Educazione scientifica e curricolo verticale
Di Nino Martino
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Anteprima del libro
Educazione scientifica e curricolo verticale - Nino Martino
Nino Martino
Educazione scientifica e curricolo verticale
report, laboratorio, riflessioni da un corso di formazione e dal suo proseguimento e monitoraggio nelle classi
edizione a cura dell’associazione culturale La Natura delle Cose
http://www.lanaturadellecose.it
Questa ebook è distribuito sotto licenza Creative Commons: sei libero di modificare e ridistribuirlo a patto che venga attribuita la paternità al suo autore e del sito la natura delle cose, non venga usato per fini commerciali e venga distribuito con licenza identica o equivalente a questa.
dedica
questo libro è dedicato a tutti gli insegnanti che giorno per giorno, in tutti gli ordini, nel chiuso solitario della loro classe reggono le sorti, incredibilmente, del nostro futuro.
nota
Questo ebook comprende i report di un corso di formazione sulla costruzione di un curricolo verticale per quanto riguarda l’educazione scientifica tenutosi in un Istituto Comprensivo, in provincia di Cagliari. Il corso di formazione non si è concluso nei tre incontri ufficiali, ma è proseguito con la sperimentazione concreta nelle classi, con la presenza del docente formatore e con il proseguimento delle attività monitorate a distanza. In seguito il docente formatore è intervenuto direttamente nelle classi e ha lavorato con le insegnanti. Il libro
digitale è stato a suo tempo costruito progressivamente
. Mano a mano che il lavoro nel corso e poi nelle classi procedeva, venivano costruite versione successive. I materiali del corso erano inseriti lezione dopo lezione, lavoro in classe dopo lavoro in classe, in una piattaforma moodle, adattata dal prof. Roberto Puzzanghera. E il libro
era continuamente aggiornato e scaricabile liberamente da tutti.
I materiali originali su cui è basato questo ebook li trovate nella piattaforma moodle all'indirizzo:
http://moodle.lanaturadellecose.it
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Questo stesso ebook non è definitivo. Se verranno fatte altre esperienze, se verranno altri interventi degli stessi insegnanti si faranno versioni successive. E’ la potenza del digitale.
Dobbiamo però precisare che la piattaforma digitale, l’uso delle Nuove Tecnologie non è mai stato l’aspetto principale. Personalmente non crediamo che che le NT possano risolvere il problema didattico, qualunque esso sia. Le N.T. possono consentire un modo di lavorare nuovo, favoriscono il metodo che è stato usato proprio in questo lavoro (forse perché parte delle N.T, come moodle
, sono state costruite e programmate cooperativamente in rete, tipicamente con lavoro opensource, e sotto la spinta di una didattica fortemente cooperativa). Ma il problema didattico, se è stato risolto, è stato risolto con il lavoro concreto di insegnanti e bambini/studenti e con la metodologia applicata. Il laboratorio fatto nella classe concreta è stato sì filmato con cellulari e smartphone e poi riprodotto digitalmente e … piattaformato
, ma questo è tutto.
prefazione
Credo che in Italia ci sia un problema per quanto riguarda l’educazione scientifica. Ci sono molti altri problemi, lo so, ma questo,sottilmente e per vie trasversali, è più importante di quello che non sembri.
Spesso succede che qualcuno mi chieda:
che cosa fai?
insegno, sono un professore
ah, bene e che cosa insegni?
matematica e fisica
E di colpo tutto si gela.
ah, ecco
attimo di silenzio, poi sorrisino non ci ho mai capito niente, le robe scientifiche non fanno per me
Poi in genere si aggiungono varie cose, come per esempio l’interesse per la narrativa, o la tendenza artistica, o qualunque altra cosa purché abbastanza lontana dalla scienza, come scusante. Vedi, mi interesso di molte cose, ma le cose scientifiche sono altra cosa della mia vita. Le persone che dicono questo non sono persone ignoranti, possono essere considerate anche molto colte e raffinate. E, in parte, lo sono veramente.
Perché dico in parte
?
Perché è come se mancasse un pezzo, è come suonare il pianoforte con una mano sola, fino a un certo punto si può anche arrivare ma non si va più in la di cose abbastanza elementari. Con buona pace degli umanisti
non ci sono due culture (vecchia storia, questa), ma una sola cultura. L’arte, la letteratura, la musica, la scienza e così via, insieme formano la cultura.
Ma una persona colta, per dirsi veramente colta, deve dunque saper risolvere una equazione agli autovalori o spiegare la gravitazione in termini di relatività generale, o saper spiegare in termini di equazioni di Maxwell la propagazione delle onde elettromagnetiche dal proprio cellulare?
Evidentemente ciascun campo, per necessità di tempo, legata alla brevità della vita umana, si è storicamente specializzato, ha dei suoi specialisti e dei suoi teorici e critici. Infatti non è questo il problema.
Faccio un esempio per spiegare meglio il mio punto di vista:
In un prodotto messo in commercio ho avuto l’avventura di leggere una etichetta molto interessante. Riportando a spanne contiene ferro meteorico che ha proprietà completamente diverse dal ferro normalmente in commercio. Il ferro meteorico proviene dal cielo, è intriso di cielo, ha l’impronta del cielo, conserva quindi una tendenza a sollevarsi verso il cielo, verso l’alto, fornendo quindi benefici influssi positivi su tutta la persona
.
La persona che aveva comprato questo prodotto era assolutamente convinta della sua efficacia, l’etichetta le sembrava assolutamente convincente. Il ragionamento, per lei, non faceva una piega. Invano uno può tentare di spiegare che è sicuramente una truffa, se non altro perché il ferro meteorico non è poi così abbondante e la sua ricerca e commercializzazione sarebbe molto costosa. Si va per associazione libera e poi quando si critica è perché uno è ancorato dogmaticamente ai dogmi della scienza ufficiale. La scienza ufficiale spiega forse tutto? NO, e quindi esistono cose ancora inspiegabili per la scienza ufficiale come per esempio quello che era scritto sull’etichetta.
(è interessante l’utilizzo della affermazione la scienza ufficiale non spiega tutto
. L’affermazione è sicuramente vera ed è un forte antidoto contro il dogmatismo. Ma viene riportata per poter giustificare cose che invece servono a ingannare i creduloni. Esiste un famoso quadro di un pittore fiammingo: il credulone guarda a bocca aperta il mago
che fa i suoi trucchetti. E il compare
gli sta rubando in tasca. Vecchia storia anche questa, dunque.
Quello che manca è l’idea di che cosa sia veramente la scienza, l’atteggiamento scientifico, il metodo scientifico, la ricerca scientifica e queste cose sono messe sempre in contrapposizione con la vera umanità
, e considerate come aride, inutili se non dal punto di vista tecnologico. Croce, appunto, in Italia.
Quello che manca è una vera educazione scientifica nella scuola. E dico nella scuola perché è lì che si formano, o si dovrebbero formare, le persone. Ciascuno poi fa la sua strada c’è quello che farà l’economista, quello che farà il giornalista, quello che farò il disegnatore pubblicitario, ma è nella scuola che tutti dovrebbero avere una idea reale di che cosa sia la Fisica o il metodo scientifico, o di che cosa sia la scienza in genere. La formazione di una persona completa
dovrebbe avvenire nella scuola.
Invece la fisica è, a scuola, un insieme di formule ripetute stancamente alla lavagna, con al più qualche esperimentino dimostrativo. Formule fortunatamente dimenticate nel giro di poche mesi, e che non hanno suscitato l’interesse di nessuno. E poi si comprerà il ferro meteorico.
Malgrado le recenti indicazioni nazionali (scrivo nel 2013 - 2014) parlino di molte belle cose e di nuovo umanesimo
, dando delle prescrizioni molto interessanti, in un recente corso di formazione un collega, presentandomi, disse che mi sarei occupato dell’aspetto scientifico-tecnologico. Non c’è verso, Croce è sempre in agguato e colpisce inesorabile. In buona fede, peraltro, perché