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Le streghe della palude
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Le streghe della palude
Ebook89 pages54 minutes

Le streghe della palude

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Non è un vero e proprio romanzo ma un libro a episodi dove le streghe sono protagoniste e ogni racconto è legato all’altro dalla voce fuori campo di un narratore che, come un antico cantastorie, annuncia in versi un mondo tra realtà e immaginazione. È composto da quattro storie nate dai sogni notturni dell’autrice.

La palude è il fulcro dove le vicende prendono vita. Talvolta luogo inquieto e ostile, talvolta familiare e protettivo.

“Ieri, oggi, domani”, “Libero arbitrio”, “La quarta sorella” e “Sabba” sono i racconti dal sapore onirico che intrecciano passato e presente per condurre il lettore nell’affascinante e magico universo femminile.
LanguageItaliano
Publishereditrice GDS
Release dateApr 17, 2013
ISBN9788867820764
Le streghe della palude

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    Le streghe della palude - Filomena Cecere

    Filomena Cecere

    Le streghe della palude

    GDS 

    LE STREGHE DELLA PALUDE

    FILOMENA CECERE

    EDITRICE GDS

    Via Giacomo Matteotti, 23

    20069 Vaprio d’Adda - Milano

    Telefono 02 9094203

    e-mail: edizionigds@hotmail.it

    www.gdsedizioni.it

    ISBN 978-88-6782-076-4

    In copertina

    Saknara di Filomena Cecere

    Foto

    di Filomena Cecere

    Model

    Sara Cecere

     Tutti i diritti sono riservati

    Nessuna parte di questa pubblicazione elettronica può essere riprodotta o diffusa se non nei termini previsti dalla legge che tutela il Diritto d’Autore. In particolare, la diffusione di copie attraverso internet.

    I diritti esclusivi dell'opera digitale sono di proprietà dell'editore e degli autori. Chiunqua distribuisca in modo illecito il seguente file o cede senza autorizzazioni, e penalmente perseguibile. 

    In ogni libro c'è dietro lavoro e passione, rispettalo. 

    LE STREGHE

    DELLA PALUDE

    PREFAZIONE

    Le pagine che state per sfogliare ben si inseriscono nell’affascinante panorama letterario dedicato alle streghe. Tema non facile affrontato con matura sensibilità dall’autrice, Filomena Cecere. Ogni racconto è preceduto da una poesia. Direi anzi che ne diventa l’estensione, quasi fosse una formula magica per iniziare il lettore ai misteri dell’universo femminile. Uno stile decisamente particolare che richiama immagini ancestrali, trasportandole in un presente onirico eppure concreto. La concretezza di cui sono fatti i sogni. La palude. Né acqua né terra, pericoloso e infido crogiolo di vita, di cui rappresenta l’origine, il parto, momento in cui vita e morte si confondono, quindi il più sacro di tutti.

    Non a caso il primo racconto, "Ieri, oggi, domani", narra il viaggio attraverso la palude alla ricerca dell’Io più profondo, quello che riconcilia magia e conoscenza, senza il filtro della cosiddetta realtà intesa come un intrico di pregiudizi e obblighi … Dall’altra parte della palude un gran numero di persone erano oppresse da una vita ordinaria. Repressi da un’esistenza di affanni. (…) Si logoravano in una corsa affannosa per la conquista di una vita agiata. Opulenta. Danarosa. Il viaggio narrato in pri-ma persona, porta alla conoscenza di arti antiche a lungo messe da parte, tramandate da chi prima della protagonista  ne aveva  accolto il  richiamo. Ma la conoscenza  profonda  di  simili segreti porta inevitabilmente alla solitudine.

    Segue Libero arbitrio, dal sapore onirico ancor più marcato del precedente, che affronta un tema complesso, quello legato alle proprie paure. Anche qui viene usata la simbologia del viaggio, questa volta in treno. Ben presto motrice e binari si perdono nelle lande del sogno, in cui l’esperienza personale, espressa per simbologie, viene trafitta da una minaccia apparentemente aliena. E invece leggiamo … I problemi mi sembrarono lontani. Potevo affrontare le mie paure. (…) (…) Comprendevo e apprezzavo il dono perfetto e singolare del libero arbitrio.

    In "La quarta sorella, la Cecere compie un’analisi del rapporto madre-figlia calato nel complesso universo dei legami familiari. Ci trasporta nel tangibile, con una storia ai confini della realtà. La palude riappare, ma assume altri significati. Il rovescio della medaglia. … La palude divenne il suo specchio. La sua segregazione era totale. La sua anima si tinse di furore. La sua esistenza si votò al male. E contrapposto alla malvagità, l’amore totale pronto al sacrificio, che attraversa le fiamme e ne esce più puro. … Ero scesa all’inferno, ma per mia figlia lo avevo sconfitto."

    Sabba conclude la sequenza dei racconti. La palude, custode dei segreti, ormai è alle spalle … Uscii dal mio nascondiglio. Fissai serenamente quella giovane donna che mi ammaliava col suo sorriso. La raggiunsi. Il suo sguardo malizioso esortava all’aggregazione. Il ruolo della Sorellanza domina solare … Ci affidavamo unicamente alle emozioni, all’istinto. L’arcano era la nostra forza.

    Donne alla ricerca della propria identità, raccontate da voce femminile, in un mondo che solo apparentemente sembra fatto unicamente da uomini. Il punto di partenza per la ricerca di un’armonia più profonda e ricca … Noi streghe continueremo a vivere fino a quando le donne avranno sete di libertà.

    Nell’insieme l’antologia ha il sapore di un libro a episodi, legati tra loro da un unico filo conduttore. L’affasci-nante mondo delle streghe nasce dal brodo primordiale delle paludi, ma si nutre di energia lunare e solare, di affetti e di complicità. I versi accompagnano il lettore fino alla fine, cementando i racconti in una struttura solida, che utilizza lo strumento simbolico. Nulla di più diretto ed esplicito. E lo capiamo dalle ultime parole in versi dell’opera:

    "Spesso le streghe

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