Il futuro della Terra è scritto nella Luna
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Il futuro della Terra è scritto nella Luna - Roberto Madrigali
IL FUTURO
DELLA TERRA
È SCRITTO
NELLA LUNA
di Roberto Madrigali
Come liberarsi dalle bufale sul clima,
prevedere il tempo che verrà
e prepararsi a una nuova Era Glaciale
Teoria Madrigali
sui cambiamenti climatici
Titolo | Il futuro della Terra è scritto nella Luna
Autore | Roberto Madrigali
ISBN | 9788891187574
Prima edizione digitale: 2015
© Tutti i diritti riservati all’Autore
Youcanprint Self-Publishing
Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE)
info@youcanprint.it
www.youcanprint.it
Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.
Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.
hanno collaborato:
Dr. Clive Best - Physicist
Vittorio Introcaso - giornalista RAI 2
Emilio Guariglia - giornalista (cura del testo)
Davide Peluzzi - Presidente Explora Nunaat International / esploratore
foto di Davide Peluzzi eccetto:
pag 102 - Antartico, prato di ghiaccio
di Mauro Dolci
pag 106 - Gran Sasso, primavera 2013
di Biagio Mengoli
pag 102 - Himalaya al tramonto
di Nino Carlini
presentazioni di:
Prof. Augusta Busico - Segretario Generale UGEF
Unione Giornalisti Europei per il Federalismo
Presidente dell’Associazione Scientifica l’Età verde
www.verdegreen.net
Pinuccio D’Aquila - Geologo / Glaciologo
INDICE
PRESENTAZIONE
Vi racconto il cambiamento climatico di Augusta Busico
Presentazione di Pinuccio D’Aquila
INTRODUZIONE
Il Salmone che volò sulla Luna
Breve manuale di preparazione a un viaggio straordinario
Premessa
Alcune buone ragioni per non allinearsi al dogma del Global Warming
1) Storia maestra di clima
Guardare indietro per vedere cosa ci sta davanti
Sull’altalena, dalla notte dei tempi
5000 anni fa: ghiacci sciolti, mari su di 4 metri, fuga dal Sahara
600 anni fa: la Piccola era glaciale
L’esperienza insegna, dai dittatori al rischio idraulico
Una lezione per tutti: l’alluvione del 2012 in Toscana
2) Lassù, nella stanza dei bottoni
Chi comanda le variazioni climatiche sulla Terra
Il Sole e i moti orbitali della Terra? Contano poco
Alla ricerca del detonatore
Estati scintilla
3) Potenza del Jet Stream
Il fiume d’aria che distribuisce i destini del Mondo
L’intuizione dei Top Gun
Il signore di venti e correnti
Tutta colpa dell’estate
Presi nel Vortice
Attenti alle onde!
Rotazioni pericolose
4) Una passeggiata nei microclimi
Osservare il local
per evitare abbagli global
Distorsioni urbane
Se la stazione inganna
Tutta la verità sulla Co2
Effetto mari e monti
5) Non c’è clima senza meteo
L’inspiegabile divorzio di due scienze geneticamente coniugate
Una rete per riunirle in matrimonio
Un nonsenso: le sentinelle miopi
Sguardi offuscati su un orizzonte ristretto
Vacanze nel Sahara: quando l’aritmetica dà i numeri
La realtà oltre la statistica: il Jet Stream non mente mai
Dati ingannevoli, conclusioni affrettate
6) Ebbene sì, il Mondo si raffredda
Dai Poli all’equatore sintomi chiari
Un cuore di ghiaccio batte sui Poli
Un battito: la memorabile nevicata di Roma
Segnali dai tropici
Un altro battito: 2003, l’inferno in Europa
La nuova avanzata dei pack
7) Ricapitolando
Raccogliamo i bagagli utili prima di decollare per la Luna
La grande macchina che determina il clima
Il carburante è il Sole
Il distributore è il Jet Stream
Effetto frigorifero o effetto caldaia: le masse d’aria
L’input dei Vortici
In balìa di cuori matti
1950-1975: quando si gridava al raffreddamento antropico
Terzo Millennio, torna il freddo
Dal Polo ai Tropici, una marcia guidata dal Jet Stream
Una semplice piroetta rovescerebbe il Mondo
8) Il ritorno dell’Era glaciale
Cronaca di un problema annunciato
Brutte notizie dai Circoli polari
Inerzia termica e geotermia: Artico a scoppio ritardato, l’Antartico corre veloce
Tempo scaduto: il gelo globale è in agguato
Il punto di non ritorno: ogni momento è buono
Seguire il Jet Stream per giocare d’anticipo
I paralleli, sensori chiave
Nuove frontiere per le previsioni meteo
9) Il futuro della Terra è scritto nella Luna
Perché il nostro piccolo satellite può cambiare i destini del Mondo
Il Jet Stream regola il clima. Ma chi regola il Jet Stream?
La forza della Luna: una scoperta rivoluzionaria
Dall’intuizione alle certezze
Questione di cicli
Maree, proverbi, leggende, Keplero e Newton: il futuro non è una sorpresa
Terra, Sole, Luna: nel menage à trois chi governa è la Luna
La governante stira e disegna l’abito al Jet Stream
Il passato conferma
E le proiezioni ribadiscono
Previsioni a lunghissima gittata: il sogno si avvera
E se funzionasse anche a proposito dei terremoti?
Andare avanti nella ricerca: un obiettivo, un dovere
10) Meteo Mundi Project
Una rete planetaria di sentinelle infallibili per la salvaguardia dell’umanità
EXPLORA
Ghiacciaio del Calderone - Gran Sasso d’Italia
ARTICO - Groenlandia - Islanda
Himalaya - Nepal, Rolwaling Everest
Himalaya - Earth Mater Expedition 2011
Conclusioni
Scenari catastrofici ma niente catastrofismi
Una ricerca scientifica libera da pregiudizi potrà proteggere la vita sulla Terra
La ricerca apre all'estero e si arricchisce con il migliore fisico inglese Dr. Clive Best
Vi racconto il cambiamento climatico
È come una narrazione, un racconto che affascina, meraviglia, atterrisce, ma alla fine rassicura: sfogliamo insieme il Grande Libro del Tempo e leggiamo le pagine di Roberto Madrigali sui cambiamenti climatici.
Sotto i nostri occhi scorre la storia del pianeta Terra tra alternanza di periodi caldi e freddi con gli inevitabili cambiamenti, le migrazioni di intere popolazioni, il dramma di generazioni: non possiamo cambiare il passato, ma possiamo imparare per il futuro come la storia, intesa nel senso migliore, dovrebbe insegnarci.
Ed ecco il novello Eolo, signore di venti e correnti, il Jet Stream, o corrente a getto della libera atmosfera, che riveste un ruolo decisivo nei mutamenti climatici. A scoprirlo i piloti americani in volo su e giù dalle Hawaii durante la seconda guerra mondiale, i Top Gun: viaggiando in quota si imbattevano spesso in forti turbolenze, nonostante i bollettini meteo dicessero il contrario. Altri due luoghi evocativi entrano nella storia del clima: i Poli ed i vortici Artico e Antartico. Due elementi essenziali, che rivestono un ruolo importante per la penetrazione dell’aria fredda verso sud, mossa dalla natura per equilibrare la grande differenza termica esistente fra le latitudini polari e quelle equatoriali-tropicali.
Ma come in tutti i racconti che si rispettano anche qui incontriamo la Signora
da cui dipende il Jet Stream, è la Luna, l’astro che ha sempre alimentato le fantasie umane. La Luna, con la sua forza gravitazionale, è la chiave di volta di tutto il processo, dà l’input alle mosse configurative del Jet Stream e dunque alle evoluzioni climatiche planetarie, e può consentire previsioni meteoclimatiche precise e a lunghissima gittata.
Le maree, che dipendono proprio dalla Luna sono un altro elemento che ci affascina: ma perché è la Luna a pesare
in modo decisivo sulle maree (e sul flusso troposferico), e non invece il Sole, che pure è un corpo infinitamente più grosso?
A tutte queste domande risponde la Teoria Madrigali - Meteo Mundi
qui illustrata e documentata per cui si passa dalla narrazione che sembra fantastica al rigore scientifico: una pubblicazione per tutti, un sussidio didattico che i docenti possono utilizzare per l’insegnamento ai giovani e nell’ambito dell’educazione permanente, utile agli enti locali pubblici e privati, alle associazioni degli agricoltori, al turismo. Ad oggi, come ha ribadito recentemente l’Unione europea, è facile accorgersi di come l’informazione in materia di cambiamenti climatici sia assente o appena accennata.
Su questi riferimenti, si basa la collaborazione instaurata da vari anni tra il Gruppo Macroproblemi Aurelio Peccei
dell’Associazione L’Età Verde e l’Associazione Explora, presieduta dall’esploratore Davide Peluzzi, che intende contribuire a una migliore comprensione del clima sulla Terra attraverso le proprie spedizioni in ambienti estremi come l’Himalaya o l’Artico, in sinergia con gli studi dell’esperto Roberto Madrigali.
In particolare dallo scorso anno, il comune interesse si è basato sull’opportunità di rendere decifrabile il mistero
delle evoluzioni climatiche terrestri seguendo una linea di ricerca obiettiva e di comunicazione e divulgazione dei risultati.
A questo proposito, i prossimi bandi dell’Associazione L’Età Verde, diretti ai giovani a livello internazionale, avranno come base i cambiamenti climatici e le osservazioni sul proprio territorio. Poiché tali evoluzioni dipendono sia da cicli naturali che antropici, i quali hanno grande rilevanza e differenza da luogo a luogo, è necessario lavorare a livello locale, sul microclima, dove spesso i cambiamenti climatici hanno effetti amplificati.
Le Associazioni L’Età Verde e l’Explora hanno quindi ravvisato la necessità di realizzare modelli sperimentali riproducibili di azioni in zone limitate dell’area mediterranea, ma emblematiche di situazioni in essere e in divenire, a seguito di azioni di monitoraggio dell’impatto antropizzato sulle zone scelte. Infatti, per un fenomeno così importante per il futuro dell’uomo e della sua qualità della vita, nonché per lo sviluppo economico come il cambiamento climatico, si ritiene opportuno mettere a confronto e integrare i dati dei Paesi che interagiscono nella regione mediterranea, ognuno con la sua specificità.
Da qui l’elaborazione del progetto YOUNG PEOPLE MEET CLIMATE CHANGE (Acronimo: YOU MEET), che intende attivare i giovani servendosi delle opportunità offerte dall’Unione europea, in una prima fase tramite un’azione europea di Scambi giovanili; e poi con la partecipazione al Programma LIFE nel 2014.
Ogni scambio europeo rappresenta una grande opportunità di apprendimento culturale, sociale e linguistico, certificato grazie allo Youthpass."
Si intendono analizzare e monitorare di volta in volta alcune zone europee dell’area mediterranea, raggruppandole secondo le seguenti caratteristiche: Urbana, Marina, Rurale e Montana, ed i risultati costituiranno un Diario di bordo in lingua italiana e inglese che servirà di base per ulteriori ricerche di giovani dei Paesi europei che di volta in volta saranno interessati.
L’azione del progetto dovrebbe analizzare attentamente le condizioni dell’esistente, aumentare l’azione di sensibilizzazione in questo senso non solo a studenti, ma anche a famiglie e ad anziani perché si facciano portavoce presso le autorità locali di questa esigenza.
Infatti anche se l’area mediterranea gode di un’azione climatica particolare, incassata in un bacino d’acque protetto dalle Alpi e influenzata intimamente dalla contiguità del continente più caldo, l’Africa, inevitabilmente soccombe alle variazioni di temperatura globali innescate dalla corrente a getto della libera atmosfera.
Agire e adattarsi
sono le parole d’ordine del progetto YOU MEET, slogan lanciato dalla Commissione europea: agire per evitare di aggravare la situazione, e adattarsi, cioè rispondere adeguatamente agli eventi non imputabili alle azioni dell’uomo.
Però mentre i cambiamenti dell’ambiente fisico sono ben documentati, i dati sugli specifici interventi di adattamento sono carenti: necessitando maggiori dati sui costi di adattamento diventa importante coinvolgere la società, il mondo degli affari e il settore pubblico europeo nella preparazione di strategie di adattamento coordinate: cioè piani di azioni sulla salute, vaccinazioni, pianificazione del sistema sanitario, pianificazione per i rischi di inondazioni, gestione delle crisi di siccità e scarsità d’acqua, difesa delle coste e contro le inondazioni, diversificazione economica, rinsaldamento delle costruzioni pubbliche e private, gestione dell’uso della terra e aumento del verde nelle città. Si ritiene che l’area mediterranea sarà fra le zone più colpite in termini di richiesta di energia, produttività agricola, disponibilità d’acqua, effetti sulla salute, turismo estivo ed ecosistema.
Da qui la necessità di una informazione puntuale alla cittadinanza tutta e ai suoi organismi decisionali a cominciare dal 2013 Anno europeo della cittadinanza attiva
.
Prof. Augusta Busico - Segretario Generale UGEF
Unione Giornalisti Europei per il Federalismo
Presidente dell’Associazione Scientifica l’Età verde
www.verdegreen.net
La tematica dei cambiamenti climatici e delle previsioni meteo appassiona milioni di persone tant’è che la rete pullula di siti di previsioni meteo o di appassionati.
Questo testo perciò, grazie anche al linguaggio divulgativo che si è adottato nella sua stesura, credo che sia gradito da moltissimi appassionati e non, in quanto permette di acquisire alcune nozioni di base per conoscere la grande dinamica dell’atmosfera.
Durante la mia breve esperienza di lavoro nella ricerca ho avuto modo di interessarmi a tematiche ambientali e sui cambiamenti climatici appassionandomi contemporaneamente alla meteorologia; durante gli studi ho avuto modo di apprezzare, in particolar modo sul Ghiacciaio del Calderone (Gran Sasso d’Italia), delle anomalie rispetto agli altri ghiacciai alpini facendomi riflettere non poco sul Global Warming...
Ebbene questa teoria, molto affascinante perché legata anche ai cicli lunari, fornisce delle evidenze di come il nostro satellite naturale influenzi la grande circolazione atmosferica.
Chissà, forse la chiave di volta per le previsioni meteo è stata sempre sopra la nostra testa e non ce ne siamo mai accorti? O meglio, da sempre si fa riferimento alla luna nell’agricoltura ed in altre pratiche che hanno a che fare con la meteorologia, forse Madrigali è riuscito solo a trovare il perché la luna influenzi il meteo.
La posizione del nostro satellite naturale, rispetto alla terra ed agli altri corpi celesti, sembrerebbe dunque pilotare
i grossi scambi di calore che avvengono sul nostro pianeta tra le aree polari e le aree equatoriali potendo influenzare durante i suoi cicli, il clima. D’altronde teorie sui cambiamenti climatici basate su correlazioni tra parametri astronomici e cambiamenti climatici sono ben note da tempo (vedi a esempio Milankovic), ma nel caso in esame si permette anche di spiegare non solo un arrivo di una glaciazione, ma anche di un riscaldamento globale. Non mancano, infatti, richiami ad episodi eccezionali
di raffreddamento e/o riscaldamento del clima che non siano, a detta dell’autore, correlabili ai cicli lunari.
Ma la tesi Madrigali non ci deve rallegrare molto in quanto seppur mettendo in discussione un riscaldamento globale, apre le porte a nuovi scenari che potrebbero risultare altrettanto pericolosi o per lo meno confermano che non andiamo verso l’optimum climatico.
Sperando di avervi incuriosito abbastanza senza anticiparvi troppo vi auguro una buona lettura.
Pinuccio D’Aquila- geologo-glaciologo
INTRODUZIONE
Il salmone che volò sulla Luna
Breve manuale di preparazione a un viaggio straordinario
Se un salmone un giorno, per caso o volontà, si opponesse alla forza delle correnti marine e abbandonasse la rotta segnata dalla massa, certamente _ sola soletta _ accrescerebbe le probabilità di finire in pasto ai predatori. Ma al tempo stesso avrebbe l’opportunità di constatare che nel mare non esiste una corrente unica, e che non tutte le correnti conducono all’agguato dei pescherecci.
L’improvvisa deviazione del salmone ribelle
e le sue conseguenze hanno una stretta parentela con la genesi delle più grandi scoperte scientifiche, frutto sempre (o quasi) della capacità di uno o più uomini di osservare le cose _ siano esse fenomeni fisici o costruzioni del pensiero _ da un’angolazione diversa rispetto a quella che appare segnata dal destino. A volte questo sguardo eterodosso si spalanca per fortuite coincidenze, come racconta la leggendaria mela di Isacco Newton. Ma più spesso accade per scelte deliberate e tenaci, come quelle di Galilei o Copernico che fecero viaggiare i loro occhi nell’altrove dell’Universo (senza satelliti né astronavi!) per confutare l’inconfutabile dogma di Tolomeo.
Questa pubblicazione, che