Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Siete stati lì. Storie e vite finite sui giornali
Siete stati lì. Storie e vite finite sui giornali
Siete stati lì. Storie e vite finite sui giornali
Ebook81 pages40 minutes

Siete stati lì. Storie e vite finite sui giornali

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Due giornalisti che lavorano a “Repubblica” raccontano la fame che sbarca a Milano, vite di naufraghi, di calciatori senza memoria, di coccodrilli al “New York Times”, del pescatore di Hanoi che per mestiere raccoglie i corpi dei suicidi, di Denise seppellita come Pablo, dello scrittore Saramago che ha lasciato senza finale il suo ultimo personaggio.

Sono storie prese dalla realtà, ma raccontate come non potevano finire su un giornale: in forma di monologhi teatrali. Dagli esteri alla cronaca, dallo sport all’economia fino alle previsioni del tempo, per ogni monologo una vita. Trasfigurata dalla fantasia degli autori.

Questi testi sono stati interpretati dagli allievi del Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze) diretti da Stefano Massini.
LanguageItaliano
PublishergoWare
Release dateJun 17, 2015
ISBN9788867973729
Siete stati lì. Storie e vite finite sui giornali

Related to Siete stati lì. Storie e vite finite sui giornali

Titles in the series (15)

View More

Related ebooks

Performing Arts For You

View More

Related articles

Reviews for Siete stati lì. Storie e vite finite sui giornali

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Siete stati lì. Storie e vite finite sui giornali - Fabio Galati

    © goWare 2015, Firenze, prima edizione digitale

    ISBN 978-88-6797-372-9

    Copertina: Lorenzo Puliti

    Redazione: Monica Rocca

    Sviluppo ePub: Elisa Baglioni

    goWare è una startup fiorentina specializzata in digital publishing

    Fateci avere i vostri commenti a: info@goware-apps.it

    Blogger e giornalisti possono richiedere una copia saggio a Maria Ranieri: mariranieri@icloud.com

    L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non gli è stato possibile comunicare per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti dei brani riprodotti nel presente volume.

    Seguici su

    newsletter

    blog

    Presentazione

    Due giornalisti che lavorano a Repubblica raccontano la fame che sbarca a Milano, vite di naufraghi, di calciatori senza memoria, di coccodrilli al New York Times, del pescatore di Hanoi che per mestiere raccoglie i corpi dei suicidi, di Denise seppellita come Pablo, dello scrittore Saramago che ha lasciato senza finale il suo ultimo personaggio.

    Sono storie prese dalla realtà, ma raccontate come non potevano finire su un giornale: in forma di monologhi teatrali. Dagli esteri alla cronaca, dallo sport all’economia fino alle previsioni del tempo, per ogni monologo una vita. Trasfigurata dalla fantasia degli autori.

    Questi testi sono stati interpretati dagli allievi del Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze) diretti da Stefano Massini.

    * * *

    Fabio Galati e Laura Montanari, giornalisti, lavorano nella redazione fiorentina di Repubblica. Per il teatro hanno scritto Muro, insieme a Francesco Niccolini, ispirato alla vita di un paziente del manicomio di Volterra che incideva sulle pareti dell’ospedale i suoi pensieri. Hanno anche pubblicato per l’editore Lapis Il mio giornale. Manuale per giornalisti in erba (premio Andersen e Elsa Morante).

    Prefazione

    «Ho venduto al compro oro l’ultimo anello di mia madre e adesso chiedo scusa alle sue fotografie distese sul tavolo della cucina. Scarseggia l’olio è finito il pane. Cosa preparo a cena, poesie soffritte?».

    La fame sbarca a Milano e si vede, si tocca. C’è un solo posto dove questa e altre vite, di naufraghi, di calciatori senza memoria, di funamboli che sfidano le leggi di gravità, di coccodrilli, si potevano incontrare: è un posto chiamato giornale, dove non ci sono stanze a dividere i destini, ma pagine, fogli di carta.

    Due giornalisti che lavorano a "Repubblica", raccontano del pescatore di Hanoi che per mestiere raccoglie i corpi dei suicidi, del più grande maratoneta italiano cresciuto in una cava, di Denise seppellita come Pablo, di come lo scrittore Saramago possa aver lasciato senza finale il suo ultimo personaggio.

    Sono storie prese dalla realtà, ma scritte come non potevano finire su un giornale: trasfigurate e in forma di monologhi teatrali. Dagli esteri alla cronaca, dallo sport, all’economia fino alle previsioni del tempo, per ogni stazione una vita.

    Questi testi sono stati interpretati dagli allievi del Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze) diretti da Stefano Massini.

    Introduzione

    di Stefano Massini

    Si dicono molte scemenze, generalmente, sul rapporto fra teatro e cronaca. Sembra che fra i due si erga come una cortina, o un proverbiale muro, da cui deriverebbe la leggendaria epica dello scavalcamento. Ovvero, in altre parole, è un po’ come se la scena e la realtà potessero ignorarsi, e il loro incontro avesse sempre dell’eccezionale. Personalmente ritengo che siano collegati in modo imprescindibile, perfino vitale, tanto da essere inimmaginabile non dico un’indipendenza ma perfino il minimo scostamento.

    Esiste un’inevitabile, splendida e

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1