PIRATENPARTEI. La crisi dei partiti tradizionali e la sfida della democrazia diretta
()
About this ebook
Related to PIRATENPARTEI. La crisi dei partiti tradizionali e la sfida della democrazia diretta
Related ebooks
Un mese con un populista Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAspenia n. 99 - Estremo Occidente Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDare un'anima alla sinistra: Idee per un cambiamento profondo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Partito Democratico: Origine, organizzazione, identità Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn esodato nel paese di sottospra: Consigli non richiesti ai non-renziani del PD Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl seduttore. Matteo Renzi, da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl sogno e la ragione: Da Harlem a Black Lives Matter Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Antipolitica della Crisi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGeopolitica del terrorismo. Quali minacce? Quali soluzioni? Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCronache di una fissazione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Italia del pizzo e delle mazzette Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCos’è il Neo-Populismo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGermania anno nero: La locomotiva tedesca lanciata su un binario morto? Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEstrema destra Rating: 4 out of 5 stars4/5Riscontri. Rivista di cultura e di attualità: N. 2 (MAGGIO-AGOSTO 2022) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsItalia Disunita tra Populismo e Sovranismo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSELfservice: Uno scandalo altoatesino Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl sedicente partito: Appunti esperienze riflessioni dentro e attorno al PD Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCosì il digitale ci cambia la vita – Web nostrum 3 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDi Pietro ultimo atto: La caduta del Tribuno Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa pipi del Senatore Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRitratti di italiani in tempi di elezioni Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAldo Moro e le Brigate Rosse in parlamento Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDionorevoli. Politica & Camorra: matrimonio all'italiana Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsParma: 5 anni a 5 stelle?: Pizzarotti, da Grillo a Effetto Parma Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPoliticandum: Storia e riflessioni di un sindaco dell'ultimo decennio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMezzogiorno di fuoco. Il duello all’ultimo spot Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAspenia n. 91 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPerchè fanno la Jihad: I foreign fighters europei e la loro vera minaccia Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Politics For You
L’Aristocrazia Nera: La storia occulta dell’élite che da secoli controlla la guerra, il culto, la cultura e l’economia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTest e quiz attitudinali e di logica per concorsi pubblici: Guida ai test psico-attitudinali per concorsi pubblici Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuaderni del carcere. Antologia: a cura di Mario Di Vito Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsProgrammazione mentale: Dal lavaggio del cervello alla libertà di pensiero Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa fine del Nuovo Ordine Mondiale: La caduta dell'élite globale Rating: 4 out of 5 stars4/5Il Principe: testo semplificato in italiano corrente Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Sistema. Licio Gelli, Giulio Andreotti e i rapporti tra Mafia Politica e Massoneria Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMISTERI DOLOROSI: Storie di terrorismo nel dopoguerra italiano Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa storia dell'economia (che ti dà da mangiare) spiegata a Lollo del mio bar Rating: 5 out of 5 stars5/5Dossier Brigate Rosse 1969-2007: La lotta armata e le verità nascoste Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVaccinazioni: Armi chimiche contro il cervello e l’evoluzione dell’uomo Rating: 2 out of 5 stars2/5Il Principe Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCome è stata svenduta l'Italia Rating: 5 out of 5 stars5/5Il Sindacato - Nascita ed evoluzione storica fino ai nostri giorni Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl lato oscuro dell’America epub: Massoneria, finanza, terrorismo e l'élite che domina il pianeta Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsProgetto Stati Uniti d'Europa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStoria di Cosa Nostra in Sicilia: Dalle sue origini alla fine della Prima Repubblica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLezioni Magistrali di Diritto Costituzionale I: Volume I Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuando eravamo i padroni del mondo: Roma: l'impero infinito Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStoria del terrorismo in Italia. L'oblio delle vittime, il potere dei carnefici Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe origini dello stato-mafia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFrocio e basta: L'omosessualità, la morte e le molte verità occultate. Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDepistaggi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFake news dell'antica Roma: 2000 anni di propaganda, inganni e bugie Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl più grande crimine: Ecco cos'è accaduto veramente alla democrazia e alla ricchezza comune Rating: 5 out of 5 stars5/5La politica italiana e il Nuovo Ordine Mondiale: Storia e misteri della nostra classe dirigente Rating: 5 out of 5 stars5/52023: Orizzonti di guerra Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Reviews for PIRATENPARTEI. La crisi dei partiti tradizionali e la sfida della democrazia diretta
0 ratings0 reviews
Book preview
PIRATENPARTEI. La crisi dei partiti tradizionali e la sfida della democrazia diretta - Ubaldo Villani-Lubelli
© goWare 2013
2° edizione
ISBN 978-88-97324-54-6
Redazione: Stefano Cipriani, Francesco Guerri
Copertina: Lorenzo Puliti
Sviluppo ePub: Elisa Baglioni
goWare è una startup fiorentina specializzata in digital publishing
Fateci avere i vostri commenti a: info@goware-apps.it
Blogger e giornalisti possono richiedere una copia saggio a Maria Ranieri: mari@goware-apps.com
Made in Florence on a Mac
L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non gli è stato possibile comunicare, nonché per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti dei brani riprodotti nel presente volume.
Musiche degli intermezzi (1 minuto):
Richard Wagner, L’olandese volante, Ouvertüre
The Hoboscopes, La ballata dei buffoni
Sigla del cartone animato Capitan Harlock
Julio Iglesias, Sono un pirata, sono un signore
Seguici su
newsletter
I Pirati all’arrembaggio del Bundestag
Noi gentiluomini di ventura scegliamo liberamente di associarci. Eleggiamo i nostri capitani. Ci mettiamo d’accordo. Se qualcuno la pensa diversamente, può chiedere di riunire il consiglio, secondo l’uso e la consuetudine. Abbiamo i nostri difetti e le nostre mancanze, ma quando siamo a bordo siamo a bordo, nella buona e nella cattiva sorte.
Björn Larsson, La vera storia del pirata Long John Silver
Sono su un aereo per Berlino e leggo diversi articoli sull’ascesa politica del Partito Pirata in Germania. Una signora di oltre sessant’anni seduta accanto mi dice con disprezzo «Lei legge solo brutti articoli!». Sul momento non capisco cosa voglia dire esattamente. Forse è una battuta di cui non riesco a cogliere l’ironia. Sarà il famoso senso dell’umorismo dei tedeschi. Poi capisco. La signora si sta riferendo ai teschi che compaiono nella rassegna stampa sul Partito Pirata che ho portato con me in viaggio. L’anziana signora, evidentemente, non è un’elettrice dei Pirati, né una loro simpatizzante.
Questo aneddoto, statisticamente irrilevante e insignificante, aiuta a comprendere, tuttavia, come vengano recepiti e visti i Pirati da un pubblico di non più giovanissimi. Non si tratta, infatti, di un caso isolato. Arrivato a Berlino, vado a cena con amici tedeschi e italiani da lungo tempo in Germania, tutti tra i quaranta e cinquant’anni, e provo a spiegare il mio interesse per questo nuovo fenomeno politico. Il confronto non dura a lungo. Il loro giudizio è senza appello: ignoranti, incapaci e ingenui; i Pirati rappresentano il peggio della Rete e fra due anni spariranno. A questo punto, due indizi non fanno una prova, ma indicano una tendenza. I Pirati, la principale novità della politica tedesca, o li si ama o li si disprezza. È difficile mantenere un atteggiamento di neutralità nei confronti di un movimento che sta sovvertendo tutte le tradizionali coordinate politiche nella Repubblica Federale Tedesca. Un partito nato appena sei anni fa, ma che sta cambiando la geografia dei partiti e il modo stesso di fare politica in Germania.
Il Partito Pirata tedesco nasce nel 2006 sul modello svedese, che a sua volta si affermò come movimento di protesta per la chiusura della piattaforma illegale di download The Pirate Bay – da cui il nome. Esiste anche un’Internazionale dei Pirati (Pirate Parties International) che si sta diffondendo e radicando in tutto il mondo e che coordina le diverse declinazioni del movimento, presente oramai in ben oltre sessanta nazioni e organizzato in un vero e proprio partito in quasi venti di queste.
Il Partito Pirata tedesco fa il suo esordio nella politica della Repubblica Federale nel 2009 quando ottiene appena lo 0,9 per cento alle elezioni europee. Un risultato mediocre ma che fece acquisire ai Pirati la consapevolezza che potevano crescere e dire la loro nella politica nazionale tedesca, come ricorda, in un’intervista, Carlo von LynX, uno dei Piraten berlinesi (di origine italiana).
Alle elezioni federali tedesche, sempre nel 2009, raddoppiano i voti e ottengono il 2 per cento. Un risultato che però non permette loro di entrare nel Bundestag, il parlamento tedesco, non avendo superato lo sbarramento del cinque per cento. La svolta non tarda ad arrivare. Alle elezioni comunali della città di Berlino del 18 settembre del 2011 i Pirati ottengono un clamoroso 8,9 per cento dei voti e quindici seggi nel parlamento della capitale [Figura 1 – Risultati elezioni comunali di Berlino del 18 settembre 2011]. Da partito fantasma
sono divenuti in quell’occasione una vera realtà politica. Fino ad allora nessuno li prendeva molto sul serio, erano trattati con superficialità ed esclusi dal dibattito politico. Le loro manifestazioni pubbliche nel territorio federale erano deserte e un sostanziale insuccesso. Ma il dato straordinario ottenuto a Berlino ha dimostrato che i Pirati, sfruttando anche un generale sentimento di sfiducia verso i partiti tradizionali, facevano sul serio e potevano trovare consenso.
Che quel risultato non fosse estemporaneo e casuale, lo si è potuto capire soltanto qualche mese dopo, alle elezioni regionali nel Saarland del marzo del 2012. Qui i Pirati si sono confermati con il 7,4 per cento e quattro seggi nel Parlamento regionale [Figura 2 – Risultati elezioni regionali nel Saarland del 25 marzo 2012]. Le successive votazioni di maggio nello Schleswig-Holstein (8,2 per cento dei voti e sei seggi) [Figura 3 – Risultati elezioni regionali nello Schleswig-Holstein del 6 maggio 2012] e nel Nordrhein Westfalen (7,8 per cento dei voti e ben venti seggi) [Figura 4 – Risultati elezioni regionali nella Renania Settentrionale-Vestfalia del 13 maggio 2012] hanno radicato ancora di più un partito che oggi può contare, oltre ai rappresentanti regionali, anche su 156 rappresentanti a livello locale e che numerosi sondaggi, nella scorsa primavera, hanno dato addirittura al 13-14 per cento a livello nazionale tanto da contendersi, con i Verdi, il terzo posto tra i partiti tedeschi. Oggi i Pirati sono dati in leggero calo, ma pur sempre sulle percentuali delle elezioni regionali dell’ultimo anno [Figura 5 – Risultato elettorale della Piratenpartei nelle elezioni più recenti (2009-2012)].
L’autorevole DeutschlandTrend della prima rete tedesca (ARD) dava i Pirati al 6 per cento a settembre e al 7 per cento a luglio, all’8 per cento ad agosto e al 6 per cento a settembre. Sarebbero così il quarto partito dopo i Verdi che otterrebbero il 13-14 per cento. Secondo il seguitissimo Politbarometer della ZDF, la seconda rete statale tedesca, nel mese di giugno i Pirati erano al 7 per cento e al 6 per cento ad agosto e a settembre. Secondo il sondaggio Forsa, erano dati al 10 per cento a giugno, al 9 per cento a luglio e al 7 per cento a settembre. Più in generale, riassumendo i dati dei tre principali sondaggi demoscopici tedeschi, il quadro al momento è il seguente: la CDU/CSU al 32-37 per cento, la SPD al 27-32 per cento,