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Inghil...TERRAAA!!!
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Ebook134 pages1 hour

Inghil...TERRAAA!!!

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About this ebook

AHI, AHI,AHI! SE QUESTO LIBRO NON LEGGERAI!

A chi non è mai venuto in mente di andare all’estero, di fuggire o di andare ad esplorare un mondo diverso?

Ho scritto queste riflessioni e osservazioni perché servano da guida a chi è in procinto di andare in Inghilterra: passo dopo passo. Ho combinato indicazioni molto pratiche, nate dall'esperienza e da considerazioni sull'ambiente di impatto.

Se conosci...magari eviti di andare a sbattere il naso e non solo.

Ogni esperienza è unica, questo è vero. Ma le indicazioni di chi è già passato da un posto possono rivelarsi preziose.

Non è intenzione del libro di dirvi di andarci o di non andarci; la scelta in definitiva spetta a chi la vuol fare e se ne assume i rischi. Le guide servono per rendere i rischi più leggeri.

Ci sono molte citazioni in lingua originale perché servano da esercizio di lingua!

Avendo io fatto una esperienza come medico, cerco di dare dettagliati consigli ai medici; ma la mia esperienza professionale, intrecciata necessariamente con quella umana, basata sulla interfaccia con le persone nella loro vita quotidiana, offre molti spunti a chiunque per conoscere un popolo, diverso, strano, che si sente “altro” in virtù del vivere su un'isola.

Troverete annotazioni tecniche intrecciate a osservazioni di situazioni a volte drammatiche e a volte buffe.

Ne emerge il quadro di un popolo che probabilmente ha rinunciato alla fatica di pensare, preferendo delegare ad “altro” il farlo; ne emerge un popolo piuttosto misterioso da capire per chi viene da fuori.

Ho sdrammatizzato il clima mettendo qualche battuta anche un po' sagace. Nelle intenzioni non avrei voluto offendere nessuno.

Tanto alla fine concludo con: SORRY!

L'Autore
LanguageItaliano
Release dateJul 17, 2015
ISBN9788891197894
Inghil...TERRAAA!!!

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    Book preview

    Inghil...TERRAAA!!! - Dr. Iatròs Sofòs

    Capitolo Uno

    Registrarsi

    Praticamente in tutto il mondo, per esercitare una professione, bisogna registrarsi all’Albo Professionale del Paese in cui si vuole esercitare.

    Le modalità variano. In alcuni Paesi l’accesso è facilitato, in altri è ostacolato. Nella Comunità Europea c’è una teorica libertà di circolazione, ben regolata in realtà da norme rigide da applicare e osservare per poter acquisire il diritto alla registrazione e quindi al riconoscimento dei propri titoli.

    Per i medici, il lasciapassare, senza il quale non puoi nemmeno cominciare la trafila di pratiche, è il good standing certificate (chiamato così anche in Italia): devi ottenere un certificato di buona condotta e di assenza di procedimenti a carico (un analogo delle leggi sulla immigrazione).

    In Italia questo certificato viene rilasciato, su specifica richiesta, dietro compilazione di apposita domanda, su moduli che si trovano on line, al Ministero della Salute, con sede a Roma. Il comune certificato rilasciato dagli Ordini dei Medici, che pure dichiara che non ci sono procedimenti, non è tenuto in considerazione.

    Se parliamo del Regno Unito, il sito del GMC (General Medical Council) riporta in dettaglio i requisiti per la registrazione: bisogna fare assolutamente attenzione ai dettagli: ogni singola parola porta il suo peso.

    http://www.gmc-uk.org/doctors/

    Questo sito vi offre nei minimi dettagli i vari passaggi da seguire. Non prendetelo sotto gamba; non aspettatevi di aver spazio di discussione con i burocrati inglesi: questi sono dei puri esecutori che hanno rinunciato all'uso della propria mente e del buon senso; quindi non fateci conto. Tutto ciò che viene richiesto, viene esigito senza se e senza ma, nella forma in cui lo richiedono.

    A un medico italiano era stato richiesto il certificato di servizio che fu diligentemente approntato in italiano e fatto tradurre con traduzione giurata con relative spese. Per qualche mese ci furono invii e ritorni con la semplice motivazione: Devi compilare il modulo allegato che era un format in inglese e come tale doveva essere compilato. Era chiaro l’abuso: veniva richiesto un certificato in inglese ad una autorità italiana, ma non ci fu spazio di discussione o mediazione; la pratica procedette solo dopo che tale modulo fu compilato in inglese esattamente sul format ricevuto.

    Una particolarità per coloro che volessero registrarsi come medici di base (General Practitioner): questa figura deve fare la doppia iscrizione, come se fosse uno specialista; infatti il GP inglese è la massima figura nel campo medico, configurandosi esattamente all'opposto dell'Italia dove il medico di base viene considerato il fanalino di coda.

    Visto che ci sono, informo che il GMC chiede il good standing anche per cancellarsi e, se non glielo mandi, da un lato ti minacciano di cancellarti perché non hai pagato la quota, dall’altro, come ritorsione, tengono il tuo nome sul registro, perché tutti sappiano che non hai pagato o qualcosa altro.

    La tassa annuale per rimanere registrati é di 370 Sterline/anno.

    Fra i vari requisiti, è ora necessario possedere una buona e provata conoscenza della lingua che, in mancanza di altre prove documentabili, si identifica nel test IELTS, che non deve essere più vecchio di due anni ed ha dei punteggi minimi di validità. I particolari si trovano nel sito del GMC.

    Per quanto riguarda la lingua, é ben nota a tutti la riluttanza degli Inglesi a ripetere quello che hanno detto. In realtà scoprirai presto come quella lingua sia davvero strana, perché gli Inglesi pure non si capiscono fra di loro se sono provenienti da zone diverse. Gli abitanti di una grande città possono parlare con accento totalmente diverso a seconda della zona in cui vivono.

    Chi di voi ha fatto corsi di lingua inglese, ben sa come gli insegnanti siano petulanti nel farti pronunciare la t o la u. Poi arrivate a Sheffield e quella u che avete imparato con accento londinese, viene pronunciata con accento italiano. Quindi, non vi impegnate troppo sull’accento, ma piuttosto sulla padronanza del vocabolario.

    Un mio amico inglese, quando si trasferì nel Galles proveniente da Londra, fu considerato un italiano per il suo accento (londinese).

    Se avete la disgrazia di fare il test IELTS in australiano...beh, non ve lo auguro, ma potrebbe capitare. Se volete andare a lavorare in Scozia (bella, brava gente, poco inglesi) preparatevi ad imparare una nuova lingua.

    In un colloquio cordiale di introduzione al sistema con un funzionario del NHS, questi mi disse, in tono di avvertimento: Hai già notato l’accento della gente di Sheffield? Ebbi modo di esercitarmi, mettendo a dura prova la mia capacità di comprensione.

    In una delle prime sedute di lavoro, mentre ero ancora sotto osservazione diretta per la conferma dell’incarico, mi capitò in ambulatorio un ragazzo giovane. Il linguaggio dei giovani é uno slang particolare: immaginate di pronunciare due lettere (tipo ra.......) e trascinarle come se fosse la frase, senza aprire la bocca. Appresi in seguito che per questo tipo di linguaggio tutti hanno problemi di comprensione, in primis gli Inglesi. Ebbene con quel giovanotto, dovetti fare esercizio di linguaggio non verbale nell'interpretare la sua espressione del viso, dovetti usare sintesi e immaginazione basandomi sulle poche parole intere che avevo compreso. Il suo problema era legato alla sfera sessuale (lascio perdere i particolari che emersero nella discussione che seguì con il mio osservatore). L’importante era che mi ero salvato (o parato il c...o) nella mia prova.

    Statistiche

    Totale medici registrati al GMC:.........238.000

    UK........................................................168.000

    Europei.................................................. 30.000

    Italiani.......................................................3.000

    Internazionali..........................................69.000

    Nuove registrazioni/anno......................... 3.000

    Altre Registrazioni

    Una volta completato il compito della registrazione al GMC, non c'è tempo per rilassarsi: bisogna iscriversi ad uno dei Comitati locali (CCG = Clinical Commissioning Group) (simile alle ASL italiane). Praticamente bisogna sottoporre di nuovo tutta la stessa documentazione fornita al GMC.

    Ricordatevi che gli Inglesi non si fidano delle copie e non hanno le copie auto-certificate; vogliono tutto in originale e per i documenti tradotti, la traduzione deve essere ufficiale (quindi certificata). Esistono traduttori ufficiali in Italia; ci si potrebbe anche rivolgere ai Consolati (cosa che sconsiglio visto che a me hanno perso le certificazioni di cinque anni, negando di averle mai ricevute, contro una ricevuta di ritorno di consegna). Sono più economici i servizi di traduzione nel Regno Unito; quello a cui io di solito mi rivolgo è (http://www.rosettatranslation.com/¹)

    Quando io mi sono iscritto, al tempo i CCG si chiamavano PCT (Primary Care Trust). La mia iscrizione fu a dir poco rocambolesca. Avevo già completato, dopo due anni di lotte burocratiche, la registrazione al GMC; al mattino avevo superato l'intervista col datore di lavoro e quindi mi sentivo al settimo cielo. Il pomeriggio dovevo fare un'altra intervista e sottoporre i documenti originali al PCT. Essendo in una città totalmente nuova e totalmente sconosciuta, la segretaria del mio nuovo posto di lavoro gentilmente chiamò un taxi perché mi portasse a questo PCT. Trafelato ed eccitato, arrivai alla reception dove una imperturbabile signorina mi guardò un po' diffidente e mi disse che avevo sbagliato posto. Avevo appuntamento alle 14 e mancavano dieci minuti; cioè sarei stato in perfetto orario se il posto fosse stato quello giusto. Allora chiesi come sarei potuto andare nel posto giusto: quella mi ripeté due volte, indicandomi con le mani la direzione, che il posto non era lontano e, a mia domanda se potessi andarci a piedi, annuì.

    Mi incamminai lungo un vialone senza vedere nessuno dei

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