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Fare acrobazia si può
Fare acrobazia si può
Fare acrobazia si può
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Fare acrobazia si può

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Leggere questo saggio è come rispecchiarsi in esperienze che ci toccano tutti. Chi più, chi meno, ci siamo passati in tanti attraverso quegli stadi che cominciano con la difficoltà di addormentarsi e con un crescente nervosismo dovuti allo stress. A causa del superlavoro, di situazioni esistenziali oppure critiche in famiglia, o per innumerevoli altri motivi, che portano alle cattive abitudini, alle fobie. Che conducono anche al fumo ed alla fame.
Si rischia talora di cadere in depressione!
Marco Biffani, autore di manuali tecnici, ma anche di saggi su temi avventurosi, sportivi, artistici, di poesia ed altro ancora, sia in cartaceo, sia in ebook, non è né un medico, né uno Psicologo, ma da ex imprenditore, le ha provate tutte e racconta in modo comprensibile e ironico, come, anziché subirle, si è ribellato e, interpretando a modo suo le tecniche di Jacobsen, Shultz e Pavlov, suggerisce piccoli accorgimenti naturali, che ritiene possano essere utili testimonianze per liberarsene, senza l’uso di tranquillanti e sonniferi.
Un eminente, famoso cattedratico in Psicologia e Psichiatria lo ha gratificato della sua Prefazione.
LanguageItaliano
PublisherAbel Books
Release dateAug 5, 2015
ISBN9788867521098
Fare acrobazia si può

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    Fare acrobazia si può - Marco Biffani

    Marco Biffani

    FARE ACROBAZIA…

    SI PUÒ’!

    Abel Books

    Proprietà letteraria riservata

    © 2014 Abel Books

    Tutti i diritti sono riservati. È  vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico.

    Le richieste per l’utilizzo della presente opera o di parte di essa in un contesto che non sia la lettura privata devono essere inviate a:

    Abel Books

    via Terme di Traiano, 25

    00053 Civitavecchia (Roma)

    ISBN 9788867521098

    Indice

    INTRODUZIONE

    APOLOGIA DEL VOLO ACROBATICO

    ELENCO DELLE FOTOGRAFIE

    DELLO STESSO AUTORE

    INTRODUZIONE

    Sono sempre stato un appassionato del volo sotto tutte le sue forme.

    Da aeromodellista a pilota mancato, da fautore del volo acrobatico, ad allievo ufficiale di complemento formato all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli (corso "Rospo I°), da facente funzione di Comandante della Compagnia Avieri dell’aeroporto di Frosinone, sede della Scuola di Volo Elicotteri, per l’anno della ferma, ad aspirante volovelista.

    Ma tutto questo ha un antefatto.

    Un cugino di mio padre, partito nel 1936 per la guerra di Spagna, molto giovane, come pilota (con solo 200 ore di volo all’attivo) fece parte – sotto falso nome – della Legione Straniera Spagnola (El Tercio) (1) e, in una azione bellica, ai comandi di un CR 32 inseguì con ostinazione, da solo, una squadriglia di 28 bombardieri Tupolev SB-2 Katiuska (soprannominati Martin Bomber) (2) ingaggiò battaglia, ne abbatté uno e ne colpì un altro.

    Dopo 13 mesi di stanza alle Baleari e continue azioni di appoggio caccia, rientrò in Italia. Era talmente debilitato che svenne in volo, entrò in vite e si riebbe giusto in tempo a pochi metri da terra.

    Destinato al mitico 4° Stormo Caccia Terrestre di Gorizia divenne un manico. Come 4° gregario di destra del (futuro) generale Remondino nella pattuglia acrobatica, partecipò a diverse manifestazioni aeree.

    All’inizio della seconda guerra mondiale prese parte a numerosi duelli aerei prima col CR 32

    e, successivamente, con il CR 42 (soprannominato Falco). Un biplano Fiat dotato di un motore Fiat A74 RC radiale, a 14 cilindri, raffreddato ad aria da 840 Hp – con una velocità massima di 440 Km/ora, progettato dal Ing. Celestino Rosatelli – che sopperiva con le sue notevoli doti acrobatiche, alla mancanza di radio, di corazzatura della cabina,

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