Iridologia del Profondo
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Anteprima del libro
Iridologia del Profondo - Lucio Birello e Daniele Lo Rito
libro.
I. IL CORPO FISICO, EQUILIBRIO
TRA TERRENO E AMBIENTE
Le conoscenze di fisiologia umana permettono di intuire perché l’iride è in grado di fornire informazioni sugli aspetti costituzionali fisici e psichici di un individuo. Le connessioni tra iride, sistema neuro-vegetativo e sistema limbico rappresentano la base neuro-anatomica dello studio delle emozioni che permeano il fisico di un soggetto, determinandone lo stato di salute o di malessere. Il sistema limbico rappresenta la struttura chiave di tutta l’Iridologia psicoemotiva, essendo esso la fonte delle emozioni comportamentali
finalizzate al mantenimento della vita. Negli esseri umani questa struttura ha avuto un’evoluzione necessaria alla realizzazione del progetto uomo
. Le pulsioni non sono più di tipo solo fisico, ma diventano sottili
, superiori.
L’Iridologia del profondo si propone di studiare, usando le parole del dott. S. Rizzi, i profondi collegamenti della vita e di metterli in relazione allo stato di salute o di malattia
. Per arrivare a ciò dobbiamo comprendere alcuni concetti base, che fanno parte del patrimonio culturale della medicina naturale. Sono questi i concetti di: insieme biologico, essere vivente, sistema di flusso, angoli fisiologici e angoli patologici, velocità biologica.
1. L’insieme biologico
Per insieme biologico si intende una particolare struttura della materia dominata da leggi, da forze, diverse da quelle che agiscono normalmente sugli elementi minerali. L’insieme di queste forze rappresenta quello che denominiamo corpo eterico o energia vitale. Sappiamo infatti che le forze terrestri predispongono la materia ad assumere una conformazione a minimo dispendio energetico, ad esempio: i sali, i cristalli, le rocce (complessi molto stabili). Un insieme biologico può essere considerato, invece, un insieme ad alto dispendio energetico, ordinatamente instabile. È proprio questa instabilità controllata che conferisce al sistema caratteristiche peculiari e potenzialità evolutive. Per il suo mantenimento è necessaria un’elevata dose di energia e basta una piccola variazione perché avvenga la distruzione dell’insieme.
2. L’essere vivente
Quando l’insieme biologico acquisisce delle proprietà che ne assicurano la vita e la replicazione, ci troviamo di fronte a un essere vivente. Consideriamo infatti come essere vivente un insieme biologico dotato di strutture in grado di permettere la persistenza della struttura nel tempo (DNA e sistema immunitario), di mantenere le attività biologiche (apparato digerente, locomotore, cardio-circolatorio, respiratorio, neuro-vegetativo, endocrino, depurativo) e di trasmettere le proprie caratteristiche strutturali e funzionali a un nuovo essere vivente (apparato genitale).
L’uomo che può essere considerato come l’animale all’apice della piramide evolutiva, si differenzia dagli altri esseri viventi per la possibilità di produrre fenomeni più evoluti, in quanto dotato di una quarta struttura che dà qualità alla vita e comprende le funzioni emotive, mentali, psichiche e spirituali.
3. Il sistema di flusso
Un essere vivente può essere considerato un sistema di flusso continuo di materia e di energie, nel quale entrano gli elementi materiali da utilizzare ed escono gli scarti. I fenomeni differiscono fra loro in base alle energie che il sistema è in grado di utilizzare in rapporto al grado di evoluzione e di perfezionamento dell’insieme.
A un attento osservatore non può sfuggire il fatto che la componente materiale che entra è uguale per tutti gli esseri viventi (elementi minerali terrestri). I fenomeni espressi non sono però uguali per tutti e la componente in grado di determinare tale differenza è l’energia. L’uomo è in grado di utilizzare le energie sottili e dare origine ai fenomeni evoluti, quali la capacità di elaborare e di risolvere problemi, di amare, di avvertire e di ricercare