Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Due vite in una
Due vite in una
Due vite in una
Ebook142 pages2 hours

Due vite in una

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Mi chiamo Tamara e ho 44 anni, sono infermiera e mamma di due bimbi. Prima di dedicarmi alla famiglia ho vissuto per 6 anni in un monastero di clausura in Umbria e questa esperienza ha significato molto per la mia vita, mi ha permesso di Arrivare a una certezza a cui è possibile giungere solo dopo aver vissuto abbastanza : il senso di tutto è l'amore.
Ho scritto un romanzo che raccoglie in modo "surreale" le cose importanti che han lasciato quegli anni in clausura. Ho usato un linguaggio diretto e semplice perché il pubblico a cui vorrei rivolgermi sono i giovani.
Anche se sembra strano, questo è un romanzo d'amore che svela le diverse sfaccettature del sentimento: la passione, l'innamoramento, l'amore spirituale e quello profondo. Ho cercato di farlo con leggerezza e attualità.

Isabel è una ragazza di Venezia che, dopo la separazione dei genitori, si trasferisce dal nonno rimasto vedovo.
Comincia per lei una vita piena di affetto, di spazi, di libertà e di complicità con nonno Agostino che sembra avere un piccolo difetto: la porta a messa ogni domenica mattina dalle monache di clausura.
Col tempo Isabel trova confortante questo momento e quasi capisce la scelta di quelle donne che amano in silenzio. Un giorno scopre il nonno a terra morto e da quell'istante accetta Laura come amica e coinquilina nella casa di Agostino. Come ogni adolescente si innamora e durante una vacanza estiva in Francia conosce l'amore con Gianluca e vive un'intensa esperienza di fede davanti a un crocifisso di una chiesa a Taizé.
Dopo il rientro dalla folle vacanza, Isabel trova diversi messaggi criptati che il nonno aveva nascosto dentro un maggiolone rosso e tra gli oggetti preziosi della defunta nonna Teresa. Tra questi biglietti c'è anche un testamento e una rivelazione sul perché della fede del nonno Agostino.
Le rivelazioni manderanno in tilt Isabel che cercherà conforto nella preghiera celando a tutti il suo amore per Dio.
Un giorno, mentre pulisce la serra dei fiori, cade dalla scala e rimane per ben due anni in uno stato di coma.
I medici non sanno come pronunciarsi e parlano di un ipotetico risveglio che porterà a Isabel una totale amnesia e la costringerà a ricominciare da zero la sua esistenza, breve per i suoi vent’anni ma intensa. Mentre la vita attorno a Isabel prosegue, lei durante il coma si abbandona a un desiderio e lo vive attraverso il sogno: immagina di entrare in un monastero e di vivere concretamente l'amore per Dio e per il mondo intero come le monache di clausura. Quando nel sogno la giovane soffre, il suo corpo manda segnali come febbre alta, contratture, apnee, lacrime, ai quali i medici non sanno rispondere.
Finalmente Isabel si risveglia dal coma e nel sogno esce dal convento. La sua nuova vita è difficile e si sente in colpa verso Gianluca perché non sente più nulla per lui: il tempo in ospedale ha resettato tutto, anche i sentimenti.
Va a vivere con Silvia, una ragazza un po’ libertina, in un sottotetto e ricomincia a sentire le sue emozioni quando incontra Davide che riesce ad aprire il suo cuore spento. Non mancano le incomprensioni tra i due, ma Isabel rimane incinta e l'amore sembra trionfare.
Qui propongo uno " sliding doors" o destino scorrevole dettato da un banale inconveniente: un ascensore rotto. Mi rivolgo al lettore e gli propongo di leggere i due finali e di scegliere quello che preferisce. I destini narrati sembrano opposti come se fossero uno lieto e uno triste ma sono invece legati da un denominatore comune: l'amore vero vince sempre!

 
LanguageItaliano
Release dateJan 28, 2016
ISBN9788869822223
Due vite in una

Related to Due vite in una

Related ebooks

Relationships For You

View More

Related articles

Reviews for Due vite in una

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Due vite in una - Tamara Pavan

    Tamara Pavan

    Due vite in una

    Cavinato Editore International

    © Copyright 2016 Cavinato Editore International

    ISBN: 978-88-6982-222-3

    I edizione 2016

    Tutti i diritti letterari e artistici sono riservati. I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi

    © Cavinato Editore International

    Vicolo dell’Inganno, 8 - 25122 Brescia - Italy

    Q +39 030 2053593

    Fax +39 030 2053493

    cavinatoeditore@hotmail.com

    info@cavinatoeditore.com

    www.cavinatoeditore.com

    Progetto grafico, copertina e impaginazione a cura di Simone Pifferi

    Si vede bene solo con gli occhi del cuore. L'essenziale é invisibile agli occhi

    Saint Exupery

    Indice

    Prefazione

    Capitolo Primo: La nascita di Isabel

    Capitolo Secondo: Ogni scelta è fatta per amore

    Capitolo terzo: La morte del nonno

    Capitolo quarto: Una vacanza low cost

    Capitolo quinto: Il rientro

    Capitolo sesto: Confessione con il frate

    Capitolo settimo: Laura e Isabel di tutti i giorni

    Capitolo ottavo: Il testamento del nonno

    Capitolo nono: Uno strano incidente

    Capitolo decimo: Sogno o realtà

    Capitolo undicesimo: Giorni tristi

    Capitolo dodicesimo: Il risveglio

    Capitolo tredicesimo: In bilico tra due mondi

    Capitolo quattordicesimo: La strana convivenza

    Capitolo quindicesimo: Si ricomincia dall’amore

    Capitolo sedicesimo: L'incontro con Davide

    Capitolo diciassettesimo: Una seduta importante

    Capitolo diciottesimo: La rivelazione di Isabel

    Capitolo diciannovesimo: Sliding doors o destino scorrevole

    Prefazione

    Scrivere è sempre stata una passione, come ballare. Quando scrivo non seguo cliché e quando ballo non ho mai dei passi stabiliti, neanche quando lo richiederebbe la circostanza. È come amare, ognuno ha il suo stile. In commercio ci sono stupendi manuali per imparare a fare tutto perfettamente, ma solo la vita ti aiuta a essere quello che sei in ogni tua sfumatura, forse meno perfetto ma più umano. Isabel, la protagonista, è nata da una serie di coincidenze: da un mio desiderio di parlare di Dio in modo nuovo, da alcuni incontri che hanno segnato la mia vita, dal vedere che viviamo in un frangente storico dove anche il più povero può accedere alla cultura grazie al mondo informatico e virtuale, ma non esistono fonti di cose che restino per sempre! Tutto è monouso, anche le persone e gli ideali. Si vive una vita per costruire facciate esterne di palazzi vuoti, la cosa triste è che questi edifici siamo noi e che tutte queste maschere e sovrastrutture ci lasceranno soli e lontani dalla nostra bellissima umanità. Siamo appassionati del mondo virtuale e ne conosciamo tutte le regole: ormai viviamo più in rete che nella realtà. Ho voluto parlare di un altro mondo virtuale, quello dei nostri sogni ai quali non sappiamo più dare un nome. L'uomo è fatto per sognare cose meravigliose e per desiderare e chi meglio dei giovani può farlo. Certo, siamo tutti fuori allenamento perché e più facile proiettarsi in un mondo virtuale già confezionato che ascoltare se stessi. Isabel è una ragazza che ha avuto il coraggio di ascoltare i suoi sogni, anche sbagliando e pagando di persona. Lei non ha nessuna presunzione di insegnare cose nuove, solo di svelare un po’ di sé con simpatia e fantasia. Se anche una sola persona leggendo questo libro si sentisse compresa e desiderosa di realizzare i suoi sogni, queste righe sarebbero un successo.

    Vorrei aggiungere poche righe datemi da Elena, una ragazza stupenda che volerà in amore e che mi ha dato idee frizzanti per il libro:

    "Questo è un viaggio, un viaggio alla scoperta di qualcosa che sta scomparendo: l'amore.

    Questo è un viaggio in un mondo che non è il nostro, è un mondo più immenso e profondo: la nostra anima. Il libro parla di Isabel, una ragazza che ha imparato ad amare se stessa, una ragazza che ha capito che l'amore non è solo terreno ma va oltre l'umano, una ragazza che vivendo appieno tutte le vie dell'amore, ne ha fatto una sintesi. Una ragazza che ha imparato ad apprezzare la vita per quello che offre, non per quello che dovrebbe offrire. Una ragazza che ha barcollato nel buio per anni, ma che alla fine ha trovato la luce nella sua vita".

    Capitolo Primo: La nascita di Isabel

    È mezzogiorno del 7 marzo del 1980 ed è appena nata Isabel, uno strufolo di tre chili e cento che continua a tenere il pugnetto vicino al musetto come volesse già accarezzarsi. Ogni neonato sprigiona tenerezza ma Isabel aveva due guanciotte piene come due krapfen alla crema, belle da morsicare. Appena uscita dal pancione pianse forte come per esprimere appieno la sua voglia di vivere, tanto da meritarsi il soprannome di Callas del reparto di neonatologia. I parenti la studiavano per cogliere le somiglianze ma sembrava comunque diversa da tutti in famiglia: capelli neri e occhi scuri come la notte con un taglio orientale. Nonno Agostino intervenne per dire il verdetto finale: «È uguale a nonna Teresa».

    Papà Giorgio non capiva molto dall'emozione e Valentina rideva e piangeva come una bimba. Il fratellino Gianluca la toccava come un bambolotto, ma già si capiva che la nuova arrivata non era di suo gradimento.

    Mamma Valentina era esausta ma bella da morire: capelli lunghi castano chiaro, occhi blu mare e una pelle vellutata. Finalmente potrà coccolare la sua bimba e parlarle tenendola in braccio. Durante quegli interminabili 9 mesi si divertiva a farle ascoltare musica di tutti i tipi, appoggiava persino gli auricolari sul pancione convinta che la bimba sentisse meglio la melodia. Il nome era stato scelto da Valentina in ricordo di un'amica d'infanzia che studiava danza classica con lei.

    Papà Giorgio asciugava la fronte della sua innamorata e la baciava a stampo per ringraziarla di avergli donato un altro figlio. Giorgio era un uomo austero, un dirigente d'azienda che a vent'anni aveva perso la testa per una figlia dei fiori di nome Valentina.

    La loro storia d'amore cominciò come un sogno, le diversità caratteriali erano una ricchezza e il tempo trascorreva veloce e nel desiderio di costruire insieme una bella famiglia. Dopo qualche tempo nacque Gianluca e un po' di poesia tra i due si perse perché un figlio comunque ti cambia la vita. Era difficile trovare il tempo per parlarsi, per uscire tranquilli a fare una cena romantica e il tutto era sostituito da una routine monotona: cambiare pannolini, allattare, preparare le pappe e ancora pulire, lavare e stirare. Valentina decise di lasciare il suo lavoro di traduttrice in una compagnia aerea per dedicarsi alla famiglia e cominciò così il suo isolamento dal mondo che la portò a una vera e propria depressione.

    Sapeva amare come poche, dedicarsi notte e giorno a un bimbo che voleva esplorare il mondo e sentiva crescere il suo amore per l'uomo della sua vita. Come spesso accade Giorgio si sentiva invece trascurato come uomo e tra i due cominciarono le liti, le incomprensioni e le distanze. Per ovviare al senso di isolamento Valentina prenotò un viaggio alle Maldive come un toccasana per la coppia e in effetti per qualche tempo l'antico sogno si risvegliò e la passione aiutò a distruggere le mura di acredine innalzate negli anni. Come tante famiglie i momenti di alto umore lasciavano il posto a emozioni più silenziose ma ugualmente vere e proprio in questo frangente nacque Isabel come segno di riconciliazione della coppia. Quando arrivano i figli sembra scenda dal cielo un angioletto ma nella realtà di tutti i giorni sembrava nascere una distanza fra i giovani sposi e Valentina non aveva la forza per chiedere aiuto a Giorgio e lui non se la sentiva più di ricominciare il percorso dell'amore.

    Capita, non è mai colpa di qualcuno in particolare: sottili strati di polvere si accumulano sopra il rapporto e nessuno ha più voglia di vedere cosa c'è sotto. Ognuno vive nel proprio mondo e i rari confronti familiari sfociano in liti dure o in un silenzio pesante che inaridisce l'amore.

    Isabel fin dalla nascita si mostrò molto sensibile e impresse nella sua mente le incomprensioni di mamma e papà. Gianluca era più grande e meno attento alla vita in famiglia, riusciva a vivere serenamente perché mamma Valentina lo trattava come un principe. Isabel era piccola e non osava chiedere nulla, preferiva lasciare la mamma al fratellino e cresceva già indipendente e durante le liti non osava schierarsi né a destra né a sinistra ma si sentiva impotente davanti all'inesorabile separazione decisa dai suoi. Per difendersi da tale situazione si rifugiava in camera sua e ascoltava musica, ballava e ballava ma rimaneva taciturna. L'unico ad avere accesso al suo mondo rimaneva nonno Agostino, rimasto vedovo ma pieno di vita. Verso gli otto anni Isabel passava sempre più tempo da lui tanto mami aveva trovato un lavoro come fiorista e papà aveva colmato il vuoto della famiglia con un'altra donna.

    Nonno Agostino era il babbo di mamma e come lei amava i fiori. Trattava la nipotina come una principessa soprattutto dopo la morte della moglie Teresa: 45 anni di felice matrimonio. La casa del nonno era piena di foto di loro due in 100 versioni diverse e sopra il comò della camera c'erano ancora lo specchio, la spazzola e le forcine di sua moglie come a ricordare anni di riti quotidiani che scandivano il loro amore, non solo il tempo. Sulla sedia davanti allo specchio si sedeva Isabel che canzonava il nonno per il tipo di collane che regalava a Teresa. Lui rideva ma subito nascondeva quei ricordi preziosi affinché nessuno li distruggesse. Ogni tanto Agostino e Isabel prendevano la barca e andavano a pescare in laguna e la domenica andavano a messa nella chiesa di San Zaccaria dalle monache. Sembrava un rituale, prima fatto solo per compiacere nonno Agostino, poi Isabel si era affezionata all'aria strana che respirava dentro quelle quattro mura. Probabilmente perché nessuno le diceva cosa fare; appena usciva dalla chiesa Isabel canzonava il nonno perché era rimasto ancorato alla sua fede e non era diventato moderno come i giovani, che non hanno più

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1