La bella addormentata: Under Legend 4
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Una profezia costringerà Aaron, Burla e la Vergine Veggente a intrecciare i propri destini, li spingerà a marciare insieme verso una guerra che sembrano destinati a vincere e nulla parrà ostacolare il loro cammino verso la gloria. Solo Tibìa non si sente sicura. Solo la veggente teme che le cose alla fine non saranno così semplici e naturalmente... "non sbaglia. La bella addormentata" è il romanzo breve che conclude la serie UnderLegend, dall'autrice premio Odissea Silvia Robutti.
Silvia Robutti è nata a Torino nel 1984, ha studiato veterinaria e si è laureata nel 2008. Oggi vive con il suo ragazzo e un gatto nero a Torino, dove gestisce un servizio di visite veterinarie a domicilio chiamato Vetmobile. Ha sempre scritto molto, ama gli animali e viaggiare, viaggiare, viaggiare! Ha vinto il Premio Odissea con il romanzo fantasy "La maledizione della fiamma".
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Anteprima del libro
La bella addormentata - Silvia Robutti
a cura di Andrea Franco
La bella addormentata
di Silvia Robutti
1.0 settembre 2014
ISBN versione ePub: 9788867754496
© 2014 Silvia Robutti
Edizione ebook © 2014 Delos Digital srl
Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano
Versione: 1.0 settembre 2014
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Indice
Colophon
Silvia Robutti
La bella addormentata
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Delos Digital e il DRM
In questa collana
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Silvia Robutti
Silvia Robutti è nata a Torino nel 1984, ha studiato veterinaria e si è laureata nel 2008. Oggi vive con il suo ragazzo e un gatto nero a Torino, dove gestisce un servizio di visite veterinarie a domicilio chiamato Vetmobile. Ha sempre scritto molto, ama gli animali e viaggiare, viaggiare, viaggiare! Ha vinto il Premio Odissea con il romanzo fantasy La maledizione della fiamma
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Silvia Robutti, La maledizione della fiamma Dragonz ISBN: 9788865303825 Silvia Robutti, Aaron il grande Fantasy Tales Under Legend ISBN: 9788867751785 Silvia Robutti, La vergine veggente Fantasy Tales Under Legend ISBN: 9788867752249 Silvia Robutti, Burla Nanica l'Intrepida Fantasy Tales Under Legend ISBN: 9788867752935
1
Il primo pugno le colpì la mascella.
Indietreggiò cercando di tenere gli occhi aperti.
Non ne fu capace.
– Ti p… prego… no… – balbettò sentendo in bocca il sapore noto del proprio sangue. Ancora accecata levò la mano davanti al volto per proteggersi. Forse se lo avesse supplicato, se avesse chiesto perdono… – Non lo farò più… – singhiozzò. – Scusa… scusa… – aprire gli occhi era della massima urgenza. Doveva vederlo, doveva osservare le sue reazioni, doveva parare i suoi colpi, ma aveva paura di dischiudere le palpebre. In quei momenti aveva sempre paura di vederselo davanti, di guardarlo in faccia.
– Scusa un corno! – lo sentì ringhiare – Un corno! Scusarti non ti basterà! Non impari mai!
Aveva ragione.
Assolutamente ragione.
Non imparava mai
Era più forte di lei, non riusciva a interrompere quel circolo vizioso, si diceva sempre che quella era l’ultima volta, che non l’avrebbe più lasciato succedere e invece… invece succedeva di nuovo. E di nuovo. E di nuovo. E allora era meglio tenere gli occhi chiusi e aspettare che finisse.
Si sentì afferrare per i capelli:
– Devi stare più attenta capito?
– Sì, ho capito… scusa!
– Ti ho già detto che le scuse non bastano! Se ti scusi ancora una volta ti ammazzo!
Lei gemette mentre la mandava a sbattere contro un muro.
Scusa! Scusami! Urlava nella propria mente cercando di trattenersi. Gli occhi ancora chiusi.
– Non lo farò più! – singhiozzò.
– Sì, certo… come no!
Lo sentì gridare, poi udì quel silenzio malefico che precedeva un colpo davvero forte. Al posto di dischiudere finalmente le palpebre per vedere da che parte arrivava le serrò ancora di più. Qualcosa di molto pesante le colpì violentemente la tempia.
Per un attimo fu solo dolore, poi tutto divenne nero.
Molte sono le leggende e le narrazioni che parlano di principesse e delle maledizioni che le colpiscono. Ma fra tutte spicca sicuramente la vicenda di Lady Rachel.
Di umile famiglia la giovane era dotata di una bellezza e una grazia incredibili. Si dice che la lucentezza del suo sguardo fosse in grado di oscurare il sole, che i suoi capelli brillassero come oro e la seta risultasse ruvida al confronto con suo incarnato.
Tali splendide fattezze avevano reso la fanciulla famosa nel suo villaggio e nei dintorni e, nonostante i suoi umili natali e la miseria della sua dote, moltissimi erano i pretendenti alla sua mano.
La giovane però indugiava a scegliere tra i tanti, come se sapesse di essere destinata a più alto fato. Ella sapeva che poteva ambire alla felicità più elevata e perciò attendeva che la sorte le accordasse ciò che le era dovuto.
Nessuno si stupì dunque quando venne a chiederla in sposa il miglior partito del regno, il principe dei suoi sogni che ella tanto aveva atteso.
Rachel accettò con gioia il matrimonio.
Furono dunque imbandite le nozze e la coppia venne unita nel sacro vincolo.
Non ci volle molto però perché la felicità della superba coppia venisse intaccata. Fu infatti immediatamente evidente che la bella Rachel non era all'altezza del suo ruolo di sposa. Ella era goffa, impacciata e distratta, spesso cadeva procurandosi ferite e lividi, rompeva gli oggetti e non attendeva con la dovuta dignità ai compiti che competevano al suo rango. Ben presto fu chiaro che la giovane era vittima di un potente maleficio e che la sua situazione non avrebbe fatto che peggiorare sino a un esito nefasto.
Così infatti avvenne.
La principessa crollò preda del suo male in cima alla scala principale del palazzo, ruzzolò giù fino alla sala da ballo e lì giacque immobile.
A nulla valsero gli amorevoli tentativi del marito di ridestarla, la giovane restava addormentata e da allora giace così: viva eppure