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Sulle ali della fantasia
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Sulle ali della fantasia
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Sulle ali della fantasia

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Un piccolo vampiro che vorrebbe essere un bambino come tutti gli altri e che detesta tutto ciò che piace ai suoi simili; due diavoletti curiosi che lasciano la loro città al centro della terra per andare a visitare la superficie terrestre; un leone ed una zebra della savana africana che diventano amici; un piccolo calciatore che nessuno considera ma che si rivela essere un bomber; un virus un po' sfortunato che vive in una scuola e non riesce a far venire il mal di gola ad un bambino; un orco dalla lunghissima barba gialla che ruba le cose preziose e riduce tutti in povertà. Tutto questo è "Sulle ali della fantasia", sei racconti avvincenti ed avventurosi ispirati da un bambino, pensati per i bambini.
LanguageItaliano
Release dateFeb 28, 2014
ISBN9788868858230
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    Sulle ali della fantasia - Stefania Lamponi

    Lorenzo

    Dedalo vampiro anomalo

    C’era una volta, tanto tempo fa, sulla cima di una collina, un castello dall’aria spettrale circondato da una fitta siepe di rose rosse. Le rose avevano decine di spine, grosse ed appuntite. Chiunque tentava di avvicinarsi al castello veniva punto dai micidiali aculei che, essendo magici, potevano muoversi ed attaccare i visitatori indesiderati.

    Nessuno era mai riuscito ad oltrepassare la siepe di rose e nessuno sapeva chi abitasse il castello. Le imposte delle finestre non venivano mai aperte, mai nessuno passeggiava nel giardino coperto da erbacce ed ortica.

    C’era chi diceva che il castello fosse abitato da una famiglia di orchi, chi da mostri, chi da draghi…..

    In realtà il castello era abitato da una famiglia di vampiri: babbo Canino, mamma Mordente, la figlia maggiore Sanguinella, il figlio maggiore Succhiello, il figlio minore….. Dedalo…. si, proprio così, Dedalo, un nome poco vampiresco di cui il piccolo si vergognava un po’.

    Dedalo aveva ben poco del vampiro e avrebbe tanto desiderato essere un bambino normale.

    Dedalo, a differenza di suo fratello e di sua sorella, odiava dormire nella bara perché era dura e fredda…. quanto avrebbe desiderato dormire in un bel letto morbido, avvolto da una caldissima coperta….

    A Dedalo non piaceva bere sangue…. la mattina, a colazione, era sempre una sofferenza doversi scolare quei bicchieroni di sangue fresco…. come avrebbe preferito una bella tazza di latte caldo….

    A Dedalo non piaceva dormire di giorno ed uscire di notte… quanto avrebbe voluto vedere le bellezze del mondo con la luce del sole….

    A Dedalo non piaceva mordere il collo, anzi gli faceva proprio impressione e spesso gli veniva da vomitare… quanto avrebbe voluto addentare una bella Sachertorte….

    A Dedalo non piaceva trasformarsi in pipistrello, odiava volare, soffriva di vertigini e per questo volava basso, quasi raso terra, senza mai librarsi in alto nel cielo… quanto avrebbe voluto prendere l’aereo…. Ma, soprattutto, a Dedalo non piaceva starsene da solo o in compagnia di suo fratello e sua sorella che lo prendevano sempre in giro dicendogli: Dedalo vampiro anomalo, Dedalo vampiro anomalo, Dedalo Vampiro anomalo….. fin quando la mamma non li sgridava e li metteva in punizione. Come avrebbe desiderato avere degli amici…. ma come amici bambini veri, non i soliti bambini-vampiri che non sapevano parlare d’altro che di aglio, di paletti di frassino, di giugulari ed affini!!!!

    Va beh, si sa, non sempre possiamo avere ciò che desideriamo e per questo Dedalo si era rassegnato alla sua vita solitaria.

    La tragedia peggiore per Dedalo era, però, l’arrivo al castello della nonna, nonna Dentona, che, non rassegnandosi ad avere un nipote così poco vampiresco, costringeva Dedalo a trasformarsi in pipistrello ed a lanciarsi per ore dalla torre del castello per esercitarsi a volare.

    Non appena calava la notte, la voce imponente di nonna Dentona tuonava per i

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