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Italia e Migranti: bugie e verità
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Ebook95 pages2 hours

Italia e Migranti: bugie e verità

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Un analisi a tutto tondo del fenomeno delle migrazioni nel mediterraneo, contrapposto alla situazione economico-politica Italiana e alla necessaria decrescita a cui l'attuale crisi è propedeuticA.
Con interviste sull'argomento raccolte dall'autore a Erri De Luca, Stefano Rodotà, Alain Caillè, Padre Renato Kizito sesana, Lilian Thuram ecc ecc

Ci siamo accorti che migliaia di uomini attraversano il mare o che affogano nel tentativo di farlo.
Ci cominciamo a commuovere perché vediamo sui social immagini di bambini morti sulle spiagge del mediterraneo.
Una volta li chiamavamo barbari…
Poi li abbiamo chiamati “Marocchini” o “Terroni” ed erano contadini poveri del sud del nostro stesso paese , che si spostavano verso le città industriali del nord per sfuggire ad una miseria atavica, stratificata anche nella cultura popolare…

E adesso li chiamiamo Migranti, Profughi, Neri, Negri, Stranieri, extracomunitari…

Ma sono Uomini, donne e bambini, che fuggono da guerre e miseria e si affidano a gente senza scrupoli per arrivare alle nostre spiagge…

Eppure sono diversi da noi, per colore o religione, per lingua, cultura, educazione…
E non ci arrivano, spesso, alle nostre spiagge, nell’indifferenza generale, o con i clamori dei social network a far da tam tam alla notizia della loro morte, non tanto per vera pietà, quanto per alimentare differenze ideologiche o mettere in mostra una propria sensibilità, che assolve dall’aver postato la sera prima le foto della cena a bordo piscina…

Sono Scuri.
Sono Diversi, alieni, fanno paura.
Ma uguali a noi, per desideri, aspirazioni…
Anche questo fa paura.
“Vengono a rubarci il lavoro”.
“Danno a loro le case popolari e non agli Italiani”.

A volte queste affermazioni hanno un fondo di verità, spesso no.

Questo libretto è stato scritto per capire qualcosa su questo fenomeno ricorrente da millenni e che periodicamente si accentua o si annulla quasi totalmente, seguendo i flussi di benessere o di pace, perché gli esseri umani hanno questa voglia condivisa a prescindere delle proprie condizioni antropologiche: la mania di voler migliorare la propria vita e quella dei propri figli.

Questo libro l’ho cominciato a pensare nel 2013, da quel momento ogni articolo di politica e società, di costume e anche ogni intervista che facevo aveva come filo conduttore l’approfondimento delle tematiche geo-politiche e macro economiche che hanno spinto le popolazioni dell’africa e di parte dell’Asia a muoversi verso paesi più ricchi.
Quindi ho dovuto analizzare anche la nostra di società per capire chi guadagna cosa, chi perde e perché…
Poi ho cominciato anche a raccogliere i pareri dei vari personaggi con cui venivo in contatto, sui temi dell’esodo e del razzismo, ma non solo, tematiche politiche legate alla filosofia della decrescita e del convivialismo, forme moderne di una visione riformista e progressista delle cose del nostro tempo.

 
LanguageItaliano
Release dateSep 5, 2015
ISBN9786050413182
Italia e Migranti: bugie e verità

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    Italia e Migranti - Fabio Cappellini

    domani.

    L’Italia dei Migranti

    Ma cosa sta accadendo?

    Ci siamo accorti che migliaia di uomini attraversano il mare o che affogano nel tentativo di farlo.

    Ci cominciamo a commuovere perché vediamo sui social immagini di bambini morti sulle spiagge del mediterraneo.

    Ma i migranti da migliaia di anni attraversano le alpi o il mediterraneo per cercare quello che nella loro patria non hanno: sicurezza economica, certezza di incolumità fisica per se stessi e per la propria famiglia, migliori condizioni di vita, prospettive future più appetibili, libertà, ecc ecc…

    Una volta li chiamavamo barbari…

    Poi li abbiamo chiamati Marocchini o Terroni ed erano contadini poveri del sud del nostro stesso paese , che si spostavano verso le città industriali del nord per sfuggire ad una miseria atavica, stratificata anche nella cultura popolare…

    E adesso li chiamiamo Migranti, Profughi, Neri, Negri, Stranieri, extracomunitari…

    Ma sono Uomini, donne e bambini, che fuggono da guerre e miseria e si affidano a gente senza scrupoli per arrivare alle nostre spiagge…

    Eppure sono diversi da noi, per colore o religione, per lingua, cultura, educazione…

    E non ci arrivano, spesso, alle nostre spiagge, nell’indifferenza generale, o con i clamori dei social network a far da tam tam alla notizia della loro morte, non tanto per vera pietà, quanto per alimentare differenze ideologiche o mettere in mostra una propria sensibilità, che assolve dall’aver postato la sera prima le foto della cena a bordo piscina…

    Sono Scuri.

    Sono Diversi, alieni, fanno paura.

    Ma uguali a noi, per desideri, aspirazioni…

    Anche questo fa paura.

    Vengono a rubarci il lavoro.

    Danno a loro le case popolari e non agli Italiani.

    A volte queste affermazioni hanno un fondo di verità, spesso no.

    Questo libretto è stato scritto per capire qualcosa su questo fenomeno ricorrente da millenni e che periodicamente si accentua o si annulla quasi totalmente, seguendo i flussi di benessere o di pace, perché gli esseri umani hanno questa voglia condivisa a prescindere delle proprie condizioni antropologiche: la mania di voler migliorare la propria vita e quella dei propri figli.

    Questo libro l’ho cominciato a pensare nel 2013, da quel momento ogni articolo di politica e società, di costume e anche ogni intervista che facevo aveva come filo conduttore l’approfondimento delle tematiche geo-politiche e macro economiche che hanno spinto le popolazioni dell’africa e di parte dell’Asia a muoversi verso paesi più ricchi.

    Quindi ho dovuto analizzare anche la nostra di società per capire chi guadagna cosa, chi perde e perché…

    Poi ho cominciato anche a raccogliere i pareri dei vari personaggi con cui venivo in contatto, sui temi dell’esodo e del razzismo, ma non solo, tematiche politiche legate alla filosofia della decrescita e del convivialismo, forme moderne di una visione riformista e progressista delle cose del nostro tempo.

    Insomma, i migranti.

    Ma perché queste persone migrano ?

    E perché arrivano qui in Italia e non vogliono restarci?

    Oppure: perché vogliono restare proprio qui?

    Il fatto è che i nostri politici che sembrano tra i più fieri sostenitori dell’accoglienza, non sempre sono buoni, nessuno è puro qui da noi, nessuno è perfettamente santo o innocente…

    Spesso tra chi è contrario all’arrivo dei migranti c’è gente che solleva problemi veri, reali, ma il tabù sulla purezza del migrante sembra stupidamente indiscutibile a sinistra… e con questo si evita di affrontare le sacrosante richieste di sicurezza e di chiarezza che arrivano dal popolo, un popolo normalmente accogliente, e che oggi è diffidente e chiuso nei confronti di chiunque sia fuori dall’orbita più stretta della propria famiglia…

    Leggere questo libro non risolverà certo i vostri dubbi, al contrario, ve ne creerà di nuovi.

    Ed è quello che mi sono proposto scrivendolo: fare in modo che i dubbi sostituiscano le certezze, qundo si parla di popolazioni che soffrono, le certezze di noi occidentali, sono sempre molto pericolose..

    Triclini e lavoro.

    Oggi se qualcuno ti offre un posto da cameriere da 6 giorni su 7 per un totale di 8 ore a serata dalle 18 alle 2 del mattino, con il compenso netto di 850 euro al mese netto in busta, è un benemerito della società o un bieco sfruttatore?

    Il mondo non è più lo stesso. I prezzi della mano d’opera sono calati.

    Principalmente perchè la richiesta di posti di lavoro è sempre molta e i posti  disponibili sono in diminuzione ogni giorno che passa…

    Poi ci sono i nuovi arrivi… gente che lavorava tutto il giorno e non riusciva a sfamarsi … ha rischiato la vita nel mediterraneo per migliorare la propria prospettiva futura e quella dei propri figli e familiari.

    E con 850 euro al mese la migliora moltissimo…

    Colpa quindi di questa gente che non vuole più vivere nella miseria?

    O colpa di chi, sbandierando il proprio schieramento politico come il più etico, fa semplicemente l’interesse dell’aristocrazia economico politica di questo paese?

    Io credo che chi si lamenta di un offerta di lavoro del genere non si rende conto di quanto i tempi

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