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Lacrime di donne tradite
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Lacrime di donne tradite

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ROMANZO BREVE (66 pagine) - THRILLER - Un caso freddo per l'ispettore Buonocore, ma rimestare nel passato scatena nuovi omicidi.

Persino in convalescenza non c'è pace per l'ispettore Buonocore, quasi costretto ad ascoltare i racconti fantasiosi, e un po' esagerati, di un vecchio, che si trasformano nel ricordo di un testimone oculare. La cosa sembra non piacere a qualcuno e rimestare nel passato dà vita a una nuova catena di omicidi.

Enrico Luceri è un autore di gialli classici: ha scritto i romanzi "Buio come una cantina chiusa" (Il Giallo Mondadori, maggio 2013), "Il mio volto è uno specchio" (Il Giallo Mondadori, 2008, Premio Tedeschi) e "Le strade di sera" (Hobby&Work, 2012), la raccolta "Le colpe vecchie fanno le ombre lunghe" (Prospettiva, 2008), e numerosi racconti. Nella rivista "SherlockMagazine" (Delos Books) viene pubblicato a puntate un suo saggio sul cinema giallo thrilling all'italiana. Di prossima pubblicazione il saggio "Pistole e pupe" per i tipi dell'editore Profondo Rosso e in e-book il romanzo "Uno, due, stringi le mie mani tra le tue".
LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateDec 8, 2015
ISBN9788865305263
Lacrime di donne tradite

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    Lacrime di donne tradite - Enrico Luceri

    a cura di Vincenzo Vizzini

    Enrico Luceri

    Lacrime di donne tradite

    Romanzo breve

    Prima edizione dicembre 2015

    ISBN 9788865305263

    © 2015 Enrico Luceri

    Edizione ebook © 2015 Delos Digital srl

    Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano

    Versione: 1.0

    TUTTI I DIRITTI RISERVATI

    Sono vietate la copia e la diffusione non autorizzate.

    Informazioni sulla politica di Delos Books contro la pirateria

    Indice

    Il libro

    L'autore

    Lacrime di donne tradite

    Prologo

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Epilogo

    (Lacrime di donne tradite)

    Postfazione dell'autore

    Delos Digital e il DRM

    In questa collana

    Tutti gli ebook Bus Stop

    Il libro

    Un caso freddo per l’ispettore Buonocore, ma rimestare nel passato scatena nuovi omicidi.

    Persino in convalescenza non c’è pace per l’ispettore Buonocore, quasi costretto ad ascoltare i racconti fantasiosi, e un po’ esagerati, di un vecchio, che si trasformano nel ricordo di un testimone oculare. La cosa sembra non piacere a qualcuno e rimestare nel passato dà vita a una nuova catena di omicidi.

    L'autore

    Enrico Luceri è un autore di gialli classici: ha scritto i romanzi Buio come una cantina chiusa (Il Giallo Mondadori, maggio 2013), Il mio volto è uno specchio (Il Giallo Mondadori, 2008, Premio Tedeschi) e Le strade di sera (Hobby&Work, 2012), la raccolta Le colpe vecchie fanno le ombre lunghe (Prospettiva, 2008), e numerosi racconti. Nella rivista SherlockMagazine (Delos Books) viene pubblicato a puntate un suo saggio sul cinema giallo thrilling all’italiana. Di prossima pubblicazione il saggio Pistole e pupe per i tipi dell’editore Profondo Rosso e in e-book il romanzo Uno, due, stringi le mie mani tra le tue.

    Dello stesso autore

    Andrea Franco, Enrico Luceri, Fata morgana Odissea Digital ISBN: 9788867756445

    Prologo

    Una località dell'Alto Adige, autunno 1978

    Ingenua e sincera ragazza,

    sedotta da un ragno paziente

    che attira la preda e l'ammazza,

    scagliando parole violente.

    (Lacrime di donne tradite)

    L'uomo stropicciò le mani e battéi piedi per terra. Quando sbuffò, si accorse che il respiro si condensava subito in una nuvoletta. Strofinò i gomiti e pensò che quell'anno il freddo, quello invernale, così secco e tagliente, era giunto con un certo anticipo, poiché quella sera non era nemmeno autunno inoltrato. Controllò che la divisa fosse in ordine, accarezzando il colletto della giacca, il nodo della cravatta e i bottoni, calzò meglio il cappello rigido e infine gettò un'occhiata agli altri conduttori dei vagoni letto che sostavano accanto alle proprie carrozze.

    La banchina della stazione di quella piccola località era quasi deserta, pochi passeggeri raggiungevano intirizziti il proprio vagone, un paio di ferrovieri camminavano speditamente accanto al treno e battevano una sbarra di ferro sulle ruote. Quel rumore metallico risuonò a lungo nel silenzio, finché cominciò a soffiare un vento di tramontana. Spazzava la banchina, sollevando qualche cartaccia e trascinando delle lattine vuote che rotolavano via, poi sembrava scappare da lì, per infilarsi fischiando nei boschi e sulle pendici dei monti.

    Il conduttore si strinse nelle spalle, indeciso se salire sul predellino e rifugiarsi nel suo vagone, che era quello agganciato per ultimo al treno, o aspettare ancora sulla banchina. Alzò lo sguardo verso l'orologio appeso alla pensilina e calcolò che mancava un quarto d'ora alla partenza del treno. Nella sua carrozzaerano stati prenotati solo tre scompartimenti, e i passeggeri dei primi due erano saliti una decina di minuti prima e si erano subito chiusi dentro. Il conduttore borbottò qualcosa fra sé e sé: alcuni colleghi gli avevano detto che nel pomeriggio c'era stata una frana che aveva ostruito un tratto della provinciale nella vallata più vicina, rallentando il traffico delle auto e dei camion che provenivano dal confine del Brennero. Chissà se l'ultimo passeggero era rimasto imbottigliato sulla provinciale o…

    Stava rimuginando, quando credette di sentire dei passi alle proprie spalle e si voltò verso la fine della banchina, oltre la quale il buio inghiottiva i binari. Fu allora che vide la coppia.

    Il conduttore strizzò gli occhi, incuriosito, e nella penombra vide che la donna era di spalle, infagottata in un cappotto troppo grande per quello che intuiva un fisico esile, e una treccia bionda sfuggiva dal cappuccio. Non poteva vederla in faccia, eppure pensò che fosse molto giovane. L'uomo invece era di mezza età, alto e robusto, indossava un cappotto color cammello e stringeva il manico di una valigetta.Lei era immobile, lui parlava animatamente, gesticolava piano con la mano libera e sorrideva come se volesse tranquillizzare la sua interlocutrice. All'improvviso, l'uomo fece una carezza alla donna, con quello che al conduttore parve un gesto quasi paterno, ma l'altra rimase ostinatamente immobile.

    Il conduttore rimase a fissarli, finché l'uomo si accorse della sua presenza, disse ancora qualcosa alla donna, poi si avviò a grandi passi verso i vagoni. Si stava dirigendo verso la sua carrozza, quando all'improvviso cambiò idea e il conduttore lo vide affrettarsi a raggiungere il capotreno, che insieme a un paio di colleghi controllava i biglietti degli ultimi passeggeri. Ormai mancavano pochissimi minuti alla partenza, anche i ferrovieri con le sbarre di ferro avevano terminato il controllo delle ruote ed erano tornati in stazione.

    L'uomo con il cappotto color cammello si fermò a qualche passo dal capotreno, che non appena si accorse della sua presenza, lo raggiunse e salutò con quella che al conduttore sembrò una deferenza esagerata. Parlottarono brevemente. Il capotreno era dapprima perplesso ma poi finì per annuire, e infine la coppia di uomini raggiunse il conduttore. Questi intanto sbirciava con la coda dell'occhio la schiena della donna, sempre immobile alla fine della banchina, finché fu anch'essa inghiottita dalle tenebre.

    – Renzo – il capotreno allungò una mano e strinse il braccio del conduttore, che si voltò verso di lui con aria interrogativa.L'uomo con il cappotto e la valigetta si fermò due passi indietro. – Renzo – ripeté il capotreno – devo chiederti una cosa. L'avvocato Santucci – indicò l'uomo alle sue spalle con un cenno del capo – è un buon cliente della compagnia dei Vagoni letto. Un ottimo cliente. Mi hai inteso?

    Il conduttore annuì senza lasciar trapelare alcuna curiosità, e l'altro continuò, abbassando il tono della voce: – L'avvocato ha una prenotazione per uno scompartimento singolo nel tuo vagone, ma… ecco, dovrebbe ospitare una sua giovane amica, che però ha un biglietto di seconda classe. L'avvocato pagherà la differenza e la signorina salirà a bordo con lui. Si tratta di una prassi inusuale, ma credo si possa chiudere un occhio tenuto conto che…

    – Che l'avvocato è un ottimo cliente della compagnia – concluse il

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