I Servizi Funerari
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I Servizi Funerari - Daniele Fogli
Titolo | I Servizi Funerari
Autore | Daniele Fogli
ISBN | 9788891152633
Prima edizione digitale: 2014
© Tutti i diritti riservati all’Autore
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DIRETTORE RESPONSABILE
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SEGRETARIA DI REDAZIONE
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Nessuna parte della rivista può essere in alcun modo riprodotta né replicata senza autorizzazione scritta dell’Editore.
Manoscritti, foto originali, anche se non pubblicati, non si restituiscono. I contributi editoriali, anche se non pubblicati, non si restituiscono.
Diffusione in 100 copie.
Chiuso in redazione il 25/06/2014.
INDICE
EDITORIALE
Ambiti territoriali ottimali cimiteriali
di Daniele Fogli (daniele.fogli@euroact.net)
RUBRICHE
Brevi dall’Italia e dall’estero
a cura di Elisa Meneghini
Quesiti e lettere
a cura di Daniele Fogli
Chiedilo a www.funerali.org
a cura di Carlo Ballotta
ATTUALITÀ
Lo sviluppo degli hospice e delle pratiche di accompagnamento alla morte
di Elena Messina
Carte dei servizi e indagini di customer satisfaction
di Carmelo Passalacqua
Gli adeguamenti di statuto sociale dopo la nuova Direttiva comunitaria sull’in house
di Roberto Calzoni
L’attività della EFFS
di Giovanni Primavesi
Difficoltà nei trasporti funebri internazionali
di Daniele Fogli
DOCUMENTAZIONE
Definizione dei requisiti dei cimiteri di cui all’art. 2, comma 2, lettera a) della L.R.4 marzo 2010 n. 18
D.G.R. Veneto 4 aprile 2014, n. 433
Primi indirizzi applicativi del regolamento regionale 8 agosto 2012, n. 7/R
D.G.R. Piemonte 13 gennaio 2014, n. 13-7014
Dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione dei de funti
L.R. Molise 12 novembre 2013, n.19
Attività di trasporto funebre, disgiunto dall’attività funebre – Un parere del Ministero dello Sviluppo Economico
Circolare SEFIT FederUtility n. 4005 del 18/02/2014
APPROFONDIMENTI
Cremazione di feti, prodotti abortivi o del concepimento: dove vanno le ceneri?
di Sereno Scolaro
Jus Nomini Sepulchri, un’ingiustizia tutta ... al maschile?
di Carlo Ballotta
RECENSIONI
Nero napoletano. Viaggio tra i misteri e le leggende di Napoli
di Andrea Poggiali
The Theology of Death
di Elisa Meneghini
Secondo alcuni commentatori il sistema cimiteriale italiano nell’ultimo mezzo secolo ha retto grazie a questo implicito patto tra amministrazione ed utenti: tu ti accontenti di servizi mediocri ed io mi impegno a non farti pagare nulla (come succedeva sino al 2000 per inumazione e cremazione) oppure a fissare una tariffa politica
.
Questo meccanismo non funziona più da poco più di una decina d’anni, cioè da quando i servizi cimiteriali sono divenuti ordinariamente a titolo oneroso, ma poi nell’ultimo triennio, con le politiche di spending review e con la grande crisi economica, il settore cimiteriale è entrato in una crisi sistemica e, onestamente, non sarà semplice uscirne se non vengono fatte scelte innovative.
È bene sottolineare come anche in Comuni di poche centinaia di abitanti il cimitero finisce con l’essere il luogo nel quale l’intera comunità si identifica e conserva monumenti della propria memoria condivisa.
È difficile sopprimere qualche cimitero, per razionalizzarne la numerosità in nome dell’efficienza, anche se tecnicamente è possibile, nel senso che vi è la previsione normativa di cosa fare in caso di soppressione di un cimitero (si veda il Capo XIX del regolamento statale di polizia mortuaria D.P.R. 285/1990), ma non so quanti realmente si siano cimentati con processi di razionalizzazione cimiteriale.
Personalmente l’ho fatto, circa 30 anni fa: era ancora il tempo dell’inumazione ed esumazione gratuita, della cremazione assente o quasi.
Sulla carta era tutto come da manuali economici: minori costi di gestione e minori investimenti per un sistema cimiteriale comunale in cui vi erano quasi quaranta cimiteri, con alcuni di essi microscopici, grandi cioè come una villetta con giardino; talvolta a uno o due chilometri l’uno dall’altro.
Niente da fare! Ogni piccola comunità voleva il suo cimitero funzionante ed era disposta (molto a parole) anche a pagare profumatamente questo servizio.
Le assemblee fatte con la popolazione interessata (allora si discuteva con la gente e non si calavano le scelte dall’alto) hanno prodotto conseguenze sul livello politico tali da far si che la scelta della soppressione di alcuni cimiteri era una strada impraticabile.
Non parlo qui degli effetti politici in termini di voti persi dai partiti che appoggiarono l’operazione di razionalizzazione e che alla prima elezione fecero retromarcia.
Da quella esperienza ho tratto la convinzione che per razionalizzare la spesa cimiteriale, l’unica strada percorribile sia:
– da un lato dare servizi di qualità, facendoli pagare il giusto, guadagnandoci (poco, o meglio il giusto) sopra;
– dall’altro che occorre individuare un livello di gestione sovracomunale, per efficientare il sistema: la soluzione è praticata in molti altri servizi, come acqua, gas, rifiuti, trasporti pubblici, ecc., ed è nota come identificazione di ambiti territoriali ottimali (ATO).
Probabilmente è l’unica risposta credibile, tra l’altro favorita dalla vigente legislazione di finanza locale, per dare una risposta seria ai problemi attuali.
Oggi abbiamo in Italia quasi 16.000 cimiteri, gestiti da circa 8.000 Comuni.
Quindi circa 8.000 diverse gestioni, con almeno il 90% dei casi in economia diretta, cioè con le regole dei bilanci, degli acquisti e delle assunzioni proprie dei Comuni.
Difficoltà ad assumere, farraginosità negli acquisti di beni e servizi, tempi biblici tra la decisione di costruire dei loculi e la loro disponibilità reale, semmai con in mezzo dei ricorsi alla magistratura per beghe di assegnazione di appalto (il secondo arrivato, ormai fa sempre ricorso...).
E pagando poco e male, si hanno pure servizi di bassa qualità. È indubitabile.
Occorre uscire da questo tunnel e la parola d’ordine è quella del superamento della gestione cimiteriale nel singolo Comune.
Cosicché anche per i servizi cimiteriali occorre procedere con un’azione di riordino, con il superamento delle micro gestioni municipali e puntare ad un’articolazione territoriale su dimensioni di scala idonee a coniugare efficienza con efficacia ed economicità.
L’obiettivo è passare dalle 8.000 gestioni cimiteriali attuali a 300 o al massimo 400 enti di gestione.
Facile dirlo, più difficile farlo. Tempi necessari, almeno dieci anni.
Ma occorre provarci.
Lutto nel mondo funerario italiano. È mancato Nino Leanza
È deceduto il 9 aprile 2014, dopo aver lottato per mesi contro un male incurabile, Nino Leanza, Presidente di Conference Service, noto soprattutto come l’organizzatore di Tanexpo, la Fiera italiana del settore funerario, ed editore di OltreMagazine.
Nino Leanza ha portato Tanexpo ai vertici mondiali delle Fiere di settore.
La esposizione del feretro per il saluto da parte delle persone che lo hanno conosciuto ed apprezzato si è tenuta negli uffici della società che dirigeva Leanza, a Bologna, dalle 10 alle 15 di venerdì 11 aprile 2014. I funerali si sono svolti dalle 15.30 nella chiesa di San Giovanni in Monte. L’occasione ha visto un susseguirsi di visite di impresari funebri, amici, produttori di beni e servizi del settore funerario italiano e non solo. L’occasione per rendere omaggio ad una persona che ha profondamente inciso nel settore funebre e cimiteriale italiano degli ultimi venticinque anni.
Alla famiglia di Nino Leanza e ai suoi collaboratori vanno le condoglianze più sentite anche della redazione di I Servizi Funerari
, di euroact.net e di funerali.org.
A Bolzano nuovo regolamento comunale in materia funeraria
Il Comune di Bolzano ha recentemente approvato l’aggiornamento del regolamento comunale per le attività funebri e cimiteriali, che è diventato esecutivo il 4 aprile scorso. L’adeguamento del ‘vecchio’ regolamento (approvato solo nel 2005) si è reso necessario a causa delle avvenute modifiche normative statali e, più recentemente, provinciali (L.P. 19/1/2012, n. 1 e D.P.G.P. 17/12/ 2012, n. 46)
La revisione del regolamento consente inoltre di recepire gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale n. 199/2012 del 17-20 luglio 2012 in materia di servizi pubblici locali.
L’aggiornamento del testo alla nuova disciplina statale e locale di settore è stata l’occasione per adeguare alcune previsioni dello stesso in riferimento alle procedure che consentirebbero un miglioramento del servizio all’utente da parte dell’Ufficio, sulla base dell’esperienza maturata negli ultimi anni.
Ulteriori modifiche si sono rese necessarie per il notevole incremento del ricorso alla cremazione e quindi alla necessità di rivedere la tipologia di sepolture richiamate dal regolamento per adeguarle a quelle previste dal recente piano regolatore cimiteriale, le durate massime delle concessioni cimiteriali, nonché chiarite talune procedure regolamentari sulla base dell’esperienza operativa.
Sotto il profilo urbanistico cimiteriale si è aggiornato il testo regolamentare facendo riferimento alle norme di edilizia cimiteriale approvate con la recente variante di Piano Regolatore Cimiteriale del 2012 (delibera consiliare n. 81 del 9 ottobre 2012).
A Chieti approvato progetto preliminare per project financing cimiteriale
Il Settore Lavori Pubblici del Comune di Chieti – ha dichiarato l’Assessore Colantonio – con apposita determina dirigenziale, ha approvato il progetto preliminare relativo al project financing denominato Realizzazione e gestione nuovo Cimitero in Chieti Scalo
in località Santa Filomena per un importo complessivo pari ad euro 21.338.463,52 aggiudicato all’ATI Socomer Grandi Lavori s.r.l. ed altri.
L’atto, formalizzato successivamente alla verifica e validazione, è il primo passo concreto verso la realizzazione di tale importante e necessaria opera che, a causa delle ben note resistenze di taluni, si protrae fin dal giugno 2011, quando l’Amministrazione approvò lo studio di fattibilità dell’intervento.
Un’opera fortemente voluta dall’Amministrazione del Sindaco Di Primio per risolvere l’annoso problema di capienza del Cimitero di Chieti Alta e fondamentale per una parte della città nella quale vive il 60% dell’intera popolazione teatina che potrà finalmente avere un luogo cimiteriale facilmente accessibile e raggiungibile per il culto dei propri defunti.
La realizzazione del nuovo cimitero sanerà le gravi carenze e necessità di reperimento loculi di cui ormai soffre il Cimitero di S. Anna, saturo sia per area ma soprattutto per orografia, date le forti pendenze del terreno su cui sorge. I successivi passi amministrativi ed esecutivi riguarderanno la formalizzazione della convenzione tra Amministrazione Comunale e l’ATI aggiudicataria e, quindi, con tempi contingentati successivi, verrà depositata la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera.
Rimini sfrutta le coperture del cimitero per risparmiare oltre 15.000 euro l’anno
La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per la realizzazione di un impianto fotovoltaico su parte della copertura del cimitero che, su proposta dell’Energy Manager del Comune di Rimini, dovrà essere realizzato da Anthea srl, in qualità di società in house a cui è affidata la gestione del patrimonio comunale.
Questo intervento di riqualificazione, che permetterà al cimitero monumentale di Rimini di ridurre la sua spesa energetica annua di 15.700 euro, potrà inoltre beneficiare di contributi da parte della Regione pari all’8% della spesa. Nel 2011, infatti, il Comune di Rimini e la Regione Emilia Romagna hanno stipulato una convenzione per l’attuazione del Piano denominato Rimini per Kyoto verso il 3×20
con la quale, a fronte della realizzazione di una serie di interventi di riqualificazione energetica che comportino un risparmio complessivo di 500 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) annui, la Regione riconosce al Comune dei contributi a fondo perduto.
Il Comune di Parma discute il bilancio di ADE spa
Il Consiglio comunale di Parma ha discusso e approvato il bilancio 2013 e il piano industriale 2014/2016 di Ade s.p.a., che gestisce i servizi cimiteriali e funebri.
Ade s.p.a. ha chiuso l’esercizio 2013 in attivo di 426 mila euro.