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Difesa Mentale: Proteggi la tua mente dagli assalti quotidiani.
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Ebook207 pages2 hours

Difesa Mentale: Proteggi la tua mente dagli assalti quotidiani.

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In una Nazione civile la reale aggressione, quella a cui siamo soggetti quotidianamente, non avviene con armi alla mano e neppure a pugni chiusi, bensì sul piano mentale.

Persino gli esperti di sicurezza, istruttori della difesa personale e della sicurezza sociale, vengono soggiogati dalle tecniche di persuasione occulta.

Ci siamo così trovati più volte a rimuginare su azioni, che abbiamo compiuto con leggerezza, acquistando oggetti di cui non avevamo realmente bisogno o firmando contratti di cui presto ci siamo pentiti.

Altre volte invece abbiamo acceso inconsapevolmente un conflitto, che ci vede perdenti a lungo termine, anche quando abbiamo vinto la battaglia immediata.

Possibile che lo studio delle discipline marziali, con al centro l'auto-sviluppo dell'uomo, serva solo per parare un pugno e rispondere all'attacco con adeguata veemenza?

Possibile che la formazione interiore non serva per metterci al riparo dalle aggressioni più gravi e consuete, come quelle che coinvolgono tutti gli esseri umani sul Pianeta?

La conoscenza delle leggi e del diritto non è sufficiente, così come non lo è la conoscenza di un sistema di lotta a mano nuda o armata; occorre avere un metodo efficace per proteggere il tesoro più prezioso dell'uomo e allo stesso tempo il più vulnerabile: la propria mente.
LanguageItaliano
Release dateDec 28, 2014
ISBN9788897914990
Difesa Mentale: Proteggi la tua mente dagli assalti quotidiani.

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    Book preview

    Difesa Mentale - Maurizio Maltese

    CONCLUSIONI

    INTRODUZIONE

    Il testo si compone di due parti, a loro volta articolate su una serie di capitoli, che vanno ad affrontare le più comuni ma anche le più subdole tecniche dell'inganno.

    La prima parte, intitolata "L'arte dell'inganno, è composta da sei capitoli: il primo punta già fin dall'inizio al nocciolo della questione, enucleando e descrivendo ad uno ad uno i modi che più spesso ci capitano di essere ingannati. Si intitola infatti Sempre e comunque un inganno". Per ciascuna delle modalità di truffa il testo propone adeguati consigli di comportamento e suggerisce degli spunti di riflessione in merito ai comportamenti propri di ciascun lettore.

    Nel secondo capitolo vengono affrontate "Le due armi di distruzione di massa: senso di colpa e paura", insistendo in particolare su come tali sentimenti siano oggi assai diversi rispetto a quelli di un tempo.

    Seguono due capitoli dal titolo "Presentazione e predisposizione e L'intuito, nel primo dei quali analizziamo come la nostra mente possa essere così facilmente influenzata dalle tecniche di presentazione di un certo oggetto e predisposta" parimenti a credere o meno a qualcosa, a seconda di come un certo messaggio venga ad essa veicolato.

    Nel secondo "L'intuito" si cerca di dare un significato concreto a questa capacità tanto osannata ma concretamente difficile da definire: attraverso di essa infatti si riesce spesso a subodorare anticipatamente se una certa situazione può essere per noi fonte di inganni.

    A questo punto troviamo un intero capitolo dedicato a come poterci tutelare da qualsiasi tipo di tentativo di inganno: "La difesa in dieci mosse" si ispira alla mia concreta esperienza nel campo delle arti marziali, per cui ogni mossa delle discipline di Marte diventa paradigma di una strategia, che ciascuno di noi può mettere in atto in una situazione in cui sente di poter essere frodato.

    Il capitolo sesto, ultimo della Parte prima, affronta ancora la questione della difesa, in particolare come agire per riconoscere e smascherare un truffatore attraverso cinque fasi, che vanno dal riconoscimento vero e proprio all'uscita dalla zona di pericolo.

    La seconda parte, intitolata "La sublime arte marziale: la comunicazione", è incentrata proprio sull'analisi di tutte le forme di comunicazione, attraverso le quali peraltro avvengono la maggior parte dei tentativi di truffa e inganno nei nostri confronti. Da quando l'uomo civile ha smesso di regolare i suoi conti con la forza, si è fatta strada una nuova forma di conflitto piu sottile e subdola, che persegue le stesse finalità dello scontro fisico: la sottomissione assoluta dell'altro.

    La società civile, apparentemente al riparo dai duelli e dagli scontri di massa, ha elaborato una forma di arte marziale più raffinata e potente, conosciuta ai più sotto l'espressione di tecniche di comunicazione. Proprio come nelle discipline corporee, abbiamo diversi livelli di abilità, dai più semplici e addirittura banali, ai più pericolosi ed invasivi, capaci di soggiogare singoli e masse, fino a portare le forze dei malcapitati al servizio dell'accorto comunicatore.

    Così come un tempo la speranza di sopravvivenza e di mantenimento della propria condizione di stabilità e persino le proprie capacità di miglioramento sociale aumentavano conoscendo la scientia d'arme, oggi è divenuto imperativo conoscere le nuove e sofisticate arti di persuasione, seduzione e manipolazione della mente altrui, al fine di potersi difendere con efficacia.

    Lo studio delle forme di comunicazione per far arrivare il messaggio a destinazione e soprattutto per convincere chi lo riceve ad accettarlo e farlo proprio, è una pratica che è sempre esistita, tuttavia oggi non solo è più raffinata, perchè corroborata da moderne ricerche scientifiche, ma si rivolge non più esclusivamente all'elite degli esperti di dialettica e di retorica, bensì a tutti indistintamente, alla casalinga così come all'operaio e al professore universitario, senza risparmiare nemmeno i bambini.

    In altri termini un tempo eri piu sicuro se conoscevi le arti marziali, oggi lo sei se conosci l'arte della comunicazione.

    Questa seconda parte è strutturata su cinque capitoli, di cui i primi quattro prendono in esame partitamente "La comunicazione verbale efficace, La comunicazione non verbale, La comunicazione energetica e La comunicazione subliminale".

    Di queste forme sicuramente una parola in più merita dire riguardo alla comunicazione energetica, qui analizzata a sè stante per le peculiarità che la caratterizzano e per le scoperte, recentemente fatte e ad essa connesse. Stesso discorso per quanto concerne la comunicazione subliminale, attraverso la quale il discorso si estende a tutti i tentativi di condizionamento della mente umana.

    La seconda parte si conclude con il capitolo quinto "Tecniche e stratagemmi del buon comunicatore", all'interno del quale si apre un interessante excursus storico sulle modalità dialettico-retoriche che i comunicatori di ogni epoca hanno fatto propri per avere successo in ogni ambito, dalla politica alla scienza, dalla letteratura alla conquista della donna amata.

    Nello stesso capitolo sono prese in considerazione le forme con cui, oggi, si conquista attraverso non solo la dialettica e la retorica, la nostra vita privata: dai social network alle transazioni economiche a livello elettronico.

    PREFAZIONE

    Per oltre 40 anni mi sono occupato di sistemi di difesa personale, arti marziali e persino di sicurezza. Ho tenuto corsi in strutture private e pubbliche, come scuole e università. Ho insegnato a casalinghe, ragazzi e ragazze come difendersi in modo efficace e risolvere situazioni di reale pericolo. Ho creato un sistema di difesa disarmato, adottato da agenti di polizia, carabinieri, esercito, reparti di elite non solo in Italia, dove risiedo, ma anche all'estero, persino tra gli agenti speciali della DEA USA.

    La mia carriera è stata segnata da un successo dopo l'altro sia sul piano della formazione, sia sul piano della diffusione attraverso libri, video, conferenze ecc..

    Ho avuto modo di collaborare con esperti del settore a livello mondiale, elaborando sistemi, che hanno aiutato nella formazione di istruttori e maestri, che continuano a svolgere la loro attività in ogni ambito del tessuto sociale.

    Tuttavia mi sono accorto che in una Nazione civile, per quanto in alcune città si presentassero problemi maggiori rispetto al resto del Paese, la reale aggressione, quella a cui siamo soggetti quotidianamente, non avviene con armi alla mano e neppure a pugni chiusi con un individuo che ti urla sul muso, ma piuttosto sul piano mentale.

    Persino i cosiddetti esperti di sicurezza, istruttori della difesa personale e della sicurezza sociale vengono soggiogati dalle tecniche di persuasione occulta.

    Ci siamo così trovati più volte a rimuginare su azioni, che abbiamo compiuto con leggerezza, acquistando oggetti di cui non avevamo realmente bisogno o firmando contratti di cui presto ci siamo pentiti.

    Altre volte invece abbiamo acceso inconsapevolmente un conflitto, che ci vede perdenti a lungo termine, anche quando abbiamo vinto la battaglia immediata.

    Possibile che lo studio delle discipline marziali, con al centro l'auto-sviluppo dell'uomo, mi servisse solo per parare un pugno e rispondere all'attacco con adeguata veemenza?

    Possibile che la formazione interiore non servisse per mettermi al riparo dalle aggressioni più gravi e consuete, come quelle che coinvolgono tutti gli esseri umani sul pianeta?

    La conoscenza delle leggi e del diritto non è sufficiente, così come non lo è la conoscenza di un sistema di lotta a mano nuda o armata; occorre avere un metodo efficace per proteggere il tesoro più prezioso dell'uomo e allo stesso tempo il più vulnerabile: la propria mente.

    Io stesso sono stato vittima di truffe e seduzioni, operate da persone che avevano nelle mani un'arma molto più efficace di un coltello o di una pistola: la capacità di persuasione.

    Mi sono trovato coinvolto in storie, relazioni umane, affari che, col senno di poi, non avrei mai iniziato. Qualcuno mi ha detto che, poiché appartengo al segno del Topo dell'oroscopo cinese, se da una parte avrei la capacità di cavarmela in ogni situazione, dall'altra, proprio come i topi, ho la propensione a mettermi in trappola.

    Conoscendo, nella mia lunga carriera di insegnante, migliaia e migliaia di persone, mi è sembrato che la precedente definizione non fosse adatta solo per coloro che sono nati nell'anno del Topo ma per tutta l'umanità.

    E' una propensione naturale dell'uomo quella di mettersi nei guai, di lasciarsi soggiogare, ingannare e persino truffare.

    Tutto ciò è naturale, perché siamo noi stessi i primi ad operare l'inganno della nostra stessa mente.

    Negli anni Settanta andava in voga una sorta di gioco di parole che, oggi dopo quasi quarant'anni, mi sembra che si stia trovando un vero significato: la mènte ménte!

    Sulla tendenza dell'uomo ad ingannare se stesso si basa il successo dei maghi da palcoscenico ed anche dei truffatori di diverso livello, che incontriamo nella nostra vita.

    Le scelte, che ciascuno di noi opera, non sono autonome bensì guidate da fattori esterni, che operano già a-priori, come dimostreremo in questo libro.

    Incominciando ad interessarmi ai giochi fatti da mentalisti e prestigiatori, alle scoperte delle illusioni percettive, a quelle della neurologia e della psicologia, ho trovato conferma del fatto che le nostre sicurezze su come siamo, su ciò che sappiamo, su come percepiamo il mondo possono crollare in un istante.

    Il miglior inganno fatto da un truffatore non è quando è lui a far la proposta ma quando noi stessi facciamo la richiesta, che egli vorrebbe che facessimo.

    Nel marketing, ad esempio, un venditore, che lavora bene, fa in modo che la proposta venga dall'acquirente, convinto di avere scelto di sua spontanea volontà ciò che altri avevano invece precedentemente preordinato.

    Cosa possiamo fare davanti a ciò? Cercheremo di dare risposta in questo libro, mostrando come e se possiamo difenderci, mettendo in atto adeguate strategie.

    Quando infatti ciò accade, ovviamente, restiamo sconvolti, perché nessuno ci ha preparato a tale evento.

    Allora mi sono posto una domanda: le antiche arti orientali, che ho a lungo studiato e professato, possono aiutarmi a risolvere il problema?

    Si possono usare strategie adeguate, per difendere la propria mente dagli attacchi, a cui viene continuamente e sempre più scientificamente sottoposta?

    LA RISPOSTA, DEL TUTTO AFFERMATIVA, SI TROVA IN QUESTO LIBRO.

    CAPITOLO 1

    SEMPRE E COMUNQUE UN INGANNO

    Abbiamo deciso di iniziare la trattazione di un argomento così scottante, qual è quello che affrontiamo in questo saggio, fornendo ai lettori uno spaccato dei principali tipi di inganni in cui, purtroppo quasi ogni giorno, rischiamo di essere invischiati, talora con la nostra superficiale connivenza e spesso senza nemmeno lontanamente pensare che si possa trattare proprio di un tentativo di truffa nei nostri confronti.

    Provate intanto a confrontarvi con le seguenti domande:

    Paragrafo 1: SE NON CHIEDE NON DIRE – chi domanda comanda –

    Siamo abituati a dire molto di più di quello che ci viene richiesto. Rilasciamo un sacco di informazioni che possono essere adoperate contro di noi. Non si tratta di mentire o di non rispondere alle domande che, eventualmente, vi vengano formulate (cosa che potete fare, se questo è il vostro desiderio) ma di evitare di fornire informazioni sul proprio conto, soprattutto quando queste non sono state esplicitamente richieste. Non è nemmeno necessario dare l'impressione di essere evasivi ma semplicemente precisi.

    Alla domanda "C'è Mario in casa?, pochi rispondono No, in questo momento non c'è, di solito ci si sente obbligati a rispondere con frasi del tipo E’ andato in palestra, tornerà da un momento all'altro".

    Diversi professionisti sfruttano abbondantemente questo bisogno di raccontare alle persone più del dovuto e non ci riferiamo solo alla polizia o ad avvocati, bensì in particolare a venditori e truffatori. Questi ultimi sapranno usare sapientemente quanto voi raccontate di voi stessi e dei vostri gusti, delle vostre tendenze e di quelle dei vostri parenti e amici.

    Uno dei sistemi, per uscire dalla trappola, durante una interrogazione o inchiesta o indagine, consiste nel contrattaccare con una domanda: "Perché mi fa questa domanda?"; sarà l'interlocutore a trovarsi così nella condizione di dover rispondere, considerando che ogni atteggiamento può essere considerato una risposta.

    Restare in silenzio è una risposta, così come mostrarsi stizziti e contrariati.

    Evitare la risposta è una risposta.

    Un secondo sistema, che si dice appartenga alla cultura ebraica (ma non ne siamo certi), consiste nel rivolgere la stessa domanda: ad esempio prendete in considerazione qualcuno che vi chiede "Che cosa ne pensi se decidessi di votare X?. Di fronte a tale quesito, anche piuttosto personale, potreste rispondere Perché, tu cosa ne pensi?".

    In poche parole, se non volete esprimere le vostre opinioni, prima di sapere cosa pensa chi vi ha rivolto la domanda, potete rivalervi contro

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