Non lasciarmi
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About this ebook
Veneto 1797. Eroe per alcuni, canaglia per altri, l'audace Niccolò Surian si è ritirato momentaneamente in campagna per prepararsi a un'ultima, pericolosa missione per salvare la Repubblica di Venezia. Ma tutti i suoi piani vengono sconvolti quando incontra Rubina, una giovane coraggiosa in fuga da un padre dispotico. Rapito dal suo volto delicato e affascinato dalla sua sensuale innocenza, Niccolò intraprenderà con lei un viaggio lungo e rischioso dal quale uscirà trasformato. Perché di fronte alla forza del vero amore non ci sono confini invalicabili.
Appassionata e onnivora lettrice da sempre, dopo studi e anni di lavoro in altri ambiti, Isabella Fracon ha deciso di seguire il cuore e rendere i libri la sua vita. Editor, traduttrice, redattrice e blogger ha collaborato, tra l'altro, con le principali riviste nazionali di racconti femminili e con la Romance Magazine dal primo numero. Sempre per Delos Books cura la collana Passioni Romantiche ed é presente con "Futile e inutile" nell'antologia, a cura di Franco Forte, 365 Racconti Horror
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Book preview
Non lasciarmi - Isabella Fracon
a cura di Isabella Fracon
Non lasciarmi
di Isabella Fracon
1.0 settembre 2014
ISBN versione ePub: 9788867754939
© 2014 Isabella Fracon
Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl
Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano
Versione: 1.0 settembre 2014
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.
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Indice
Isabella Fracon
Non lasciarmi
Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Delos Digital e il DRM
In questa collana
Tutti gli ebook Bus Stop
Isabella Fracon
Appassionata e onnivora lettrice da sempre, dopo studi e anni di lavoro in altri ambiti, Isabella Fracon ha deciso di seguire il cuore e rendere i libri la sua vita. Editor, traduttrice, redattrice e blogger ha collaborato, tra l’altro, con le principali riviste nazionali di racconti femminili e con la Romance Magazine dal primo numero. Sempre per Delos Books cura la collana Passioni Romantiche ed é presente con Futile e inutile nell’antologia, a cura di Franco Forte, 365 Racconti Horror
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Isabella Fracon, Non dimenticarmi Passioni Romantiche ISBN: 9788867753543
Ottobre 1797, Campoformio
Bruciava.
Forte.
Un fuoco ardeva intensamente. Gli scottava la pelle, gli infiammava gli occhi, gli torceva le viscere. Forse era il falò dei bivacchi dei soldati di guardia– tanti, troppi. Forse l’odio che divampava nel suo cuore sanguinante. Forse la pira funebre dei suoi sogni che si consumava senza esaurirsi. O magari, lo sconforto della disillusione.
L’aria umida e fredda di ottobre gli graffiava i polmoni ad ogni respiro come una tempesta di sabbia, ma la sua determinazione non diminuiva, il suo braccio teso non vacillava.
Il ruvido tronco di un imponente abete lo celava agli occhi di quelle sciocche marionette in divisa, carne da macello per le ambizioni spropositate di un finto rivoluzionario. Un finto salvatore. Un finto amico dei popoli. A breve, il traditore della sua gente gli sarebbe passato davanti, ignaro che il suo fato si sarebbe compiuto nel parco di una villa nobile e gloriosa come lui non sarebbe stato mai. Una morte ridicola lo attendeva, coi pantaloni calati per sollazzarsi con una sgualdrina. Una fine oltremodo acconcia per una meretrice quale lui era.
1
Due mesi prima.
La finestra rimaneva immobile. Piccola, stretta, opaca. Nessuno veniva a pulirla oramai da mesi e lei ostentava lo sguardo stanco e pesante di chi sfiorisce per incuria e distrazione. Un tempo era stata l’occhio sul mondo oltre le mura della sua casa, adesso era il simbolo della sua lugubre detenzione senza fine. Rubina continuava a fissarla, aspettandosi che magicamente si sarebbe trasformata in un portone o in una via di fuga. Un arcobaleno di pandolce che l’avrebbe condotta lontano, in salvo. Sognava un uragano che la mandasse in frantumi, facendola esplodere in migliaia di schegge, tante quante le urla silenziose che aveva represso in tutti quei mesi. Urla che non avrebbe mai permesso fossero udite dai suoi carcerieri. Le rimanevano in gola, ammucchiandosi come sacchi di farina in un granaio: pronte all’uso in caso di necessità, ma anche soggette, in tutta probabilità, a marcire. Sentiva già la muffa farsi strada nella sua trachea. Tuttavia non avrebbe gridato. Per quanto lo desiderasse, non avrebbe ceduto alla disperazione. Non si sarebbe abbandonata alla rabbia, all’angoscia, al terrore. In fondo si trovava a casa propria, benché nel sottotetto riadattato e non nella sua stanza. Aveva un letto, una sedia, un tavolino e una poltrona come compagni e i pasti le venivano serviti regolarmente. Certo, il letto in ferro battuto era appartenuto alla sua vecchia nutrice e il resto dell’arredamento l’aveva visto in