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Fuckristmas: Racconti poco natalizi
Fuckristmas: Racconti poco natalizi
Fuckristmas: Racconti poco natalizi
Ebook36 pages28 minutes

Fuckristmas: Racconti poco natalizi

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About this ebook

Perché a Natale dobbiamo essere tutti più buoni? Fuckristmas è una breve raccolta di racconti che di natalizio ha sicuramente l’ispirazione ma ben poco d’altro. Fuckristmas affronta un lato noir di questa festività pagana ricoperta da credenze, marketing, illusioni. Fuckristmas, per sfatare miti con storie crude, un po’ cattive, e ricordare che alla fine il senso originario, oltre le sovrastrutture storiche, religiose, pubblicitarie e sociali, è quello semplice di festeggiare, stare bene insieme. E magari non solo a Natale.
LanguageItaliano
PublisherNobook
Release dateDec 21, 2015
ISBN9788898591190
Fuckristmas: Racconti poco natalizi

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    Book preview

    Fuckristmas - Tatiana Carelli

    Autori vari

    Fuckristmas

    ISBN: 9788898591190

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write (http://write.streetlib.com)

    un prodotto di Simplicissimus Book Farm

    Indice dei contenuti

    Introduzione

    Regalo di Natale

    Un certo signore

    Ricordi?

    AA.VV.

    Fuckristmas

    Racconti poco natalizi

    Collana Black pop

    Grafica di copertina: Kattelan

    www.kattelan.com

    ISBN 9788898591190

    www.nobook.it

    Facebook: www.facebook.com/NobookEditions

    ©2015 TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI

    Introduzione

    Tatiana Carelli

    Dies natalis solis invicti (giorno della nascita del sole invincibile)

    Mamma cos’è il Natale?

    Avrei preferito che mia figlia mi chiedesse come nascono i bambini, mi sarei trovata più a mio agio, non travolta da tutta una serie di credenze, retaggi, tradizioni, lotte familiari e personali su un argomento alquanto sdrucciolevole.

    Mamma, cos’è il Natale?

    Il Natale… la festa dei preti, o dei prodotti, o dei pini? Sprofondare nel consumismo cieco per confondere le idee o subire i martellamenti religiosi? Cadere in definizioni tipo ateo o cristiano che etichettano a livello sociale, che mettono le mamme bene, quelle convinte di essere nel giusto, in condizioni di bisbigliare, sparlando di te come povera asociale, al consiglio di classe: quella non crede! Ma io credo, magari non alle stesse cose, però più spesso dubito, in effetti, credendo al dubbio cartesiano. Oppure accettare, far finta di niente tappandosi il naso e ripiegare su un omone grasso che sembra il Gabibbo, che conta balle ai bambini facendo un’ode promozionale alla cocacola, che tanto mi fa schifo? Oppure a un bambino, il Gesù piccolino, che pare nasca ogni anno tra due animali, vestito di un piccolo pareo quando il freddo è più feroce?

    Mamma, oh-o, perchè è Natale? mi accorgo che resto ammutolita e non solo di freddo davanti a questa pista di pattinaggio sulla darsena impestata di sponsor e di vessilli d’ogni tipo e commistione, e di avere non poca confusione.

    Insomma cos’è il Natale? Mi affiora dai ricordi una statuina di gesso che con la culla incorporata mi sembrava un cioccolatino, le messe bigiate nell’adolescenza, il muschio raccolto nei campi per fare quella monotona rappresentazione teatrale chiamata presepe. E poi l’obbligo di cene tra amici e parenti che a Natale diventano tutti più serpenti, e quei discorsi poli-religiosi che sarebbe meglio evitare ma che arrivano come nodi difficili da pettinare, tutti, sempre, inesorabilmente a Natale. Il dover festeggiare per forza e se non festeggi sei un disadattato che comunque il Natale

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