Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Dei vizi e delle virtù
Dei vizi e delle virtù
Dei vizi e delle virtù
Ebook39 pages21 minutes

Dei vizi e delle virtù

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Il racconto, suddiviso nella scansione di brevi brani, raccoglie narrazioni sui vizi capitali antichi e nuovi e sulle antiche e nuove virtù cardinali. Una scrittura di notevole eleganza stilistica, immaginifica e lussureggiante, impreziosita dal dono d’una intensa musicalità. Luoghi del nostro mondo e luoghi della psiche sono riuniti in un impasto linguistico di inconsueta efficacia. (Subhaga Gaetano Failla)
LanguageItaliano
PublisherRenzo Cremona
Release dateOct 11, 2014
ISBN9788890826597
Dei vizi e delle virtù

Read more from Renzo Cremona

Related to Dei vizi e delle virtù

Related ebooks

Poetry For You

View More

Related articles

Related categories

Reviews for Dei vizi e delle virtù

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Dei vizi e delle virtù - Renzo Cremona

    VIRTÙ

    VIZI CAPITALI

    IL TEMPO ANTICO

    ira

    lo sentite, vero? sentite come scalpita impaziente battendo alla porta? si direbbe che ci sia un demonio, dall'altra parte, che abbiano aperto ogni tanica di benzina rimasta e ne sia stato rovesciato il contenuto, che si sia spanto e sia poi filtrato fino nelle commessure più interne dell'assito, fino a conturbare i reticoli dell'impalcato. c'è voluto un grande sforzo, certo, ho dovuto affilare armi e tendere trappole, scavare buche e coprirle di foglie, ma alla fine l'ho chiuso di là, nell'altra stanza. l'ho fatto pur sapendo bene che da allora avrei dovuto usare una mano in meno, camminare con una gamba sola, vedere a metà.

    ne conoscevano alla perfezione i tempi sconquassati due di loro: la mia voce e le mie ginocchia. sobbalzava l'una in un sussulto tellurico, quasi dovesse incendiarsi per un improvviso rigurgito di zolfi infernali; fremevano le altre, per indecifrata connessione con quella, e ribolliva l'acqua, bruciavano i paioli.

    lo chiusi di là, il senza nome, e da allora ne dovetti contare i passi: avanti e indietro, giorno e notte, pesanti come metallo, irrisolti e grevi come questa cicatrice che sanguina e reclama l'altra metà. a nulla sono serviti i tentativi di fare seccare gli umori sovrapponendo un lembo di pelle all'altro; il giorno continua a non rimarginarsi, e la temperatura non accenna a scendere.

    esce luce rossa dalla stanza, quasi purpurea, e le assi del pavimento tremano ancora al ricordo di quel giorno: si schiantarono d'un tratto le porte, e si spalancarono, taglienti come lame, i baratri.

    quel pomeriggio ci calpestammo fino a sera, le mani si aggrapparono fino ai margini, quasi a strappare capelli, mentre le esplosioni fumavano scardinanti e il mondo, attorno, si era fatto dello stesso ferro e di un fuoco non dissimile da quello affilato

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1