La scoperta di Terranova
Descrizione
A cura di Daniele Lucchini.
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Anteprima del libro
La scoperta di Terranova - Giovanni Da Verrazzano
Verrazzano
Colophon
Finisterrae 12
Titolo originale dell’opera: Al cristianissimo re di Francia Francesco Primo, relazione di Giovanni da Verrazzano fiorentino della terra per lui scoperta in nome di sua Maestà, scritta in Dieppa, adì 8 luglio 1528.
Edizione di Giovan Battista Ramusio
Prima volta in Finisterrae: 2008
In copertina: Gianluca Bruzzi
New York di notte dall'Empire State Building, 2004 (particolare)
© 2008 Daniele Lucchini, Mantova
http://www.librifinisterrae.com
Tutti i diritti riservati
ISBN: 9781326516819
Epigrafe
Ma li aspettano fame e rimorso se tornassero indietro, proprio adesso che manca un respiro per giungere alla verità, a quel mondo che ha forse per faro una fiaccola di libertà.
Francesco Guccini, Cristoforo Colombo
Prefazione
Giovanni da Verrazzano nacque attorno al 1485 nei pressi di Firenze. Sui vent'anni iniziò la carriera di navigatore mettendosi, pare, dapprima al servizio delle corone di Spagna e di Portogallo e quindi del re di Francia Francesco I. Per conto di quest'ultimo, nel 1524 intraprese il suo viaggio più importante, che lo portò a scoprire la costa atlantica dell'America settentrionale, dal nord della Florida a Terranova, passando, primo Europeo, per quella che sarebbe diventata la baia di New York.
Nel 1528, nel corso di un nuovo viaggio esplorativo, questa volta in Brasile, Verrazzano sparì senza lasciare traccia. L'ipotesi da sempre più accreditata è che fosse stato ucciso e mangiato da qualche tribù di cannibali; secondo altri, catturato dagli Spagnoli, sarebbe stato da loro impiccato come traditore.
La prima relazione a Francesco I
Nel 1528 Verrazzano diede breve relazione del suo primo viaggio d'esplorazione oltre oceano al re di Francia; è l'unico suo documento pervenutoci. La lettera, poiché di questo si tratta, riporta sommariamente le osservazioni dell'ammiraglio durante il cabotaggio della costa nordamericana. Vi si leggono perlopiù annotazioni derivanti dai brevi e superficiali contatti con i nativi a scopo di approvvigionamento. Da un lato vi emerge la socievolezza delle tribù, che però va diminuendo man mano che si sale verso nord, quasi in sintonia con l'inasprimento di clima e paesaggi; dall'altro risaltano le continue stime di carattere economico sulle risorse minerali e sulle potenzialità agricole di quelle terre. Il viaggio di Verrazzano non fu infatti di colonizzazione, ma di ricognizione; per questo motivo, pur essendo stato, come detto sopra, il primo Europeo a scoprire la baia di New York, tale impresa non gli è mai stata riconosciuta se non in tempi assai recenti.
La seconda relazione
Di diverso tenore è la seconda relazione qui presentata, redatta nel 1539 da un anonimo Francese. La prima parte, un dettagliato trattatello su cartografia e tecniche di navigazione, ci dice che essa doveva essere diretta anche agli addetti ai lavori. La seconda parte, più cospicua, è un excursus sull'espansione coloniale francese. Motivo ricorrente del testo è il conflitto oceanico con il Portogallo: vi risalta uno smaccato tono di propaganda ideologica, che contrappone, con una certa ipocrisia, la cupidigia dei Lusitani alla missione civilizzatrice transalpina. Tuttavia tale grossolana semplificazione assume grande importanza, perché ci testimonia molto bene quanto la corsa alle conquiste non si svolgesse solo in termini militari. Certo, come testimonierà di lì a poco meno di un secolo l'avventura dei cosiddetti