A come Ateotaku - Perché gli otaku dovrebbero essere atei e anticlericali
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Book preview
A come Ateotaku - Perché gli otaku dovrebbero essere atei e anticlericali - Francesco Avella
1851)
Dizionario
Gli atei potrebbero ignorare alcuni termini giapponesi, così come gli otaku potrebbero non conoscere la differenza tra un ateo e un agnostico, ad esempio.
Per ovviare al problema, ho pensato di inserire questo breve dizionario dei termini che incontrerete durante la lettura, in modo da facilitare la comprensione a tutti.
Agnostico - persona che sospende il giudizio
su Dio.
Siccome è impossibile dimostrare (come per altre credenze) sia l’esistenza che l’inesistenza di Dio, l’agnostico si limita a non prendere una decisione in merito.
Anime - così vengono chiamati i cartoni animati giapponesi, mentre i fumetti si chiamano manga (e quelli che disegnano i manga vengono chiamati mangaka).
Ateo - persona che non crede in Dio.
Ci sono vari tipi di atei, ad esempio quello definito forte
, cioè un ateo che nega a priori l’esistenza di Dio, ma c’è anche l’ateo pratico
, quello che vive come se Dio non ci fosse, pur non negando a priori la sua esistenza.
Cosplay - la pratica di indossare costumi che rappresentano un personaggio di un anime, un manga, un videogioco ecc.
Ecchi - anime in cui ci sono scene erotiche (ma non troppo spinte) e varie tematiche affini, come il fanservice.
Eroge - videogioco in cui ci sono scene sessuali e/o erotiche, spesso le protagoniste sono ragazze liceali.
Fanart - disegni, creati dai fan, in cui vengono ritratti i personaggi di anime e manga.
Fanservice - termine usato per identificare quelle scene che non servono ai fini della storia, ma che vengono inserite per divertire gli spettatori o rendere omaggio ad altre opere (mediante camei, citazioni ecc).
Molti fanservice sono di genere erotico-satirico, un esempio può essere quello che consiste nel ritrarre i seni rimbalzanti di un personaggio femminile mentre corre.
Hentai - anime in cui ci sono scene di sesso esplicito, in pratica è la versione animata dei film porno.
Light novel - un romanzo accompagnato da illustrazioni con caratteristiche affini a quelle dei manga.
Love hotel - alberghi che consentono di restare per qualche ora o per tutta la notte, spesso usati dalle coppie per avere rapporti sessuali.
Maho shojo - anime con protagoniste che usano la magia.
Nonteista - posizione religiosa (e non) caratterizzata per l’assenza del teismo o credenze relative a divinità personali.
OAV - termine che indica un anime pubblicato direttamente per l’home video, a differenza dell’anime classico che viene prima trasmesso in televisione o al cinema per poi essere trasportato in DVD.
Reverse harem - a differenza del classico harem in cui un ragazzo è circondato da ragazze, in questo anime i ruoli sono invertiti, ed è quindi la ragazza ad essere il centro dell’attenzione di tanti ragazzi.
Teodicea - branca della teologia che si occupa di studiare la presenza del male in relazione alla giustizia di Dio.
Tentacle rape - concetto erotico/pornografico.
In pratica, consiste in uno stupro tentacolare
, ai danni di giovani donne, da parte di mostri dotati di tentacoli.
Visual novel - genere videoludico, un’avventura interattiva basata sullo stile degli anime, considerabile come una sorta di romanzo grafico
.
Yaoi - anime incentrato su storie di ragazzi gay.
Yuri - anime incentrato su storie di ragazze lesbiche.
Ateotaku
«Sicuro di un perdono dall’alto - umano o divino che sia -
il cattolico, piuttosto che esimersi dal commettere i peccati cui ama di piú indulgere, preferisce autoproclamarsi peccatore
,
e ciò, a volte, persino con malcelato compiacimento.
Forse unico caso tra i fedeli delle varie confessioni religiose,
il cattolico è un peccatore con la coscienza tranquilla.»
(Giovanni Soriano, Malomondo, 2013)
Ateotaku
deriva dall’unione di ateo
e otaku
.
Questo termine, coniato dal sottoscritto, può essere usato appunto per identificare gli atei che sono anche otaku, ed è anche l’unione più coerente possibile.
Infatti, che vi piaccia oppure no, anime e manga sono opere colme di elementi in totale contrasto con i valori principali delle religioni abramitiche (ebraismo, cristianesimo, islam), per non parlare di quelli della Chiesa cattolica.
Il problema è che l’ipocrisia regna sovrana nella mente del credente medio, il quale tende a rispettare solo le regole religiose che gli piacciono, basti pensare a quanti cattolici si sforzino di non fare sesso prima del matrimonio.
Con questo libro, intendo porre all’attenzione degli otaku italiani proprio questo problema di incoerenza (e magari avvicinare anche qualche ateo all’animazione giapponese).
Nella stragrande maggioranza degli anime, c’è una vera e propria Trinità Blasfema
, composta da una sessualità spinta, una violenza estrema e un occultismo generale.
Se dipendesse dalla Chiesa, anime del genere yaoi, yuri ed ecchi (inutile citare gli hentai) non verrebbero nemmeno censurati, ma aboliti a prescindere.
Sapete benissimo che in molti anime c’è una sessualità molto spinta, così come ci sono personaggi che uccidono secondo il proprio senso di giustizia (pensate a Kenshiro che uccide centinaia di persone, dicendo anche frasi come «non meriti di vivere»).
E no, non potete cavarvela dicendo che si tratta di finzione, di storie inventate, perché i vostri sentimenti sono reali, vi immedesimate davvero nei personaggi, li appoggiate, li stimate e magari vorreste essere al loro