Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Cuore e Mente - Autismo, la storia di una vittoria - Nuova Edizione: "Storie d'autismo quotidiano" Vol. 2 Progetti Editoriali Realizzati Onestamente a cura di Giovanni Tommasini
Cuore e Mente - Autismo, la storia di una vittoria - Nuova Edizione: "Storie d'autismo quotidiano" Vol. 2 Progetti Editoriali Realizzati Onestamente a cura di Giovanni Tommasini
Cuore e Mente - Autismo, la storia di una vittoria - Nuova Edizione: "Storie d'autismo quotidiano" Vol. 2 Progetti Editoriali Realizzati Onestamente a cura di Giovanni Tommasini
Ebook96 pages1 hour

Cuore e Mente - Autismo, la storia di una vittoria - Nuova Edizione: "Storie d'autismo quotidiano" Vol. 2 Progetti Editoriali Realizzati Onestamente a cura di Giovanni Tommasini

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Dopo SONO CESARE .... TUTTO BENE - La vera storia di una relazione d'aiuto reciprocamente e intensamente vissuta tra un educatore e un bambino autistico di Giovanni Tommasini, un'altra Storia d'autismo quotidiano.
Marco Ghilardi in Cuore e Mente ci regala un libro sofferto che testimonia come, a volte, i miracoli possono accadere anche quando combattiamo con patologie fondamentalmente incurabili, come l'autismo.
La storia di Arianna e della sua famiglia è assolutamente fedele alla realtà fino all'ottavo anno di età della bambina che oggi, nel 2015, ha undici anni. Il resto della storia è qualcosa che è apparso nei sogni di un padre ferito, in una notte d'estate di qualche anno fa.
Il libro vuole essere uno sprone per tutti coloro che combattono giornalmente con malattie di ogni genere, a credere sempre che qualcosa di straordinario possa accadere.
Emozionante, toccante e non privo di colpi di scena, Cuore e Mente è un tentativo dell'autore di trasmettere un messaggio di speranza, soprattutto ai genitori di bambini affetti da ogni grado di autismo. L’ambizione, inoltre, è di sensibilizzare tutti noi a questo problema, purtroppo ancora poco conosciuto, alimentando la speranza che tutti questi ragazzi possano godere di un futuro migliore.
Marco Ghilardi nasce il 3 agosto del 1978 a Roma, da una famiglia benestante. Proprio a Roma, prende la maturità scientifica che gli permetterà di accedere alla carriera militare. Oggi è un Maresciallo dei Carabinieri, in servizio alla Sezione di Balistica, Reparto Investigazioni Scientifiche di Roma, in qualità di analista di laboratorio. Nel corso della sua carriera, ha ricoperto vari ruoli nell'Arma, anche come Comandante di Stazione Carabinieri. Durante il corso marescialli, studia presso l'Università di Bologna fino a specializzarsi con diploma universitario in Scienze Criminologiche Applicate. A venticinque anni si sposa e, un anno più tardi, diventa padre di una bambina, Arianna, alla quale, all'età di tre anni, verrà diagnosticato un disturbo generalizzato dello sviluppo di tipo autistico. Unitamente ai suoi genitori e alla moglie, passa i successivi anni tra terapie comportamentali e check-up periodici, senza trascurare il suo lavoro e la sua grande fede in Dio, che gli permette di andare avanti ogni giorno con fiducia ed entusiasmo. A distanza di 8 anni dalla venuta al mondo di Arianna, nasce un maschietto, Emanuele Alexander, in perfetta salute.
L’autore si avvicina alla scrittura solo negli ultimi anni, così da dar voce alla sua creatività. Dopo quasi 4 anni di gestazione, partorisce il suo primo romanzo, Cuore e Mente, interamente dedicato alla storia di sua figlia Arianna. La scelta di indirizzare il suo tempo libero alla scrittura nasce dal desiderio di rimarginare le sue ferite con le parole, di voler donare quello che può, cioè quello che è.

Una Produzione P.E.R.O Progetti Editoriali Realizzati Onestamente a cura di Giovanni Tommasini
LanguageItaliano
Release dateDec 22, 2015
ISBN9788892530737
Cuore e Mente - Autismo, la storia di una vittoria - Nuova Edizione: "Storie d'autismo quotidiano" Vol. 2 Progetti Editoriali Realizzati Onestamente a cura di Giovanni Tommasini

Related to Cuore e Mente - Autismo, la storia di una vittoria - Nuova Edizione

Related ebooks

Personal Growth For You

View More

Related articles

Reviews for Cuore e Mente - Autismo, la storia di una vittoria - Nuova Edizione

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Cuore e Mente - Autismo, la storia di una vittoria - Nuova Edizione - Marco Ghilardi

    RINGRAZIAMENTI

    INTRODUZIONE

    Non sempre si conoscono bene le persone che incontriamo sul nostro cammino.

    La conoscenza, quella vera di una persona, è una possibilità concessa solo a Dio.

    Lui, infatti, è l'unico che conosce il nostro cuore e la nostra anima, dall'interno e non dall'esterno di un contenitore, senza dubbio importante quanto spesso fuorviante.

    La storia di Arianna mi ha insegnato questo.

    Ci sono persone, come Arianna, che hanno dentro un universo che, a volte, si manifesta con eventi a dir poco miracolosi.

    La vita di questa ragazza, fin dalla nascita, non è stata semplice.

    Pur tuttavia gli eventi che si sono susseguiti non hanno impedito il compimento del progetto che Dio aveva in serbo per questa piccola donna dalle molteplici potenzialità.

    A volte la vita ci colpisce duramente, ma è questo che ci fa sentire vivi; il dolore che proviamo è un chiaro sintomo di esistenza e, la reazione successiva, un'evidente traccia di divinità che tutti noi, a mio giudizio, possediamo.

    Una volta Arianna mi disse che nulla l'aveva spaventata nel suo percorso, perché teneva sempre presente una frase pronunciata da una delle migliori persone che il mondo abbia mai conosciuto.

    Questa frase ha traghettato tutta la vita di Arianna e le ha permesso di diventare quella meravigliosa donna, tutta cuore e mente, che oggi è.

    Me la ripeteva spesso e ne adorava la semplicità e la forza: Non abbiate paura, mai!.

    Un amico               

    CAPITOLO 1

    Nascita e crescita

    Nebbia.

    Solo nebbia.

    Questa la mia infanzia in una parola.

    Vivere con la testa sulle nuvole e sentire solo voci sparute e confuse, associate a volti o immagini vaghe.

    Ora che sono grande capisco perché mia madre al mio esame orale di maturità scientifica piangeva a dirotto, non riuscendo quasi a respirare.

    Solo in quel momento, infatti, lei e mio padre, dopo 19 anni di dubbi ed incertezze, ebbero la sicurezza che l’incubo era finito.

    Andiamo con ordine.

    Mi chiamo Arianna e sono nata il 19 giugno 2004 alle 17.25 in una clinica romana sulla via Prenestina.

    Ben inteso una clinica convenzionata con il servizio sanitario nazionale, perché i miei genitori non erano certamente ricchi.

    Il mio peso alla nascita era di quattro chilogrammi per una lunghezza di cinquantaquattro centimetri.

    La data e l’ora coincidono con quelle della morte di uno zio di mio padre, il fratello di mia nonna, che un tumore al cervello si era portato via all’età di 36 anni tredici anni prima, lasciando moglie e un bimbo (mio zio Lamberto, di 10 mesi di vita).

    Mia nonna diceva che questo era un segno divino.

    Proprio lei, la mamma di mio papà, nonna Manuela, che a quel fratello era legatissima, trovava in quella coincidenza una premonizione divina, qualcosa che non avrebbe mai permesso che mi accadesse nulla di male.

    Anche se qualche inciampo nella mia vita, come in quella di tutti, non si è fatto mancare.

    Mia madre fu sottoposta al taglio cesareo, poiché il cordone ombelicale era legato alla mia spalla destra, non permettendomi di uscire in maniera convenzionale.

    L’intervento andò benissimo e io nacqui rosa di pelle e grande di statura.

    Purtroppo tutte le belle favole, come poi la mia è stata, hanno momenti di grande tensione e difficoltà.

    Infatti, dopo circa un mese, mi spuntò un curioso puntino rosso sulla parte sinistra del labbro superiore.

    All’inizio nessuno se ne preoccupò, pensando a una puntura di zanzara.

    La puntura di zanzara si rivelò un emoangioma tuberoso, che all’età di nove mesi si stava espandendo nelle mucose e nel palato molle.

    Mia madre e mio padre, maresciallo dei carabinieri di stanza a Bolzano in quel periodo, mi portarono da ben nove sedicenti specialisti, che lavoravano in diverse città italiane (Bolzano, Trento, Verona, Brescia, Genova e Roma).

    In tutte queste città la risposta era stata sempre la stessa. L’angioma si sarebbe riassorbito con la crescita.

    Cosa che non accadde mai.

    A sei mesi, avevo già difficoltà nel prendere il biberon, per via della grandezza dell’angioma.

    Un professore di un famoso ospedale romano tentò di farlo riassorbire con cinque punture sclerosanti sul labbro stesso, tutte eseguite in anestesia totale. Purtroppo il tentativo fu vano.

    L’8 aprile 2005, come ultimo tentativo, mia madre mi portò a visita da un chirurgo plastico dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, il Dottor Zama. Al Dottor Zama eravamo arrivati tramite una carissima amica di papà, mia zia Alexandra, che lavorava come tecnico di cardiochirurgia proprio al Bambini Gesù.

    A lei devo molto e la citazione in questo libro non ricompenserà mai quello che lei ha fatto per me.

    Mio padre mi diceva sempre che la responsabilità che si è presa mia zia nel presentargli il Dottor Zama e di seguire tutto ciò che lui aveva intenzione di fare, è stata un macigno che solo persone come lei possono portare sulle spalle.

    Una cosa che mi raccontava papà è che quando io sono uscita dalla sala operatoria, dopo quattro ore d’intervento chirurgico, alla vista di una bimba di quasi dieci mesi con un viso ridotto com'era il mio, mia zia Alexandra diventò verdastra.

    I più informati riferiscono che riprese colorito solo dieci giorni dopo, alla mia dimissione, quando era chiaro a tutti che il dottore era stato l’artefice di un vero e proprio miracolo.

    Non potrò mai ringraziarla abbastanza.

    Lei che, nel momento in cui sto scrivendo, lotta contro un tumore al seno, che l’ha portata lontano per diversi mesi dai suoi bambini malati di cuore, quelli per cui si farebbe togliere il suo, piuttosto che vederli morire.

    Il dottor Zama alla visita di aprile disse a mia madre che se non mi fossi sottoposta a intervento chirurgico, il mio labbro non sarebbe mai più tornato normale.

    Fu così che la mattina del 10 aprile 2005, in concomitanza con le esequie di papa Giovanni Paolo II, entrai, sedata, nella sala operatoria dell'Ospedale Bambin Gesù di Roma.

    Il dottor Zama e la sua equipe fecero, come detto, un lavoro straordinario.

    La cosa, però, che cambiò per sempre la vita di mia madre, furono i dieci giorni successivi all’intervento, giorni della degenza postoperatoria, durante i quali lei non mi lasciò mai,

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1