente degli economisti convinti che la crisi non sia affatto congiunturale ma sia l’avvisaglia di una “stagnazione secolare”, in Italia secondo le stime Istat nel 2014 sono aumentati del 6,5% i cosiddetti “scoraggiati”, cioè coloro che ormai hanno rinunciato a cercarsi un lavoro. Sarebbero un milione 780 mila. Le ragioni per le quali le nuove generazioni si imbattono oggi in molte più difficoltà, nella ricerca di un’occupazione, rispetto a quelle che incontravano i loro padri sono molteplici e su gran parte di essere nessuno individualmente può incidere. E tuttavia non è il caso di gettare la spugna. Perché le opportunità di lavoro non mancano, semplicemente ce ne sono meno di una volta. In questo ebook sono analizzate le dieci principali cause che fanno sì quelle opportunità non si riesca a vederle o a coglierle e si suggeriscono le azioni per porvi rimedio.
LanguageItaliano
PublisherOSM Network
Release dateMar 6, 2015
ISBN9788899127091
Ma perché non trovo lavoro?: Le 10 ragioni per cui non riesci a trovare lavoro

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    Ma perché non trovo lavoro? - ONE4

    Editore

    Il frullatore e l’imbuto

    Vieni ridotto alla grandezza di una moneta da cinque centesimi e vieni gettato in un frullatore. La tua massa è stata ridotta, quindi la densità è quella tua solita. Le lame inizieranno a muoversi dopo 60 secondi. Che cosa fai?.

    Quella che avete appena letto è la famigerata blender question, ovvero la domanda del frullatore, una delle più bizzarre formulate nei colloqui ai quali Google sottopone i candidati in lizza per un’assunzione. Come non farsi triturare? Appiattendosi sulle pareti, sperando di non essere risucchiato dal vortice che si creerà una volta che le lame si metteranno in movimento? Rannicchiandosi sul fondo? Macché.

    La risposta giusta è quella apparentemente più banale: la cosa da fare è semplicemente saltare fuori da quel frullatore, il che, per le leggi della fisica – e in primo luogo per la cosiddetta forza di gravità – non è affatto difficile se la densità è quella tua solita. Proprio densità è la parola chiave.

    Per rendere l’idea, una pulce effettua salti pari in altezza a 200 volte la lunghezza del suo corpo. Ma se per ipotesi la sua dimensione fosse quella di un essere umano potrebbe elevarsi al massimo per 20 centimetri…

    Da chi stende questi tipi di classifiche, Google viene ritenuta la migliore azienda al mondo in cui lavorare. Offre un’infinità di benefit e di servizi, compresa una mensa gratuita in cui servono piatti da gourmet, ed eccellenti salari (140 mila dollari annui agli ingegneri, 120 mila a ricercatori e product manager, più di 5 mila dollari al mese perfino agli stagisti). Dal 2011, addirittura, alle vedove dei dipendenti defunti viene corrisposta per dieci anni una metà dello stipendio che percepivano i rispettivi mariti.

    Non c’è perciò da sorprendersi del fatto che i criteri attraverso i quali a Google si valutano le candidature siano particolarmente selettivi e che rompicapi tipo la domanda del frullatore ne abbiano fatto parte. I reclutatori tendevano a premiare soprattutto la

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