Health 2.0: Social Network e Educazione alla Salute
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Health 2.0 - Vito Francesco De Giuseppe
Vito Francesco De Giuseppe
Health 2.0: Social Network e Educazione alla Salute
Simbiosis Book
Vito Francesco De Giuseppe
Psicologo Psicoterapeuta.
Socio della Società Italiana di Terapia Cognitivo-comportamentale, si occupa di Disturbi d’Ansia, Depressivi e Psicosomatici.
Svolge ricerche nell’ambito della Psicofisiologia, dell’Ergonomia Cognitiva e dell’impiego di sistemi di Realtà Virtuale in Clinica, Riabilitazione e nello studio dei processi di apprendimento.
Health 2.0: Social Network e Educazione alla Salute
di Vito Francesco De Giuseppe
Simbiosis Book
ISBN 978-88-906238-1-3
Collana Manuali
Prima Edizione giugno 2012
Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia
(CC BY-NC-ND 3.0) 2011 Simbiosis s.r.l.
73100 Lecce - via O. Scalfo n.14
www.simbiosisbook.com
info@simbiosisbook.com
Sei libero:
di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest'opera.
Alle seguenti condizioni:
Attribuzione — Devi attribuire la paternità dell'opera nei modi indicati dall'autore o da chi ti ha dato l'opera in licenza e in modo tale da non suggerire che essi avallino te o il modo in cui tu usi l'opera.
Non commerciale — Non puoi usare quest'opera per fini commerciali.
Non opere derivate — Non puoi alterare o trasformare quest'opera, ne' usarla per crearne un'altra.
ISBN 978-88-906238-1-3
Sommario (TOC)
Introduzione
Capitolo 1
Salute, malattia e strategie di coping
1.1. La Salute: una definizione
1.2 Salute e malattia
1.3 Il coping
1.4 La regolazione dei comportamenti del paziente rispetto alla malattia
Capitolo 2
Le strategie di coping del paziente e del caregiver nella gestione della malattia
2.1. Le strategie di coping del paziente nella gestione della malattia
2.2 La strategia di coping del caregiver
2.3 L’intervento psico-pedagogico e il sostegno nell’esperienza di malattia
Capitolo 3
La Prevenzione e la Promozione del Benessere
3.1 La prevenzione in Sanità
3.2 Causa, diagnosi e cura
3.3 Qualità della vita e promozione del benessere
3.4 Partecipazione dei cittadini alle scelte per la Salute
Capitolo 4
La relazione interpersonale
4.1 Le relazioni Sociali
4.2 Le relazioni relativamente obbligate
4.3 La realtà plurale delle relazioni: il concetto di rete
Capitolo 5
Sostegno ed empowerment in rete
5.1 Sostegno e Aiuto
5.2 Empowerment
5.3 Reti formali e informali
Capitolo 6
L'artefatto Cognitivo Web
6.1 Il Web
6.2 Rapporto uomo-artefatti
6.3 Design, cognizione ed emozione
6.4 Apprendimento e web 2.0
Capitolo 7
Organizzazione della conoscenza, Ergonomia, contesti di apprendimento e tecnologie
7.1 Organizzazione della Conoscenza: Il Modello PIK
7.2 Ergonomia
7.3 Contesti di apprendimento e tecnologie
Capitolo 8
I Social Network
8.1 La scala dei Bisogni di Maslow e il Bisogno Associativo
8.2. Social Networking e Social Network
8.3 Modelli di Social Network
Capitolo 9
Il Social Network e le sue funzioni nella prevenzione sanitaria
9.1 Social network e mediazione della conoscenza
9.2 Web 2.0, social network e salute
9.3 La ricerca sanitaria sul Web
Capitolo 10
Health 2.0, Social media e Educazione Sanitaria
10.1 Health 2.0 e social media
10.2 Health 2.0. e Educazione Sanitaria
10.3 Esempi di social network Health 2.0
Capitolo 11
Salute 2.0: servizio di social network sulla salute e il benessere per pazienti e sanitari
11.1 Linee guida per la creazione di un Social network per la sanità e l’educazione alla salute
11.2 Modello di Social Network Health 2.0
11.3 Utenza di un Social Network sulla Salute
11.4 Servizi del social network
Conclusioni
Bibliografia
Webgrafia
Sommario
Introduzione
Capitolo 1
Salute, malattia e strategie di coping
1.1. La Salute: una definizione
1.2 Salute e malattia
1.3 Il coping
1.4 La regolazione dei comportamenti del paziente rispetto alla malattia
Capitolo 2
Le strategie di coping del paziente e del caregiver nella gestione della malattia
2.1. Le strategie di coping del paziente nella gestione della malattia
2.2 La strategia di coping del caregiver
2.3 L’intervento psico-pedagogico e il sostegno nell’esperienza di malattia
Capitolo 3
La Prevenzione e la Promozione del Benessere
3.1 La prevenzione in Sanità
3.2 Causa, diagnosi e cura
3.3 Qualità della vita e promozione del benessere
3.4 Partecipazione alle scelte per la Salute
Capitolo 4
La relazione interpersonale
4.1 Le relazioni Sociali
4.2 Le relazioni relativamente obbligate
4.3 La realtà plurale delle relazioni
Capitolo 5
Sostegno ed empowerment in rete
5.1 Sostegno e Aiuto
5.2 Empowerment
5.3 Reti formali e informali
Capitolo 6
L'artefatto Cognitivo Web
6.1 Il Web
6.2 Rapporto uomo-artefatti
6.3 Design, cognizione ed emozione
6.4 Apprendimento e web 2.0
Capitolo 7
Organizzazione della conoscenza, Ergonomia, contesti di apprendimento e tecnologie
7.1 Il Modello PIK
7.2 Ergonomia
7.3 Contesti di apprendimento e tecnologie
Capitolo 8
I Social Network
8.1 La scala dei Bisogni di Maslow e il Bisogno Associativo
8.2. Social Networking e Social Network
8.3 Modelli di Social Network
Capitolo 9
Il Social Network e la prevenzione sanitaria
9.1 Social network e mediazione della conoscenza
9.2 Web 2.0, social network e salute
9.3 La ricerca sanitaria sul Web
Capitolo 10
Health 2.0, Social media e Educazione Sanitaria
10.1 Health 2.0 e social media
10.2 Health 2.0. e Educazione Sanitaria
10.3 Esempi di social network Health 2.0
Capitolo 11
Salute 2.0: servizio di social network sulla salute e il benessere per pazienti e sanitari
11.1 Linee guida per la creazione di un Social network per la sanità e l’educazione alla salute
11.2 Modello di Social Network Health 2.0
11.3 Utenza di un Social Network sulla Salute
11.4 Servizi del social network
Conclusioni
Bibliografia
Webgrafia
Introduzione
Questo lavoro nasce dalle esigenze emerse nell’arco di quindici anni di lavoro nell’ambito della sanità e della salute.
Quando ci si occupa di salute, si opera tentando di produrre cambiamenti che passano per l’apprendimento di nuove informazioni, utilizzate per creare nuove competenze, skills, che migliorano le strategie di fronteggiamento, coping, delle istanze che l’ambiente di vita propone a ogni individuo, ottenendo come conseguenza ultima, un migliore adattamento dell’individuo, inteso come agente, all’ambiente.
Ciò che si apprende, in altre parole le informazioni oggetto dei processi di apprendimento, affinché possa diventare schemi di pensiero e conseguenti comportamenti che l’individuo utilizza nella sua relazione con l’ambiente, deve essere organizzato in strutture coerenti, la cui applicazione coerente definisce le competenze di un individuo, cioè le sue skills.
Per parlare di competenze, non basta apprendere, poiché la domanda cui bisogna rispondere per determinare l’applicazione concreta di ciò che si apprende è: "A cosa serve?"
Per rispondere a questa domanda è necessario un altro passaggio, quello inerente alla pedagogia dell’utilizzo dei nuovi schemi.
Pedagogia intesa come passaggio dal pensiero all’agito, per ottenere il nesso, in termini di causa-effetto, che diminuisce l’entropia determinata dalla relazione tra individuo e ambiente.
L’attenzione va quindi focalizzata sulla relazione tra individuo e ambiente, perché è in questa che si definisce e determina il processo di adattamento, in cui le risorse dell’agente sono impiegate per rendere economicamente vantaggiosa, nel senso del minor dispendio energetico per ottenere il massimo risultato possibile, l’interazione con l’ambiente.
L’impiego delle risorse, per non essere entropico, deve essere regolato in modo da ottenere modelli che consentano risposte congrue e adeguate in termini evolutivi.
Il processo che permette di ordinare l’impiego di risorse, che determina il passaggio dall’apprendimento delle competenze ai comportamenti concreti, è un processo pedagogico.
Queste riflessioni hanno originato l’esigenza di analizzare come la Tecnologia dell'Informazione e della Comunicazione, TIC, (traduzione dell'inglese Information and Communication Technology, il cui acronimo è ICT), cioè l'insieme dei metodi, delle tecnologie ovvero dei sistemi d’invio o ricezione d’informazioni (tecnologie digitali comprese), possa essere impiegata in ambito sanitario e per quello che riguarda la salute, pubblica e privata, al fine di incrementare quantità e qualità delle skills e migliorare strategie di coping.
Lo svolgimento e la formazione delle professioni sanitarie stanno subendo evidenti sviluppi grazie all’impiego di tecnologie ICT. Diagnosi, terapia, prevenzione e educazione alla salute sono modulate attraverso l’ultima evoluzione del web, il web 2.0, che sembra rispondere ai criteri che vedono nella partecipazione e nella collaborazione tra curante e paziente, i fattori pregnanti per una qualità della vita rispondente ai criteri stabiliti dall’OMS[1] secondo il quale la Salute è ... stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia.
[2]. Tali criteri hanno originato due strategie che l’OMS ha messo in atto sin dagli inizi degli anni ottanta e che vanno sotto il nome, rispettivamente, di promozione della salute
e di strategia della salute per tutti
.
La Carta di Ottawa[3], sottoscritta dagli Stati appartenenti all’Organizzazione Mondiale della Sanità, definisce la promozione della salute come il processo che consente alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla
.[4]
Questa definizione implica:
La creazione di ambienti che consentano di offrire un adeguato supporto alle persone per il perseguimento della salute negli ambienti di vita e di lavoro, attraverso condizioni di maggiore sicurezza e gratificazione.
Il rafforzamento dell'azione delle comunità che devono essere adeguatamente sostenute per scegliere autonomamente, per quanto riguarda i problemi concernenti, la salute dei cittadini che vi appartengono.
Il riorientamento dei servizi sanitari, nella logica di renderli più adeguati a interagire con gli altri settori, in modo tale da svolgere un'azione comune per la salute della comunità di riferimento.
La promozione della salute mira soprattutto a raggiungere l'eguaglianza nelle condizioni di salute. Il suo intervento si prefigge di ridurre le differenziazioni evidenti nell'attuale stratificazione sociale della salute, offrendo a tutti eguali opportunità e risorse per conseguire il massimo potenziale di salute possibile. Questo comprende: un saldo radicamento in un ambiente accogliente, l'accesso alle informazioni, le competenze necessarie alla vita, la possibilità di compiere scelte adeguate per quanto concerne la propria salute.
La strategia della salute per tutti
, assieme alla promozione della salute
può essere considerata la principale strategia proposta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Questo principio, adottato nel 1984, poi aggiornato nel 1991 e in seguito nel 1998, sulla base dei cambiamenti avvenuti, da un lato, nella struttura demografica, politica, economica e sociale dell'Europa, e, dall'altro, nell'esperienza concreta dell'attuazione di questa carta, stabilisce gli obiettivi strategici che dovrebbero costituire il cardine su cui impostare le politiche per la salute a livello nazionale e locale negli Stati Membri, e che sono finalizzati a realizzare un miglioramento quantitativo e qualitativo dello stato di salute degli abitanti della Regione europea.[5]
La realizzazione di questo programma strategico globale implica necessariamente la ridefinizione del ruolo del finanziamento dell'assistenza sanitaria e dell'allocazione delle risorse, della formazione e dell'informazione, e, più in generale, della funzione di governo. Infatti, pur assicurando l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il suo costante appoggio e il sostegno concreto nella realizzazione della strategia della salute per tutti, è solo l'esistenza di una leadership motivata e la volontà politica, sia a livello locale sia nazionale, che possono veramente far proprio e