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The Department - Il Dipartimento
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The Department - Il Dipartimento

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About this ebook

Megan, diciassette anni e una forte personalità. Troppo forte per piegarsi alle regole imposte dal Dipartimento che da cento anni, dopo la grande guerra del 2019, mantengono una pace forzata. Dieci Distaccamenti, ciascuno specializzato in un'attività, con un insieme di leggi che non lasciano spazio a scelte personali né tanto meno a sentimenti che possano minare questa finta serenità. Ma Megan non ci sta, lei vuole poter scegliere anche a costo del suo stesso futuro e prende la sua decisione. Amicizia, amore, tradimento e passione si intrecciano in questo romanzo sulla libertà e sulla faticosa lotta per riconquistarla. Perché avere una scelta, una vera scelta, rende tutti migliori. Sulla scia di best seller come “Divergent” e “The Hunger Games”, questo romanzo vi proietterà in un mondo dove niente è come sembra e dove il futuro dei protagonisti dipende solo da loro stessi.
LanguageItaliano
PublisherSara M.
Release dateJun 22, 2015
ISBN9786051763170
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    Book preview

    The Department - Il Dipartimento - Sara M.

    distruggere.

    Prologo

    1

    Eccomi qui, a una settimana dal compimento dei miei diciotto anni, a effettuare la Scelta più importante della mia vita, quella che determinerà il mio futuro nella Società.

    Sono in piedi davanti a tutti gli abitanti del mio Distaccamento, davanti a me le dieci urne che identificano ogni Distaccamento del Dipartimento, trasparenti, numerate da uno a dieci.

    All'interno dell'urna numero sette sono già presenti tre sfere con i nomi dei miei amici che hanno già effettuato la loro Scelta. Guardo Sara e lei ricambia il mio sguardo con un sorriso, velato di tristezza. Lei ha già scelto e ha scelto la famiglia e le nostre radici.

    Nella mia mano stringo la sfera con marcato il mio nome. E' poco più grande di una pallina da ping-pong, il freddo del metallo sembra insinuarsi fino ai miei nervi, provocandomi un brivido improvviso.

    Dieci urne, dieci vite... ma i miei occhi continuano a spostarsi dall'urna numero sette all'urna numero nove e di nuovo alle persone di fronte a me, Sara, Ian, mia madre, mio padre e mio fratello. Tutti aspettano la mia scelta, convinti che la mia sfera cadrà nell'urna numero sette, esattamente dove va la mia ragione... ma il mio cuore è altrove.

    Ragione e Sentimento

    2

    Sono le otto in punto e io e mio fratello usciamo di casa salutando mamma e papà che stanno sistemando la cucina dopo la colazione, in casa si sente ancora profumo di torta alla vaniglia che mia madre ha preparato per noi.

    Come noi anche gli altri ragazzi, ragazze, bambini e bambine in età scolastica stanno uscendo di casa per essere trasportati a scuola, come al solito Sara sta chiamando sua sorella Kris che ha quattro anni meno di noi ed è sempre in ritardo.

    Gli orari di qualsiasi nostra attività sono stabiliti dal Dipartimento e ogni ritardo viene registrato nel nostro file personale a cui solo i Funzionari del Dipartimento hanno accesso. Dopo cinque ritardi, si viene sospesi dalla scuola o dalle altre attività che ci è concesso fare e per i successivi tre giorni siamo obbligati a seguire delle lezioni extra che spiegano la storia del Dipartimento a ritroso da oggi fino alla grande guerra di cent'anni fa. Nel 2019 infatti una guerra di proporzioni mai viste distrusse quello che allora era il nostro pianeta, portando la Società a essere quella che noi oggi conosciamo.

    Una volta che siamo tutti sull'uscio di casa, oggi fortunatamente non ci sono ritardatari, quasi contemporaneamente un lampo attraversa la nostra via e un istante dopo siamo davanti all'entrata della scuola. Le lezioni iniziano alle otto e mezza, così abbiamo tempo per scambiare due parole mentre ci avviamo verso le nostre aule.

    Ognuno segue le lezioni in base al Distaccamento d'appartenenza, io oggi ho trasformazione dei prodotti, biotecnologia e scienze della terra.

    Ciao Kris è Sara che saluta sua sorella, mi volto e faccio un cenno della mano a mia volta. Kris è già arrivata alla sua aula.

    Io e Sara proseguiamo verso la nostra lezione di biotecnologia.

    Camminiamo e salutiamo gli amici che incontriamo, Sara mi distrae continuamente facendo battute sulla maggior parte delle persone che incontriamo, riconosceremmo benissimo da quale Distaccamento proviene ogni ragazzo o ragazza non solo per il colore della divisa che porta, ma tutto di ciascuna persona rispecchia la loro appartenenza ai vari Distaccamenti: dal trucco eccessivo delle ragazze del Distaccamento 5, al colore dei capelli di quelle del Distaccamento 8, all'atteggiamento di superiorità dei figli dei Funzionari del Distaccamento 9.

    Girando l'angolo che porta alla nostra aula, improvvisamente vado a sbattere contro qualcosa e i miei libri si ritrovano sparpagliati per terra.

    Mentre allungo la mano per afferrare l'ultimo libro rimasto sul pavimento, sfioro un'altra mano che è stata più veloce di me nel prenderlo.

    Mi rialzo e un ragazzo di fronte a me mi porge il libro

    Guarda dove vai la prossima volta ragazzina

    La mia bocca si apre per rispondere, ma le parole si spengono prima ancora di uscire e si trasformano in quello che sembra essere un sospiro.

    Seguo quel ragazzo con lo sguardo fino a quando sento la voce di Sara 

    Ragazzina... adesso vedi di muoverti o arriveremo tardi.

    A metà corridoio incontriamo Ian. E' molto più alto di me, nonostante abbiamo la stessa età, ha corti capelli biondi che porta sempre spettinati con un filo di gel, occhi azzurro ghiaccio; io invece ho lunghi capelli mori e occhi scuri, il suo esatto opposto, o come dice Sara, la sua parte complementare.

    Ciao ragazze, siete pronte ad affrontare un'interminabile lezione con il professor Nesh? Lo dice con tono canzonatorio, ma purtroppo sappiamo entrambe che non c'è poi molto da ridere; per quanto siamo consapevoli dell'importanza di queste materie nel nostro corso di studi, il professor Nesh non fa poi molto per farcele amare. Fortunatamente la mia insegnante personale è mia madre: lei ama tutto ciò che riguarda la terra, dai suoi frutti a tutto quello che si può ricavare da essi. Penso che sia proprio questa sua attitudine che le ha fatto apprezzare le qualità di mio padre, fornaio da generazioni, insieme hanno continuato l'attività di famiglia.

    La giornata prosegue e una volta terminate le lezioni ognuno di noi ha la possibilità di frequentare un corso extra in base alle proprie predisposizioni o ai propri interessi.

    Ma non questo pomeriggio. Siamo infatti stati convocati in palestra, dove ci aspetta il nostro capo area.

    Bene ragazzi, il Dipartimento ha deciso che dalla prossima settimana e per i prossimi due mesi frequenterete un corso obbligatorio. Per il vostro gruppo si tratta di un corso di lotta

    Finalmente, penso... finalmente un corso che adoro e che tra l'altro già frequento, ma questa volta ufficiale!

    Un pensiero mi passa per la testa: non sarà mica il professor Hunter il nostro istruttore? E' un uomo sulla cinquantina, di certo non più agile e rapido, se mai lo è stato, che si lascia sempre dietro un odore di alcool; la bottiglia deve ormai aver sostituito la moglie che non ha.

    Tengo gli occhi chiusi nella speranza di non trovarmelo davanti quando li riaprirò.

    Questi sono Scott e Zac

    Apro gli occhi rincuorata dal sentire questi due nuovi nomi e poi lo vedo.

    Alto, moro, muscoloso, carnagione ambrata. E' bello da mozzare il fiato, bello come l'avevo visto bello questa mattina.

    Porta una divisa blu, ciò significa che proviene dal Distaccamento 9, il Distaccamento dei Funzionari e delle loro famiglie.

    Sta guardando verso di noi, scruta uno a uno i miei compagni, probabilmente cercando di capire chi tra di noi può meglio riuscire nella lotta. Io di certo non spicco tra i miei compagni, sono minuta ma abbastanza muscolosa dopo anni passati ad aiutare mio papà al forno fin quando mio fratello non è diventato abbastanza grande da aiutarlo a sua volta e sobbarcarsi tutti i lavori più pesanti.

    I nostri occhi si incontrano per la seconda volta e il mio cuore inizia a battere ancora più forte.

    Sarebbe bello poter capire cosa sta pensando in questo momento mentre mi guarda, chissà se ricorda lo scontro di questa mattina, ma prima ancora che possa finire il pensiero, il suo sguardo è già passato oltre.

    C'è qualcuno tra di voi che ha già frequentato un corso di lotta? E' la voce di Scott che mi riporta alla realtà, come svegliata improvvisamente da un bel sogno.

    Avrei bisogno un volontario, continua lui. In quel momento Sara, in piedi di fianco a me, mi tira una gomitata e mi sussurra Fatti avanti, tu frequenti il corso e credo che lui già lo sappia e me ne rendo conto immediatamente anch'io, perché mentre rialzo lo sguardo verso Scott i suoi occhi sono puntati proprio su di me.

    Non posso fare altro che alzare la mano.

    Bene, abbiamo una volontaria, raggiungimi

    Guardo Sara e, dall'altra parte della sala, Ian, poi inizio ad avvicinarmi a Scott.

    Mettiti pure qui sul tappeto intanto che spiego un paio di cose ai tuoi compagni. Allora continua lui rivolto agli altri la prima regola fondamentale nella lotta è non abbassare mai la guardia e nello stesso istante in cui lo dice, con la coda dell'occhio lo vedo girare su se stesso e sferrarmi un calcio all'altezza dei reni.

    Per tutta risposta mi accovaccio e blocco la sua gamba con il mio braccio.

    Beh, complimenti, è esattamente il tipo di reazione che non mi sarei mai aspettato da un abitante del Distaccamento 7, men che meno femmina e nella sua voce leggo una nota di irritazione.

    D'accordo, procediamo. La seconda regola la capirete con la prossima dimostrazione poi si rivolge a me e con un tono di voce talmente basso che solo io, e forse Zac che è a pochi passi da noi, possiamo sentire mi dice: Vediamo se sei altrettanto pronta adesso

    Inizia la sua dimostrazione e io sono il suo sacco da boxe da prendere a pugni e calci, ma riesco abilmente a scansare ogni suo colpo, fino a quando un suo destro colpisce con violenza il mio zigomo sinistro. La mia vista si annebbia e un attimo dopo sono a terra, stordita dal colpo ricevuto.

    La seconda regola è quella di non abbassare mai la guardia sul volto. Bene per adesso abbiamo terminato, ci vediamo giovedì prossimo per la nostra prima vera lezione. Scott si allontana ed esce dalla palestra.

    Vedo la porta che si chiude dietro di lui e tento di alzarmi, ma mi gira la testa e resto seduta sul tappeto su cui Scott mi ha battuta.

    Non hai una bella cera ragazzina

    Mi volto e rivedo quegli occhi scuri, così profondi che non ricordo nemmeno più dove mi trovo.

    Aggrappati a me, andiamo in infermeria mi dice Zac.

    Faccio scivolare il mio braccio intorno al suo collo e mi alzo lentamente, mentre la sua mano sfiora il mio fianco e mi sostiene.

    3

    Ci vorrà qualche punto mi dice l'infermiera lo zigomo e il sopracciglio sono i punti che più degli altri sanguinano e la cicatrizzazione è più lenta

    Annuisco, guardandomi intorno, devo aver perso conoscenza perché non ricordo come io sia arrivata qui. Sono in uno stanzino più piccolo della mia camera da letto, in un angolo, seduto su una sedia vedo Zac. Allora non era un sogno, è successo davvero!

    L'infermiera esce dalla camera

    Sig. Smith, può restare un momento qui con la ragazza?

    Certo, aspetterò che lei ritorni

    Dicendo questo Zac si alza e viene verso di me.

    Va meglio ora?

    Sì, grazie rispondo timidamente grazie per avermi accompagnato qui, non eri tenuto a farlo

    Lo so, ma non mi piace come si è comportato Scott e volevo assicurami che tu stessi bene. Aspetterò che ritorni l'infermiera qui fuori. Abbi cura di te. A presto ragazzina.

    Si volta dandomi le spalle e si avvia verso l'uscita.

    Perché? le parole mi escono dalla bocca senza volerlo

    Lui si gira verso di me Perché cosa?

    Perché si è comportato così? Cos'è? Il vostro modo di sentirvi superiori?

    Ultimamente si diverte così, è diventato più cattivo, più ligio alle direttive del Dipartimento che impone un determinato comportamento verso chi sta sotto di noi! Ma non siamo tutti come lui

    Per fortuna... Pensi che lo rifarà quindi?

    Ho paura di si

    Con me intendo, che mi prenderà di nuovo ad esempio per umiliarmi e divertirsi, come dici tu

    Temo che non si fermerà, alla fine del corso è previsto un test finale che consiste in una lotta tra di voi in cui sono sicuro vorrà partecipare anche lui e potrà scegliersi un avversario

    E sceglierà me termino la sua frase. Lui annuisce Tu potresti batterlo, sai? Ho visto la tua prontezza di riflessi e il tuo modo di muoverti Mi ha vista? Mi ha osservata per tutto il tempo...

    Ti saluto

    Aspetta, io forse potrò riuscirci, ma non da sola... avrò bisogno di qualcuno che mi aiuti a migliorare la tecnica e mi insegni tutti i segreti della lotta. Avrò bisogno di te

    Lui esita un momento, mentre mi guarda negli occhi e io sento il cuore in gola; in questi attimi di silenzio, ho paura che possa addirittura sentire i battiti del mio cuore.

    Ci penserò ed esce dalla porta proprio mentre

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