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Scopri chi sei e cosa vuoi
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Ebook158 pages1 hour

Scopri chi sei e cosa vuoi

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About this ebook

Questo libro cerca di affrontare con semplicità i più importanti temi esistenziali comuni a tutte le persone e soprattutto cerca di chiarire il vero significato della vita.

Alla fine di ogni capitolo, sono sempre previste alcune domande che hanno la sola funzione di stimolare il lettore a riflettere a caldo sugli argomenti affrontati.

I capitoli sono molto diversi tra di loro, ma nonostante tutto, hanno una continuità logica.

La loro contenuta dimensione permette sempre al lettore di interrompere la lettura senza particolari problemi per poter ampliare lo spazio ed il tempo destinato alla riflessione.

LanguageItaliano
Release dateApr 25, 2015
ISBN9786050374759
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    Scopri chi sei e cosa vuoi - Mauro Da Mesola

    EPILOGO

    Cenni sull'autore

    Mauro è nato nel 1949 a Mesola (FE), Comune sul delta del fiume Po rinomato per la sua stupenda natura e dove gli Estensi (signori di Ferrara) hanno costruito un castello, come residenza di caccia. Infatti, tuttora il Gran Bosco della Mesola è un'oasi straordinaria per l'abbondanza di animali autoctoni (soprattutto cervi), ma anche migratori. Molto nota e visitata è anche la riserva di dune fossili, che ha un'estensione di 50 ettari.

    Mauro ha lavorato come medico veterinario a Milano, a Saronno e a Varese. Abita in un paese nell’hinterland di Milano. E’ sposato, ha due figli: uno è ingegnere, l’altro è laureato in giurisprudenza. Le sue passioni sono: la lettura, il golf, la vela, la canoa ed i motori.

    Questa è la sua prima pubblicazione.

    email: maurodamesola@gmail.com

    Castello estense di Mesola (Ferrara)

    Ringraziamenti e dedica

    RINGRAZIAMENTI: le immagini ed i disegni sono stati liberamente scaricati dal web, si ringraziano gli autori per la gentile concessione.

    Dedico questo libro alla mia adorabile moglie ed ai miei due stupendi figli.

    A) PREMESSA

    Questo piccolo libro cerca di stimolare il lettore a porsi delle domande, ritenute inutili ed una perdita di tempo dalla nostra società.

    Porsi domande e riflettere sulla propria vita è inevitabile prima o poi, ma per essere efficace deve avere dei punti di riferimento, altrimenti, resta un esercizio vano che può portare: a frustrazione, a depressione o al contrario ad esagerata esaltazione, comunque ad una visione distorta: di se stesso, degli altri e della realtà.

    Il lettore scuserà l'ovvietà delle cose trattate, che potranno essere approfondite leggendo le opere di moltissimi altri più autorevoli scrittori.

    Da parte mia, ho cercato di affrontare in modo sintetico e di mettere nel giusto rilievo alcune riflessioni che tutti conoscono, ma che spesso evitano o rinviano:

    - in gioventù, perché non si è in grado di elaborare pensieri esistenziali;

    - nell'adolescenza, perché ci travolgono: gli ideali, la voglia di cambiare tutto, spesso la solitudine, le ansie, i desideri, le inevitabili delusioni giovanili;

    - nell'età adulta, perché generalmente rimane poco tempo, oltre a quello dedicato: al lavoro, alla carriera, alla famiglia, al riposo, agli hobbies, ai divertimenti;

    - nella vecchiaia: qui finalmente potremmo avere molto tempo e l’esperienza della vita ci dovrebbe dare la possibilità di pensare e di approfondire, ma spesso si è tristi per le responsabilità ed il lavoro persi, ci si sente inutili e deboli e si ha paura di affrontare certi argomenti, che potrebbero mettere in discussione un'intera vita;

    - nella post vecchiaia: time out.

    Ovviamente, non ho la pretesa d’essere esaustivo; il mio intento è solo quello di dare ulteriori stimoli (anche attraverso alcune domande, che io per primo mi sono fatto) per andare ben oltre gli argomenti trattati.

    Come diceva giustamente un saggio: "… il cammino per la verità non lo può fare nessuno al posto tuo, al massimo ti potrà essere indicata la via, ma solo tu potrai e dovrai percorrerla …".

    Quindi, se vuoi meglio conoscere te stesso e la realtà prosegui pure nella lettura.

    Se invece:

    - pensi di sapere già tutto,

    oppure

    - cerchi solo conferme alle tue ideologie, che per loro natura trasformano l'uomo in un essere cieco, cinico e distaccato dalla realtà,

    non proseguire

    e passa ad altre pubblicazioni.

    B) EREDITA' E LASCITI

    Penso che l'eredità migliore consista nel lasciare il ricordo di una vita vissuta nel rispetto degli altri e delle regole, di tanto amore e tanta umanità, ma anche lasciando molti buoni ed utili consigli, che sappiano stimolare la curiosità e la capacità di discernere le cose essenziali ed i veri valori.

    Tutti noi siamo sempre sordi ai richiami ed agli insegnamenti, che ci hanno sempre dato: i saggi, i profeti e soprattutto i mistici nel senso che " non occorre fare molto per guadagnare la felicità; devi solo fermarti e guardare te stesso ed il creato", ovvero, la strada parte dall' auto osservazione e dalla consapevolezza. Non serve a nulla accumulare beni materiali (proprietà, denaro, oro, cibo, vestiti, cose, ed in un certo senso anche uomini e o donne) per:

    - goderne appieno (come fa l’edonista);

    - goderne in modo esclusivo (come fa l’egoista);

    - essere felice: quella che tu chiami felicità esiste solo per pochi minuti, ore, giorni, poi subentra sempre la noia;

    - sperare che ti diano fama e successo per il futuro (queste due non dipendono da te, ma dagli altri, per cui dovrai fare il burattino senza comunque avere la certezza che te le diano); ad ogni modo, prima o poi ti accorgerai che sono tutte stupidaggini;

    - avere la gratitudine dei tuoi eredi: non l'avrai mai, ti malediranno e litigheranno in continuazione tra di loro.

    Ricorda che i beni materiali, sono accumulati con grandi fatiche e con gran dispendio di tempo e di energia, ma di solito anche con: avidità, imbrogli, cattiverie, persino con ruberie ed ogni altro genere di misfatti. Ebbene questi beni, di cui ti senti tanto fiero di avere, finiscono sempre nelle mani: di consiglieri avidi e corrotti, di amanti, del fisco, di avvocati, di medici, di sfruttatori, di truffatori (che ti promettono di guarire o di ringiovanire), di ladri, di finti amici, di eredi (che a loro volta ricadono nelle mani degli stessi soggetti precedenti), con la conseguenza di dissolvere e sperperare tutti quei beni materiali, che così faticosamente hai guadagnato o rubato.

    Tutti sanno che i beni materiali non danno mai la felicità, ma tutti la cercano ugualmente solo con questi e attraverso questi, a prezzo di enormi: fatiche, sacrifici, cattiverie e dolori.

    Ci dicono e si dicono, che " anche se non otteniamo la felicità, tuttavia ci rendono la vita più comoda, gradevole e sopportabile".

    Sono fandonie e se n’accorgeranno troppo tardi.

    Per essere felici occorre ben altro, anzi molto meno, come ci dicono le sacre scritture: " accumulate beni trascendentali che ladri non possono rubare e che tignola e ruggine non possono corrodere", ma, per farlo, bisogna avere ben chiaro il senso della vita e soprattutto la nostra posizione nel creato.

    1) DOMANDE ESISTENZIALI

    Tutti conoscono il detto: " primum vivere deinde philosophari attribuito a Seneca e a Hobbes, ma poi reso più volgare nel: primum edere deinde philosophari" ovvero prima mangiare poi filosofare; è evidente che è difficile fare della filosofia a stomaco vuoto.

    Ma molti mi potrebbero anche dire: " la filosofia è una materia difficile utilizzata esclusivamente da certi studiosi..".

    Mi dispiace contraddirli.

    La filosofia , nel suo significato di amica della sapienza, è alla portata di tutte le persone, che hanno interesse e voglia di porsi domande sulla vita e sulla felicità.

    Tutti gli uomini sono dotati di un' intelligenza, che gli permette di porsi tali domande. Sono domande cui si é sempre cercato di dare risposte convincenti: chi con la ragione, chi con il cuore, chi con i sensi, chi con la religione, chi con la rivelazione, chi con un po' di tutte queste, ma le domande restano lì nel cuore e nella mente di tutti gli uomini, che non vogliono pensare solo alle quattro funzioni animali: mangiare, dormire, difendersi, accoppiarsi .

    Già, è inutile che cerchiamo di dare loro più valore di quello che hanno: mangiare, dormire, difendersi ed accoppiarsi sono le funzioni corporali e naturali, che sono presenti in tutti gli animali. Non bastano: la raffinatezza, il gusto, la tecnica, la scienza, la cultura ed elevarne la funzione. Puoi dormire tra lenzuola colorate di seta e su un materasso molto tecnologico, ma ti riposerai con la stessa soddisfazione di chi dorme saporitamente e profondamente su un letto di paglia o di foglie.

    Non puoi nemmeno abusare ed esagerare nell’uso di queste funzioni, perché inevitabilmente avresti dei problemi, pensiamo:

    - al mangiare: se mangi troppo stai male e poi ingrassi;

    - all’accoppiarsi: se esageri hai vari problemi, anche di salute;

    - al dormire: non puoi dormire come e quanto vuoi.

    La natura, ha stabilito che queste funzioni abbiano dei limiti, pena gli inevitabili problemi di salute fisica e mentale.

    Quindi, per chi esagera e va oltre, sono stabiliti vari gradini, che vanno come minimo dalla noia e come massimo alla malattia.

    Tutte queste funzioni animali hanno le seguenti caratteristiche comuni:

    - sono funzionali alla vita (e non al vizio);

    - sono funzionali alla sopravvivenza (e non all’abuso, non si deve vivere in funzione di loro);

    - offrono sempre soddisfazioni e gioie temporanee (anche se qualcuno erroneamente le confonde con la felicità o peggio con lo scopo della vita);

    - il loro eccesso dà sempre: noia, depressione ed altre più gravi malattie.

    I filosofi antichi già avevano affrontato questi temi ed avevano definito come edonismo la sola ricerca del piacere del corpo e della mente, che però riconoscevano fosse sempre di breve durata e di limitata soddisfazione.

    Quali sono le domande esistenziali?

    Io penso a queste:

    Che cosa sono io?

    Da dove provengo?

    Perché sono nato in questo corpo e non in un'altro?

    Che cos'é l'io?

    Esiste l'anima?

    Cos'é la vita?

    Perché vivo?

    A che cosa sono destinato?

    Perché soffro?

    Perché devo morire?

    Cosa c'é dopo la morte?

    Esiste Dio?

    Chi ha creato l'universo?

    Perché Dio non si manifesta?

    Che cos'é il bene?

    Che cos'é il male?

    Perché Dio permette il male nel mondo?

    Perché Dio non distrugge i malvagi ed il male?

    E molte altre ancora….

    Solo una persona dotata di intelligenza è in grado di farsi questo tipo di domande, non tanto per perdere tempo o per evitare le responsabilità della vita, ma per trovare delle risposte soddisfacenti e soprattutto la " consapevolezza".

    Non

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