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Lifesurfing: Sulle onde del potere creativo per rimuovere gli auto-sabotaggi e svelare una magica realtà
Lifesurfing: Sulle onde del potere creativo per rimuovere gli auto-sabotaggi e svelare una magica realtà
Lifesurfing: Sulle onde del potere creativo per rimuovere gli auto-sabotaggi e svelare una magica realtà
Ebook89 pages1 hour

Lifesurfing: Sulle onde del potere creativo per rimuovere gli auto-sabotaggi e svelare una magica realtà

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About this ebook

Lifesurfing è un testo che offre un percorso studiato per arrivare a stimolare il Potere Creativo che può manifestarsi in ognuno di noi, nel momento in cui diveniamo in grado di andare oltre i soliti meccanismi che ci imprigionano, impedendoci di realizzarci. La metodologia del Coaching, indirizzata soprattutto al risveglio della nostra capacità di Essere e alla rimozione di quegli auto-sabotaggi che inconsapevolmente inneschiamo, è qui integrata con Antichi Saperi ormai dimenticati. Una volta veniva chiamata Magia, ma ora siamo giunti a un punto in cui scienza ed esoterismo si incontrano. Tutto è energia. Noi creiamo la realtà consapevolmente o inconsapevolmente, a seconda di dove andiamo a porre la nostra attenzione. Entriamo in risonanza e percepiamo quelle manifestazioni di energia che vibrano alla stessa frequenza che noi emettiamo. Divenire consapevoli e imparare a scegliere il nostro livello vibrazionale equivale a scegliere la nostra realtà.
LanguageItaliano
Release dateJun 24, 2013
ISBN9788863651423
Lifesurfing: Sulle onde del potere creativo per rimuovere gli auto-sabotaggi e svelare una magica realtà

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    Lifesurfing - Galli Claudia

    percorso.

    PARTE PRIMA

    C’è un gigante addormentato dentro ognuno di noi. Quando il gigante si sveglia accadono i miracoli.

    F. Faust

    L’OSSERVATORE: IL NOSTRO STARGATE

    Nell’Essere Umano esiste un principio animico, non meno reale del corpo fisico, che dovrebbe essere oggetto di un’attenzione costante. A tutti è capitato, almeno una volta nel corso della propria esistenza, di percepirne l’essenza. Purtroppo, crescendo, diventa sempre più difficile mantenere il contatto con questa vita interiore invisibile; perdiamo la consapevolezza di chi siamo realmente, rinunciando così alla possibilità di esprimere noi stessi e le nostre vere potenzialità.

    Comprendere la situazione in cui si risiede è molto importante per iniziare un reale percorso evolutivo. La comprensione ha una valenza che va oltre il semplice capire. Il verbo comprendere deriva dal latino composto di cum (insieme) e prehendere (prendere), prendere a sé, fare proprio, contenere. Comprendere un principio, un concetto, un’esperienza, significa porre basi solide su cui costruire.

    Un ottimo strumento per favorire la comprensione sono le metafore. Durante i miei corsi le uso spesso e volentieri e, nonostante conosca alla perfezione il loro funzionamento, i risultati non finiscono mai di stupirmi.

    Se anche tu, che stai leggendo ora queste righe, percepisci dentro di te un potenziale che non riesce ad esprimersi come merita, lasciandoti in balìa di un perenne senso di insoddisfazione e frustrazione, se anche tu, nel profondo, senti che non può essere tutto qui, allora è bene che tu comprenda la situazione in cui ti trovi ora.

    Per farlo, usiamo la metafora del carro, un’immagine composta da un carro trainato da cavalli, con un cocchiere che tiene le redini e un passeggero che ha una destinazione da raggiungere, dove, considerando l’Essere Umano come una creatura composta da corpo fisico, emozioni, intelletto e Osservatore, il corpo è paragonato al carro, le emozioni sono i cavalli, l’intelletto è il cocchiere e l’Osservatore è il passeggero.

    Il carro è collegato ai cavalli con le aste, i cavalli sono collegati con il cocchiere per mezzo delle redini e il cocchiere è collegato al passeggero attraverso la voce di quest’ultimo. Per una convivenza sicura e l’interesse di tutti e quattro, il passeggero deve stare sveglio e guardare dove si sta andando, e il cocchiere deve ascoltare e comprendere la voce del passeggero. Il cocchiere deve anche sapere come gestire un cavallo e il cavallo deve essere adeguatamente sfruttato. Il cavallo è molto forte, veloce, robusto.

    Molto spesso, però, capita che i vari collegamenti si indeboliscano. Se il cocchiere non fa bene il suo lavoro, il cavallo potrà solo pigramente procedere da un lato all’altro della strada, per essere soddisfatto con un po’ di erbetta verde che ogni tanto trova, qua e là. Perso nei suoi pensieri, il cocchiere non sente il passeggero e la corsa comincia a caso. Il carro rotola lentamente, impacciato, verso una destinazione sconosciuta e il passeggero, annoiato da un simile futile viaggio senza scopo, rapidamente si addormenta e cade in un sonno profondo.

    Affinché il nostro viaggio non si riduca ad un vagare senza meta dobbiamo imparare a rafforzare le relazioni tra corpo, emozioni, intelletto e Osservatore.

    Corpo, emozioni e intelletto costituiscono quelli che vengono anche definiti i centri dell’Uomo, ossia il centro istintuale/motorio, il centro emozionale e il centro intellettuale. Quando i tre centri funzionano in modo coerente ed armonico la vita si manifesta in tutto il suo splendore e l’Essere Umano esprime la sua sublime essenza. Purtroppo i tre centri, a causa della perdita del contatto con la parte più vera di noi, sono senza controllo e funzionano in modo disarmonico. Disar monia che, oltre ad avere conseguenze sul nostro benessere interiore, inevitabilmente si riflette anche nell’ambiente esterno, influenzando le circostanze che viviamo e tutto ciò che percepiamo come realtà.

    È necessario un metodo per risvegliare il passeggero, l’Osservatore.

    IL LINGUAGGIO DEI CENTRI

    Ogni centro ha un linguaggio proprio attraverso il quale si esprime: il centro fisico comunica per mezzo delle sensazioni, quello emotivo usa le emozioni, il centro intellettuale i pensieri. Anche l’Osservatore ha un proprio linguaggio: l’attenzione. Imparando a gestire la nostra attenzione l’Osservatore rimane sveglio.

    È importante, a questo punto, sottolineare che l’energia segue l’attenzione.

    Prova a spostare la tua attenzione sul piede sinistro... eccola l’hai trovata, senza nemmeno pensarci e continuando a leggere queste righe. Rimani sul piede sinistro per qualche secondo. Stai avvertendo un leggero formicolio? Se ci rimani abbastanza a lungo il piede si scalderà: stai percependo la tua energia.

    Quando impariamo a dirigere la nostra attenzione, siamo padroni della nostra energia e possiamo indirizzarla dove vogliamo noi. Incominciamo a divenire co-creatori consapevoli della nostra realtà nel momento in cui risvegliamo in noi la capacità di dirigere la nostra attenzione.

    Noi riceviamo energia attraverso il

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