Il profumo dell'anima
()
About this ebook
Soltanto così può cominciare, per Bianca, la stagione della pienezza, con un profumo nuovo di frutto maturo, nel cuore dell’estate.
Related to Il profumo dell'anima
Titles in the series (51)
Un sospiro nel silenzio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCarlotta: C'è posta @nche per me Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsOdore di agnello arrosto al rosmarino Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCronaca di una retrocessione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCafonal Natalizio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa porta verde Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa sartoria di Matilde Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMala carusanza Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuinta Elle. L'anno della pandemia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsValeleu Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI sette giorni mancanti di Goffredo Olon Ribaud Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa metamorfosi del Professor Strunz Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBuon Governo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa voce del maestrale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEstadio “Magia do gol” (Una favola sul calcio) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDeathdoc. C'è vita al cimitero: L'Uomo che sussurrava ai cadaveri Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl profumo dell'anima Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl mistero riflesso: Due donne tra passato e presente Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTris di dame vs Alzh Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'aria non può parlare Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'ultimo pastore di Grand-Croix Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Centunesima Infelice Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'odore della neve Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSciarada madrilena Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa ricompensa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl paese dal cuore fumante Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCiaopoveri Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDi boxe e di vita: Un pugile italiano a New York Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl silenzio di Annina Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa primavera e i nontiscordardime Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Related ebooks
Le Case di Sofia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa lettera Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNOS/OTROS. Dove il cuore mente Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUna vacanza Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGli occhi lucidi della follia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa teoria dei rivolti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPer non Morire Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUccidi o muori Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLegami al tuo cuore Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAffresco di famiglia in cinque racconti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEra solo un giorno normale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIris il fantasma Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAlla scoperta di Alice Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCreature Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGhirigori Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStella mattutina Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDeclinazioni della voce "Amore" Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPerché io sono speciale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLasciami entrare nel tuo inferno (Policromia) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa casa ricamata Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMi voglio bene Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAnna. Una vita in un mondo che non c'è Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLo sguardo perduto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsla musa di me stessa: Poesia bipolare Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuel magico mondo lontano: Romanzo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGlass World 2 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsQuesta è una storia vera Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNecromitologia: Storie senza nomi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIo resto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa scomparsa di H Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Contemporary Women's For You
La Tata Vergine Rating: 3 out of 5 stars3/5Gioco Senza Regole Rating: 5 out of 5 stars5/5Fratellastro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRagazze di città Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUna Bellezza Complicata Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl mio Principe Pirata Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDopo il crepuscolo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI Racconti belli dell'estate Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa meccanica delle vite possibili Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsRacconti sardi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSolo mia Rating: 5 out of 5 stars5/5Il Suo Miliardario Rockstar Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa vendetta delle Muse Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMi piaci da morire Rating: 3 out of 5 stars3/5La Casalinga Ideale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMarte contro Venere: Storie vere e altre complicazioni dall'Universo Rosi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsBrava gente Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDolce novembre Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNata in una casa di donne Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'orologiaio: Un Romanzo Breve (Edizione Italiana) Rating: 5 out of 5 stars5/5A tempo di musica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn uomo spietato Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCome Cenerentola Rating: 5 out of 5 stars5/5Una donna Rating: 5 out of 5 stars5/5
Related categories
Reviews for Il profumo dell'anima
0 ratings0 reviews
Book preview
Il profumo dell'anima - Gigliola Biagini
Francucci
I - IL DOLORE
Mancavano sette giorni a Natale che si preannunciava gelido per via di certe correnti provenienti dal Nord Europa. Bianca si mise i guanti, una sciarpa calda e avvolgente e un berretto di lana che la faceva sembrare una bambina. Era proprio una bambina quella che vide mentre si dava un’ultima occhiata allo specchio; una buffa bambinetta con un ridicolo cappello di velluto marrone. Odiava doverlo indossare sotto pressione di una madre apprensiva; la irritava, la infastidiva come se stesse indossando un elmetto di bronzo. Desiderava liberare i capelli e sentire la brezza sulla fronte e insieme a quel vento far volare i pensieri fino ad avere la testa leggera leggera. Oggi, da adulta, invece, Bianca odiava immensamente il freddo. Nessun indumento era abbastanza caldo, nessuna sciarpa o cappello riusciva a proteggerla dal vento di tramontana che le arrivava sul viso e sulla nuca colpendola con la violenza di uno schiaffo.
Quel pomeriggio, nonostante la temperatura pungente, Bianca uscì ugualmente; aveva bisogno di camminare. Sperava forse che l’aria la scuotesse dall’inesplicabile torpore che la soffocava, che il vento le scompigliasse i pensieri che si affollavano comprimendole le meningi e lasciandole un senso di vertigini. Pochi passi più tardi il freddo le era già diventato insopportabile. Così decise di affrettarsi di nuovo verso casa, la cuccia calda, la tana letargica, il guscio uterino dove ripararsi dal mondo intero. Accese la tv, si preparò un bicchiere di latte caldo che sorseggiò raggomitolandosi in un abbraccio al calorifero della cucina. Fuori era ormai buio ma alla luce dei lampioni il vento scuoteva ancora le cime degli alberi in giardino. Chiuse le imposte, ingoiò un paio di sonniferi e si infilò sotto il piumone azzurro tirandolo su fino al naso.
– Signora Piccolo, mi creda, lei è depressa. – Il medico fu conciso e forse anche brusco. Bianca uscì dallo studio sdegnata, offesa, furiosa. A stento riusciva a trattenere le lacrime. Lei era andata dal medico di famiglia, il dottor Tilesi, che l’aveva in cura da molti anni, per un colon spastico che la faceva soffrire, non certo per sentirsi dire che era pazza. Certo, negli ultimi mesi aveva passato parecchie notti senza chiudere occhio, era tesa, nervosa, ma lei aveva i suoi pensieri, le sue preoccupazioni, i suoi dolori. Sì, lei era addolorata, non depressa. Il dolore sembrava a Bianca una condizione dignitosa, rispettabile in chiunque; la depressione le suonava di malattia mentale. Lei era addolorata, non malata di mente. I suoi dolori… Già, ma quali? Bianca, che aveva sempre diffidato degli analisti come dei preti, considerandoli invasori e depredatori dell’anima, pensò che forse poteva esserle utile un viaggio introspettivo alla ricerca di quanto non fosse stato metabolizzato, una sorta di autoanalisi finalizzata alla catarsi, perché il dolore non la faceva più vivere davvero.
II - IL DIVORZIO
Il divorzio da Alessandro, nove anni prima, Bianca si disse di averlo completamente elaborato, digerito. Nessuna ferita rimasta a sanguinare, nessun rimpianto o vuoto incolmabile. Tredici anni di matrimonio avevano esaurito ogni passione, ogni slancio da parte di entrambi, che si erano riscoperti assolutamente diversi l’uno dall’altra. Non avevano avuto figli ma questo non era stato vissuto come evento traumatico da nessuno dei due. Forse un figlio avrebbe aggiunto progettualità a un ménage che si trascinava nell’inerzia; ma non era il caso di sfidare la volontà del destino. Così almeno la pensava Bianca.
Si erano conosciuti il giorno in cui Bianca aveva dato la maturità. Uscendo dall’Istituto Tecnico Commerciale, in preda a uno stato emotivo piuttosto incerto, Bianca rischiò di farsi investire sulle strisce pedonali. Il fischio del vigile la portò alla realtà, il suo sorriso, quattro anni dopo, all’altare. Alessandro Braccio, un bell’uomo dal fisico robusto con certi occhi neri neri dal taglio orientale, di qualche anno più grande di lei, le sapeva infondere un rassicurante senso di protezione e, quando se ne stava raggomitolata tra le sue braccia, aveva la sensazione di trascendere in un’altra dimensione. Potenza dell’amore! E dell’amore Bianca era davvero innamorata; forse un po’meno della persona in sé. Cerebrale, complicata, con un senso preponderante dell’esistenza, lei amava la politica, il sociale e l’ambiente. Animalista, umanista, naturalista, non c’era cucciolo indifeso o bambino deprivato o popolo oppresso che non fosse nel suo cuore. Ogni miseria del mondo lei se la portava dentro come un fardello e questo la faceva sentire migliore. Il suo ego gongolava di piacere.
Alessandro aveva interessi più semplici; amava giocare a calcetto con gli amici, oppure a tennis. Non era un superficiale ma Bianca non riusciva ad avere un vero confronto con lui. Il dialogo spesso deragliava su binari differenti e, quando la discussione non volgeva in una rissa, moriva spontaneamente in un mare di banalità. In silenzio, finivano per guardarsi con sospetto. Lui la giudicava una saccente arcigna e presuntuosa e lei considerava lui un babbeo privo di materia grigia. La notte Alessandro la cercava con la libidine spontanea degli uomini sereni. Bianca invece faticava a lasciarsi andare; liberarsi da tutti quegli oneri mentali non era esattamente facile.
Fu naturale, come scivolare su una buccia di banana, per Alessandro, alle soglie della quarantina, invaghirsi di una giovane collega, Anna, rossa di capelli, non particolarmente bella, con un fisico snello e atletico e con una verve da far invidia a un’adolescente. Appassionata ballerina di latino-americano, adorava frequentare locali. Alessandro fu talmente travolto da una tale energia che non fu per niente difficile per Bianca intuire la tresca. – Sei libero, puoi fare le valigie appena vuoi – sentenziò, algida e lapidaria, una sera. Non era affatto gelosa della rivale
e non avvertiva nessuna competizione. Alessandro si sentì ferito dall’atteggiamento implacabile della moglie e per ferire a sua volta cercò di essere ancora più crudele, rinfacciandole di essersi mortalmente annoiato in quegli anni con lei e che finalmente, leggero come un coleottero, poteva tornare a volare.
Quando il marito se ne andò, Bianca provò quasi un senso di liberazione. L’unico malessere che le frullava continuamente in testa era provocato dal fatto che quel beota la ritenesse noiosa. Bianca non si considerava affatto noiosa. Il suo narcisistico ego sanguinava