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Il Tempio dei Caracciolo. Ostentazione o crocevia?
Il Tempio dei Caracciolo. Ostentazione o crocevia?
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Ebook113 pages1 hour

Il Tempio dei Caracciolo. Ostentazione o crocevia?

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Un viaggio all’interno di un meraviglioso palazzo dimora storica dei Caracciolo.

Un marchese, appartenente ad una nobile famiglia, che sembra ben conoscere il significato delle simbologie qui presenti. Un percorso inesplicato che attraversa i secoli e vede protagonisti personaggi dall’indiscusso fascino: Templari, Rosacroce, Massoneria, tre distinte figure o un unico corpo?

Ma chi era il marchese Francesco Caracciolo? cosa ha voluto ostentare attraverso le simbologie di Palazzo Caracciolo? Quale messaggio si cela tra le pagine di questo misterioso libro in pietra?
LanguageItaliano
Release dateFeb 10, 2016
ISBN9788893325455
Il Tempio dei Caracciolo. Ostentazione o crocevia?

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    Il Tempio dei Caracciolo. Ostentazione o crocevia? - Marco Di Donato

    marco-didonato@alice.it

    1. Storta d'Italia

    La storia d'Italia è ricca di grandi popoli che con le loro conoscenze e tradizioni ne hanno caratterizzato la cultura, gli eventi e il territorio.

    Già a partire dal VI secolo a.C., con l'appellativo Italia si indicava una schiera di etnie appartenenti a vari gruppi, stanziatisi in un tratto compreso tra i Golfi di Sant'Ufemia e Squillace nell'attuale regione della Calabria.

    Dal V secolo a.C., il nome si estese anche alle popolazioni dell'odierna Puglia e Campania per poi espandersi al Centro e, verso il 45 a.C., in buona parte dell'Italia settentrionale.

    Le popolazioni autoctone parlavano varie lingue e dialetti che ne identificavano la stirpe, anche se tale metodo non sempre rappresentava un criterio infallibile di riconoscimento. Il nome di alcune etnie deriva da animali particolarmente diffusi in quei luoghi: come nel caso dei Piceni da picus, picchio, o degli Irpini da hirpus, lupo.

    Sempre attorno al V secolo a.C. arrivarono sulle coste dell'Italia Meridionale i Greci con tutto il loro carico di cultura. Fondarono colonie agricole e commerciali e diedero luogo a leggi scritte che tendevano a eliminare ingiustizie e disuguaglianze.

    Nello stesso periodo troviamo al Centro-Nord gli Etruschi che intrecciarono numerosi rapporti commerciali con i paesi del Mediterraneo spingendosi fino in Spagna e in Inghilterra.

    Ma non vi erano solo queste popolazioni a dominare l'Italia.

    Nel 753 a.C. (o 754) nacque una città che per secoli dominerà buona parte del mondo conosciuto, Roma: fondata, secondo una leggenda, dai gemelli Romolo e Remo, ma che di fatto nacque con la lenta fusione di villaggi che si unirono tra di loro riconoscendo l'autorità di un unico re.

    Roma, dopo aver stabilito la propria egemonia su tutta l'Italia peninsulare, ascese al ruolo di potenza dominante fino alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente avvenuta nel 476 d.C.

    Dopo tale data ebbe inizio un'era che gli storici chiamarono Medioevo, caratterizzato da un lungo periodo fatto di dominazioni barbariche e un profondo arretramento culturale, demografico ed economico.

    Arrivarono quindi i Longobardi nel VI d.C. alla cui dominazione pose fine Carlomagno nel 774 d.C, poi gli Arabi e i Bizantini, e tra il X e l'XI secolo i Normanni che, grazie a personaggi del calibro di Federico II di Svevia, riuscirono a portare una forte rinascita culturale, sociale ed economica in Italia.

    In questo periodo nacquero i Comuni e le Signorie che a sua volta diedero vita ai Principati. Nel XV secolo iniziarono a formarsi gli Stati regionali che portarono alla fioritura della cultura Rinascimentale. L'Italia iniziò quindi a prendere sempre maggiore consapevolezza dei propri mezzi anche grazie alla spinta di potenti dinastie che attraverso la costruzione di castelli, chiese e palazzi, riuscirono a modellare città e

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