Runa Antilis: la base magica delle Ande

​Epilogo

Prefazione

La mia mente si trova connessa alla vostra.

Il mio spirito fluisce diventando uno con il vostro.

Il mio corpo è uno per l’armonia raggiunta in Dio-Padre.

Con Lui e per Lui. La mia vita per la vostra.

Chi ti ispira mi ispirerà. Chi ti ascolta mi ascolterà,

perché tu sei uno in me ed Io sono uno in te.

Il viaggio e il fato ci hanno fatto incontrare Luis Fernando Mostajo una mattina, tra le luminose altitudini delle Ande, nell'estate del 2012. Quella stessa notte aveva vissuto uno straordinario incontro con la sua guida venusina: Amani. E' nata allora un'allegra e spontanea amicizia attraverso la quale è risuonato il richiamo dell'antica Italia, cui queste pagine si rivolgono oggi.

Nato a Cochabamba nel 1964, architetto, vive e lavora a La Paz, Bolivia. Nella sua persona l'assoluta concretezza e normalità del vivere si fondono armoniosamente con l'amorevolezza dei gesti, la vastità dell'anima e la profondità della sua strabiliante esperienza vissuta. E tutto è contenuto nei confini scuri dei suoi occhi, dal fondo lontanissimo. In queste pagine ci sono gli anni di formazione di Luis Fernando Mostajo. Eppure non troviamo i racconti dei suoi studi, dei suoi dubbi, delle svolte incerte lungo la traiettoria della vita. Troviamo voci che sussurrano al suo cuore e mani che gentilmente lo invitano a seguirle. Troviamo storie di sogni e di luci nel cielo, di forme brillanti che solcano l'oscurità della notte, di comunicazioni telepatiche che oltrepassano le parole raggiungendo il cuore, di leggendari Ritiri custoditi sotto la superfice della Terra, di misteriosi strumenti dorati e antiche memorie. E troviamo gli Esseri del Cosmo e gli Anziani Maestri che, come amorevoli figure, gli compaiono davanti luminosi, gli tendono la mano e lo conducono tra le Stelle.

Accompagnato a conoscere la loro realtà e condotto a ricordare la sua stessa origine, riceve da loro condivisioni e insegnamenti preziosi, che fanno luce sulla nostra stessa condizione di creature umane. Su tutto, attraverso Fernando che diviene messaggero, rivolgono all'Uomo, come ad un fratello cosmico, l'invito ad oltrepasare la sofferenza umana, la miseria, la povertà, la guerra, la separazione, la fame ed il conflitto; a chiedersi quale sia la propria più profonda natura e a riscoprire la scintilla divina che giace nel suo atomo di luce. Tutto questo, ci dicono e ci mostrano, è possibile per noi oggi, come lo fu, molto prima, per loro.

L'invito, consegnato con una dolcezza disarmante, è quello di far fiorire, finalmente, la vera essenza dell'anima umana, nell'intimo del proprio cuore e poi nella vita comune tra le donne e gli uomini; emanandone l'intenso profumo di pace, realizzazione, comunione e amore: "bambini nel cuore e anziani nello spirito".

Ci dicono: "Avete i mezzi per essere grandi e infiniti, prendetevi quest’impegno e assumetevi la responsabilità di vita verso quest’Umanità; vedrete quanto, e quanti, sarete in grado di aiutare. Solo questo vi è richiesto e non c´è nulla che sia fuori dalla vostra portata e dal vostro personale beneficio. (…) anche se saranno necessari degli sforzi, ciascuno di voi riceverà in cambio illimitati doni spirituali; saranno così miracolosi che finirete con l’amare tutti e tutto" - è la voce diSoriam, Anziano Maestro, reggente del Ritiro Interno del Lago Titicaca.

E ciò che la mente umana rifiuta, condotta troppo lontana dalla sua terrena sicurezza, il cuore e l'anima accolgono di slancio: Si! Tutto questo è vero! E' scolpito in me fin dal primo giorno. L'ho sempre saputo e lo saprò per sempre! Siamo una stella tra le stelle, luce nella luce.

E un'emozione di gratitudine emerge nel centro del petto, profonda e silenziosa, rivolta al mistero della vita, alle immensità del cielo, al nutrimento di madre terra con le sue creature, alla meravigliosa manifestazione universale, agli abissi del cuore umano e alla profonda amicizia con gli Esseri del Cosmo e gli Anziani Maestri.E loro, come fratelli maggiori, cosmici progenitori, instancabili amici, ci sussurrano:

Finalmente a casa.

E il cuore sussulta piano e gli occhi si fanno umidi: "Grazie, è così, finalmente".

E su ogni cosa si adagia dolcissima l'unica fonte di tutte le cose: il Profondo Amore.

Dall'Italia,

Andrea Braga

Xenón un contatto, un ricordo

Era già sceso il tramonto e quella sfilata di colori nel cielo all’orizzonte sembrava annunciare l’incontro; l’intensità dorata del firmamento si coronava sempre più di stelle e, come preludio all’esperienza, mi ricordava che l’ora dell’incontro si avvicinava.

Quando, dove e in quale momento era iniziato tutto questo? Poco a poco pensieri e sentimenti cominciarono a mescolarsi dentro di me, oltre a quel desiderio intenso di voler essere sempre più me stesso. Mi ritornavano alla mente, una a una, le immagini della mia infanzia e della mia giovinezza, momenti in cui si erano radicati profondamente in me quei semi di luce che donano la conoscenza viva della verità, quei semi di speranza e di amore per tutto ciò che motivava tali sentimenti di cambiamento, un cambiamento capace di farci reincontrare con la nostra più intima realtà, soprattutto d’amore, in quanto semi d’irradiazione e di servizio.

In quel momento mi arrivavano sempre più ricordi e immagini che mi facevano rivivere, intensamente, i momenti in cui mi fu permesso condividere, dialogare e approfondire con Loro il corso del nostro destino; mi si erano avvicinati già da tanto tempo e da stelle molto lontane e avevano preparato il cammino per l’incontro tanto atteso con il fratello amauta, il fratello amato, l’Anziano Maestro.

Riaffiorava nuovamente in me quella speciale sensazione di pace che mi riservavano tali contatti, soprattutto all’evocare nella mia mente Xenón. Con serenità e pazienza aveva incoraggiato e continuato il processo di esperienza e contatto che avevo iniziato - preparando, nel passato, un futuro adesso presente - con dialoghi continui che, come pensieri appena affiorati alla coscienza, catturavano nuovamente tutta la mia attenzione.

Sì, sono Xenón, con amore e pace per voi. Provengo da Cerpicán, un mondo situato in quella che conoscete come la costellazione del Cane Maggiore II e dove la vita è retta e concepita grazie all'influsso amorevole dei soli Adara e Sirio.

Uno strano silenzio incominciò allora a regnare, una pausa che precedette il dialogo e mi permise di uscire dallo stupore dovuto al modo particolare in cui si era stabilita la conversazione.

Non vi allarmate, non vi è nulla di male in quel che succede; ora è possibile stabilire una comunicazione molto più diretta e continua con voi, affinché diventiate sempre più consapevoli della necessità di preparare un gran numero di persone a riscoprire la capacità di vivere in armonia e in pace con il proprio essere e con il mondo circostante. State vivendo un tempo critico e trascendentale nella storia della vostra umanità e, come conseguenza del processo evolutivo del vostro pianeta, è giunta l’ora in cui siate partecipi di un grande salto evolutivo: da una terza a una quarta dimensione di coscienza,in cui tutte le facoltà umane saranno risvegliate.

Attraverso questo nuovo contatto dovreste comprendere che l’esperienza di avvicinamento a voi non è una meta bensì un mezzo, un meccanismo che vi permette di accedere a nuove e più profonde verità, capaci di farvi vedere e sentire come sia possibile cambiare e avere un atteggiamento molto più positivo, superando gli errori passati e preservando i valori più elevati della vita, in obbedienza e amore allo stesso Dio Universale che tutti cercano con abnegazione nell'andirivieni della vita.

Vedo che sei ancora stupito. Al che dissi: Certamente, poiché non sapevo ancora che potevate stabilire una comunicazione con tale facilità e in qualsiasi momento.

Credete forse di non essere stati predisposti alla comunicazione? Non è forse vero che i vostri pensieri più e più volte hanno evocato la nostra presenza e l’esperienza che deriva dal contatto? Fratello – continuò – quando acquietate i vostri sensi e rilassate il vostro corpo, anche senza saperlo, vi predisponete a entrare in comunicazione profonda sia con il vostro Essere Interno sia tra noi; ciò avviene perché in questo stato la vostra capacità percettiva