Design Navale e Nautico: dieci anni magistrali
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Book preview
Design Navale e Nautico - a cura di Martina Callegaro
Indice
Copertina
Frontespizio
Colophon
Prefazione | Preface
Design Navale e Nautico, dieci anni magistrali
Design Navale & Nautico, a master’s decade
Introduzione alla pubblicazione
Introduction to the publication
Contributi | Contributions
Le origini
The origins
La struttura del programma formativo
The structure of the educational program
La ricerca
The research
Il seabus: dai laboratori didattici alla sperimentazione scientifica per il territorio spezzino
The seabus: from the workshops to the reasearch for La Spezia
L’ingresso della storia nella scienza navale
The arrival of history in naval science
1001VELA Cup: Disegno, Costruzione, Condivisione e Competizione
1001VELA Cup: Design, Construction, Sharing and Competition
Attività pratica di Design, navigando a bordo di barche a vela
Practical activity of design, cruising sailboats
Laboratori | Design Labs
Laboratorio di Design 1
Design Lab 1
Laboratorio di Architettura degli Interni
Interior Architecture Laboratory
Laboratorio di Design 2
Design Lab 2
Laboratorio di Design 3
Design Lab 3
Workshop in collaborazione con la Florida International University
Workshops in collaboration with FIU
Dalla teoria alla pratica | From theory to practice
Progetto SPEZIALE
(2008) – ITA 7
Project SPEZIALE
(2008) – ITA 7
Progetto CORSARA
(2009) – ITA 37
Project CORSARA
– ITA 37
Da Aerea a Winghy
From Aerea to Winghy
SARACENA, Refitting 2013
SARACENA, Refit 2013
MINI 650 PROTO, ONLINE SIM
ITA756, MINI TRANSAT 2015
MINI 650 PROTO, ONLINE SIM
ITA756, MINI TRANSAT 2015
Recupero sostenibile di Gozzo Pexino
The Gozzo Pexino’s Sustainable Recovery
Barca laboratorio, Lecco Innovation Hub
The Boat Lababoratory, Lecco Innovation Hub
Riconoscimenti e premi | Acknowledgements & awards
MYDA
MYDA
Targa Rodolfo Bonetto
Targa Rodolfo Bonetto
Premio Leonardo
Leonardo Award
Laurea & post-laurea | Master’s Degree & Post-graduate
Tesi di Laurea Magistrale
Master’s Degree Thesis
Elenco Laureati e Tesi List of Graduates and Thesis
Laureandi & Laureati
Graduate Students & graduates
La ricostruzione di un’atmosfera perduta, il valore del dettaglio del restauro delle barche d’epoca
The reconstruction of the lost atmosphere, the value of the detail of the restoration of vintage boats
Dalla Magistrale al Dottorato di Ricerca
From the Master’s Degree to the Ph.D.
Attività internazionali | International activities
Institut Supérieur de Design - ISD
Institut Supérieur de Design - ISD
Florida International University - FIU
Florida International University - FIU
Maltepe Universitesi
Maltepe Universitesi
Jimei University
Jimei University
Megatrend University, Belgrado
Megatrend University, Belgrade
Università di Warwick
University of Warwick
Ringraziamenti & Biografie | Credits & Biographies
Ringraziamenti
Credits
Biographies of authors and other members of the faculty at the 2014/2015
Biografie di Dottorandi e Post Doc che hanno collaborato alla pubblicazione – Biographies of PhD students and Post-Doc who have collaborated in the publication
Galleria immagini | Photo Gallery
Design Navale e Nautico, dieci anni magistrali
Maria Benedetta Spadolini
Ordinario di Disegno Industriale
Dipartimento di Scienze per l’Architettura
Scuola Politecnica – Università degli Studi di Genova
Nasce nel 2005 il percorso universitario di secondo livello dedicato al Design Navale e Nautico.
Questo momento ha segnato la maturità della disciplina dello Yacht Design e ha portato nuova carica e nuovo spirito al già fiorente Polo Universitario della Spezia.
Il corso è nato con una doppia paternità: Politecnico di Milano e Università degli Studi di Genova hanno coniugato il meglio delle loro competenze in una Laurea Specialistica che ha concluso professionalmente la formazione di base del primo livello già presente a Genova con un curriculum dedicato al Design Navale e Nautico offerto nel quadro del Corso di Laurea (triennale) di Disegno Industriale.
Come per l’Ingegneria Nautica (presente con una laurea di primo e una di secondo livello), anche il design degli spazi, degli interni e degli esterni delle imbarcazioni è insegnato con un percorso universitario completo che, secondo le recenti normative, è inquadrato come laurea MAGISTRALE inter-ateneo in Design Navale e Nautico; un programma creato per formare i futuri professionisti del design italiano, rafforzando così un ambito già famoso e apprezzato nel mondo, davvero singolare quando declinato nell’ambito nautico.
In tutta l’Italia, ma direi -senza timore di essere smentita- nel Mediterraneo, se non nel mondo intero, non esiste un altro percorso formativo magistrale con simili caratteristiche, né in termini di contenuti né di programmi.
La qualità dell’insegnamento erogato da questa laurea magistrale è confermata da un feedback -in termini di occupazione dei laureati- vicino al 90%. Il successo dei risultati è dato dalla specifica preparazione ottenuta da queste figure: oltre alla (scontata) capacità di saper gestire i più moderni strumenti di calcolo e di modellazione informatica, questi professionisti hanno ben compreso e metabolizzato i capisaldi degli elementi delle imbarcazioni e dei loro spazi, in termine di design degli interni come degli esterni, in termine di ergonomia come di rapporto con l’ambiente circostante, in termine di processi costruttivi come di tecnologie e materiali.
Dopo i tre anni della laurea di primo livello, ogni studente che punta a diventare preparato nella gestione del progetto e dei processi costruttivi, con la magistrale di Design Navale e Nautico può conseguire quelle competenze che legano il prodotto all’immagine che trasmette, controllando il processo che rende le imbarcazioni italiane non solo funzionali, ma anche oltremodo belle; in grado di incantare i potenziali acquirenti di tutti i mercati del mondo. Un’imbarcazione da diporto si acquista soprattutto per soddisfare un impulso emotivo: che la barca sia solida, sicura e che tenga bene il mare è un fatto ritenuto ineludibile, addirittura banale… Uno yacht si sceglie e si possiede soprattutto perché piace. Persino il comfort di bordo, che è un aspetto molto presente nella formazione del designer, è un aspetto ormai scontato e irrinunciabile; la chiave del successo di uno yacht è soprattutto da ascrivere alla bellezza dell’insieme, ottenuta dall’armonia di forme e proporzioni, di colori e materiali, in un equilibrio generale dove la cultura italiana è sicuramente quella che vanta la tradizione più consolidata.
Sono tutti aspetti disciplinari difficilmente inquadrabili in un razionale approccio a matrice: in realtà tale armonia si ottiene solo dalla sottile consapevolezza inter-disciplinare che lega l’arte (italiana) della tradizione artigianale all’innovazione industriale. Quel saper fare nostrano, in bottega come in laboratorio, che permette agli insegnanti di trasmettere le loro conoscenze in aula come in cantiere, e permette agli studenti di mettere a sistema queste esperienze in una gestione che contrappone e coniuga allo stesso tempo fantasia e scienza.
Da questa laurea magistrale, in dieci anni di attività sono nati molti professionisti che operano in tutto il mondo con grande successo, nelle aziende come negli studi di progettazione.
In dieci anni, per ben tre edizioni, diversi laureati della magistrale in Design Navale e Nautico sono stati premiati al Quirinale dalla persona del Presidente Napolitano per l’innovazione delle loro Tesi di Laurea, riconosciute nell’ambito del Premio Leonardo, da una giuria patrocinata dal Ministero dello Sviluppo Economico. Altri laureati sono stati premiati in diversi concorsi di Design di livello nazionale, come nell’ambito di questa stessa pubblicazione il lettore avrà modo di apprezzare.
Con questo programma d’insegnamento si guarda oltre ai normali percorsi professionalizzanti puntando anche sulla Ricerca Universitaria e -di conseguenza- ai corsi di Dottorato.
Diversi sono i filoni di progetto di ricerca che riguardano la nautica, ma tre sono gli ambiti di fondamentale importanza in quest’ultimo periodo: l’eco-sostenibilità, il design per un’utenza debole e il restauro e ristrutturazione per la nautica.
Innovazione, sviluppo, ricerca e formazione: sono queste le principali parole chiave verso cui guardare per essere sempre al passo della storia e dei mercati.
Gli spiragli di ripresa cantieristica che finalmente si presentano sul mercato, sono i preziosi riferimenti ai quali le nuove generazioni di studenti e progettisti si rivolgono per mantenere e valorizzare l’italianità del Design Navale e Nautico, certamente uno dei settori di eccellenza del nostro saper fare.
MBS
Design Navale & Nautico, a master’s decade
Maria Benedetta Spadolini
Associate professor of Industrial Design
Dipartimento di Scienze per l’Architettura
Scuola Politecnica – Università degli Studi di Genova
The second-level university course dedicated to the Cruise,Vessels and Yachts Design is born in 2005.
This moment marked the maturity of the discipline of the Yacht Design and has brought new energy and new spirit to the already thriving university center of La Spezia.
The course was born with a double paternity: Politecnico di Milano and the Università di Genova that have combined the best of their skills in a master program. This program finishes professionally the basic training of the first level already present in Genoa with a curriculum dedicated to cruise, vessels and yacht Design offered as part of the degree course of Industrial Design (of three years).
As for the Nautical Engineering (present with a bachelor’s and a master’s), also the design of spaces of the interior and the exterior of the craft is taught with a full university course which, according to the latest regulations, is framed as an inter-university Master’s Degree in Design Navale e Nautico. This master’s consists in a program created to train future professionals of the Italian design, thereby reinforcing an area already known and appreciated in the world.
Throughout Italy, I would say (without fear of being proved wrong) in the Mediterranean, if not the world; there is no other masterful training with similar characteristics, either in terms of content or programs.
The quality of education provided by this degree is confirmed by a feedback, in terms of employment alumni, close to 90%. The success of the results is given by the specific preparation obtained from these figures: in addition to the (discounted) ability to handle the most modern computational tools and computer modeling, these professionals have well understood and metabolized the cornerstones of the elements of the boats and their spaces, in terms of design of the interior as well as the exterior, in terms of ergonomics as the relationship with the surrounding environment, in terms of manufacturing processes as technologies and materials.
After three years of the first degree, each student who aims to become trained in project management and construction processes can achieve through the master’s in Design Navale e Nautico those skills that link the product to the image conveyed. In this way the students are able to use the checking process that makes the Italian boats not only functional, but also extremely beautiful and able to enchant potential buyers of all markets in the world. You buy a pleasure boat, mainly, to satisfy an emotional impulse: the boat has to be solid, safe and seaworthy (a fact considered unavoidable, even banal...). You choose and own a yacht mainly because you like it. Even the comfort on board, which is very present in the formation of the designer, is something taken for granted and indispensable. The key to a yacht’s success is mainly due to the beauty of the whole, obtained by the harmony of shapes and proportions, colors and materials, in a general equilibrium where the Italian culture is definitely the one that boasts the most established tradition.
These aspects are difficult to place in a rational matrix approach. Actually, this harmony is achieved only by the subtle inter-disciplinary awareness that links the Italian art of traditional craftsmanship to industrial innovation. Our know-how,
in the workshop as in the laboratory, allows teachers to pass on their knowledge in the classroom as in the shipyard, letting students to make these experiences in a management system that contrasts and combines both fantasy and science.
Many professionals were born from this degree in the past ten years of operation, which are working around the world with great success, in companies as well as in design studios.
In ten years, for three editions, several graduates of Design Navale e Nautico were honored at the Quirinale by the President Napolitano. Their innovative theses were recognized as part of the Leonardo Award by a panel sponsored by the Ministry of Economic Development. Other graduates have been awarded in several design competitions at a national level, as the reader will appreciate in the same publication.
This Teaching program does not only look over the normal professionalizing paths but it also focuses university research and, as a result, on PhD courses. .
There are several strands of research projects involving boating, but three areas are of fundamental importance in this period: the eco-sustainability, the design for users with disabilities, the restoration and the renovation. Innovation, development, research and training are the main keywords we must look at to keep the pace of the story and the markets.
The glimmers of recovery in shipbuilding that finally appear on the market, are valuable references to which the new generations of students and designers are turning to maintain and enhance the Italian spirit of the cruise, vessels and yacht design, certainly one of the areas of excellence of our know-how.
MBS
Introduzione alla pubblicazione
Ammiraglio Dino Nascetti
Presidente della Fondazione Promostudi La Spezia
La celebrazione di un decennale è sempre un momento di grande importanza, ma in questo caso non rende del tutto giustizia al Corso di Laurea Magistrale in Design Navale e Nautico che, è vero, è formalmente iniziato nel 2005, ma che a La Spezia è nato sulle radici del corso di Progettazione per la Nautica da Diporto iniziato nel 1990 presso la sede dell’Istituto Tecnico Nautico N. Sauro, e proseguito poi nella sede di Via Ugo Botti, diretto dal Prof. Vittorio Garroni Carbonara.
Del corpo docente originario continuano ancora oggi la loro opera i Professori Dario Boote, Marco Ferrando e Massimo Musio-Sale, attuale coordinatore del corso di laurea.
Da questa Scuola Diretta a Fini Speciali, che riconosceva un Diploma Universitario, sono nati fior di tecnici, che hanno fatto della nautica italiana la punta di lancia di un sistema industriale che ha basato i suoi indiscutibili successi commerciali in un design unico e nell’eccellenza qualitativa dei prodotti. Un made in Italy
che prima della crisi del settore nautico, seguita alla crisi generale del sistema economico internazionale, aveva fatto dell’Italia il maggior produttore internazionale nel settore.
Ha sempre suscitato la mia simpatia questo gruppo di docenti che fin dagli albori riusciva a trascinare gli studenti con entusiasmo, stimolandone la fantasia, il senso critico e la capacità di misurarsi al di fuori degli schemi.
Di questo entusiasmo fui io stesso partecipe nel 1998, nel mio ruolo di Direttore dell’Arsenale Militare Marittimo della Spezia, quando il Prof. Garroni Carbonara ed il Prof. Musio-Sale mi convinsero a tentare l’impresa di riportare in Italia un leudo rivano (il Felice Manin) che giaceva in abbandono su una banchina del porto di Chicago (Michigan - USA). Privi di risorse economiche, ma con l’aiuto di tanti amici, riuscimmo nell’impresa ed ora il Felice Manin, assieme ad altre imbarcazioni tradizionali, è in fase di restauro nel laboratorio del Polo Universitario della Spezia, pronto a diventare testimonianza della marineria d’epoca e di una capacità tecnica basata su un mix di tradizione, scienza, arte e tecnica che costituiscono il cuore di un sistema formativo unico in Europa.
Mi è onestamente difficile, se non impossibile, separare la storia del corso di Design Navale Nautico dagli altri corsi tenuti presso il Polo Universitario spezzino. Quanti studi, ricerche e progetti sono portati avanti da gruppi misti di ragazze e ragazzi che apportano il loro contributo allo sviluppo di prodotti belli e complessi. La fantasia e la capacità creativa degli architetti, accoppiata all’approccio razionale e scientifico degli ingegneri (che operano in un ambiente in cui un solo peccato è considerato grave: non avere il coraggio di proporre e sostenere le proprie idee), formano un cocktail potente per l’innovazione, che consente di affrontare progetti e realizzazioni di imbarcazioni di tutti i tipi, dai racer a vela, agli yacht di lusso, alle imbarcazioni da lavoro, ai trasporti passeggeri, alla trasformazione di navi militari e, ultimo ma certamente non in termini di importanza, di coltivare la storia, il sapere e le tradizioni costruttive che formano le basi della vera conoscenza. Abbiamo ancora un percorso lungo da fare per raggiungere i traguardi che ci siamo prefissi (ai quali ne seguiranno sicuramente altri ancora più ambiziosi), ma sono sicuro che i successi del corso in Design Navale e Nautico non potranno che consolidarsi.
Il prossimo trasferimento del Polo Universitario della Spezia nella nuova sede nell’ex Ospedale Militare Marittimo Bruno Falcomatà metterà a disposizione di studenti e docenti aule e laboratori nei quali la didattica e la ricerca troveranno ampio spazio in un contesto sempre più internazionale. Alloggi per studenti e professori in visita ed il diretto collegamento con le strutture sportive daranno vita ad un campus universitario di livello europeo che, anche grazie alla rete di collegamento con gli Istituti di Ricerca, le aziende operanti nella Provincia e la Marina Militare Italiana, mira a diventare un centro di eccellenza per