Fregature e “peripezie” di viaggi per il Mondo
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Attraverso racconti, frutto di esperienze dirette - con tono leggero, a volte ironico - l'autore desidera condividere la propria conoscenza legata al viaggio e dare un piccolo contributo ai lettori, in modo tale che questi si trovino preparati ad affrontare le più comuni fregature che l'Uomo, da sempre, tenta di rifilare ai suoi simili, affinché al ritorno da un viaggio, ci si ritrovi più aperti mentalmente, culturalmente arricchiti, con la mente piena di immagini, profumi, odori e sapori nuovi, che resteranno impressi nei ricordi per sempre.
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Book preview
Fregature e “peripezie” di viaggi per il Mondo - Michael F. Forni
Dott. J.P. Ragnier con Michael F.Forni
Fregature e peripezie
di viaggi per il Mondo
Questa edizione è stata curata in collaborazione con Michael F. Forni
(lo trovate su Twitter - e sui Social Networks - come @michaelforni).
Non posso dimenticarmi di ringraziare le tante persone, incontrate in tutti i miei viaggi, che mi hanno raccontato le loro avventure, alcune delle quali ho qui riportato il più fedelmente possibile.
Se mai questo mio libro avrà - incredibilmente - un qualche successo, parte del merito sarà di certo anche ... delle loro belle storie di vita.
Una menzione particolare va a Pasquale, Petra, Guido, Lucia ed Angelo, esperti viaggiatori e fonte di alcuni degli aneddoti più emblematici qui riportati nonchè a Noemi e Vincenzo, gli autori della copertina.
A RudyBandiera va il sincero ringraziamento mio e di Michael per l'ironia e le riflessioni inserite nella prefazione.
Buon viaggio!
J. P. Ragnier
jpragnier@gmail.com
Dedicato a mia figlia Emma, 5 anni, con l'augurio che … lo legga il prima possibile!
Ogni riferimento a luoghi, avvenimenti o persone non è per nulla casuale e nessun animale è stato maltrattato durante la realizzazione di questo libro.
UUID: 500547a2-d1b7-11e5-8653-0f7870795abd
Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write (http://write.streetlib.com)
un prodotto di Simplicissimus Book Farm
Indice
Fregature e peripezie
di viaggi per il Mondo
Prefazione
Premessa
Taxi
Alloggi
Cambio valuta
Cibo e ristoranti
Auto
Moto
Barca
Aereo
Autobus e treni
Multe e balzelli
Reperti archeologici
Borseggiatori
Prostituzione
Stupefacenti
Caramelle e drinks dagli sconosciuti
Trekking
Furto informatico
In conclusione...
Fregature e peripezie
di viaggi per il Mondo
Curiosità e consigli pratici per diventare viaggiatori accorti evitando raggiri e spiacevoli inconvenienti
Può darsi che qualcuno lo chiami rubare
ma io lo chiamo vivere grazie al proprio ingegno
. (Andrew Matthews)
Il mondo è pieno di persone che hanno fatto di questa affermazione il proprio credo, scegliendo di vivere di espedienti.
Lo scopo di questo mio scritto è solo quello di mettere in guardia il viaggiatore, specie se alle prime armi.
Questo manuale infatti non vuole essere la solita guida per turisti
, né un freddo elenco di dati, indirizzi o istruzioni; si tratta invece di una raccolta di consigli utili - che ne fanno un vero e proprio prontuario sintetico per il viaggiatore accorto.
Attraverso racconti, frutto di esperienze dirette - con tono leggero, a volte ironico - l'autore desidera condividere la propria conoscenza legata al viaggio e dare un piccolo contributo ai lettori, in modo tale che questi si trovino preparati ad affrontare le più comuni fregature che l'uomo, da sempre, tenta di rifilare ai suoi simili, affinché al ritorno da un viaggio, ci si ritrovi più aperti mentalmente, culturalmente arricchiti e con la mente piena di immagini, profumi, odori e sapori nuovi, che resteranno impressi nei ricordi per sempre.
L'autore, J. P. Ragnier a New Dehli
Prefazione
di Rudy Bandiera
Viaggiare. Nulla nel mondo, nella storia e nella vita delle persone è più affascinante, intrigante, bello, stimolante.
Viaggiare. Nulla nel mondo, nella storia e nella vita delle persone è più stancante, irritante, devastante, destabilizzante.
Viaggiare: nulla è più controverso.
Fino a qualche anno fa il viaggio degli altri
- non il vostro, quello degli altri - veniva percepito come una tragedia, una sciagura, qualcosa contro cui lottare e difendersi, contro il quale battersi con forza.
Si, perché il viaggio degli altri
voleva dire... diapositive per voi!
Se vostro cugino andava in Birmania, state certi che voi avreste visto per ore ed ore paesaggi birmani nella penombra del suo salotto.
Il vostro tempo diventava il suo tempo, il suo viaggio diventava il vostro viaggio, ma senza la parte più importante ovvero la parte esperienziale.
Come dire, voi vi sciroppavate le diapositive, che non era esattamente gustarvele.
Poi per fortuna le cose sono cambiate, le diapo sono diventate foto, che invece di scorrere sul muro giallastro del salotto del cugino, passavano sullo schermo al plasma di 42 pollici: si vedevano di certo molto meglio, scorrevano più in fretta e all'occorrenza spaccare un televisore dalla rabbia sarebbe stato più semplice che abbattere un muro. Infine, le cose sono cambiate di nuovo, per diventare quello che sono oggi: le diapo sono state sostituite da file che stanno sul Cloud, su Facebook.
Tuo cugino ti fa sapere che è stato in Birmania: ti dà il link delle foto e tu, finalmente, puoi decidere cosa, come, con chi e in che tempi guardarle.
Ah che bello il futuro!
Ma di questi viaggi degli altri
cosa rimane? Nulla, se non il sapore acre di una esperienza che NON abbiamo vissuto e dalla quale non abbiamo potuto trarre nulla, se non esserci sciroppati di nuovo le ennesime diapositive
.
Ecco dove viene il bello di questo libro: nel passare una esperienza. Nella condivisione.
Ho deciso di scrivere questa recensione perché in questo libro c'è condivisione di qualcosa di particolare, di esperienza.
Non si tratta necessariamente di esperienze positive, perché questo nella vita reale si chiama tirarsela, ma di condivisione di esperienze non sempre positive o bizzarre, o curiose.
La condivisione che ci serve per crescere.
Se a me rubano il portafoglio, ho fatto una esperienza, ma se la condivido posso evitare che ad altri capiti la stessa cosa: ecco il senso di questo libro, ovvero il non tirarsela
, il non ammorbare il lettore con delle diapositive
ma, piuttosto, raccontargli come è possibile non farsi rubare un portafoglio in Birmania.
Lov Sempiter, Rudy Bandiera
Premessa
Cose che capitano ( a tutti! ) nel periodo finestra
Pescando nella memoria delle esperienze di viaggio mie personali e di quelle dei miei numerosi amici viaggiatori, ho qui raccolto diverse piccole e grandi fregature, raggiri o truffe più frequenti, tipiche di chi si trova a che fare con persone ed ambienti, che sono e resteranno sempre diversi e lontani dal nostro modo di vivere.
Le fregature sono, ahimè a volte inevitabili, ma non sempre hanno connotazioni negative, possono persino farci sorridere (non tutti i mali vengono per nuocere
) e al di là di tutto, queste esperienze hanno ancora la capacità di affascinarci, nonostante il passare del tempo e delle modernità. Le prime volte che parti per un viaggio all'estero verso un Paese mai visitato prima, la sensazione dominante nel periodo che precede la partenza è quella propria dell'avventura imminente... ti senti un avventuriero
, ti immagini i bei paesaggi che vedrai, pensi alle situazioni particolari che ti potranno capitare e alle persone interessanti che potresti incontrare.
Una volta tornato a casa, ti senti ricco di energia positiva e sei contento e soddisfatto d'aver vissuto questa nuova esperienza. Ti ritrovi più aperto mentalmente, culturalmente arricchito, con la mente piena di immagini (a volte anche di visioni o di miraggi).
Nonostante questo euforico stato d'animo, nel diario di viaggio
di ognuno di noi quasi sempre si annidano piccole o grandi disavventure, che qualche volta sono anche simpatiche da raccontare agli amici al ritorno ... ma delle quali avresti volentieri fatto a meno! Ti accorgi allora che i veri avventurieri
sono stati altri, quelli che, restando a casa propria, ti hanno fatto viaggiare
tra una fregatura e l'altra: personaggi quantomeno equivoci che, in qualche modo hanno rubato qualcosa
alla tua bella esperienza di viaggio (non solo denaro, ma soprattutto tempo ed opportunità irripetibili).
Appena arrivato a destinazione non sei pronto, attento e consapevole: la tua mente è inevitabilmente ancora piena di condizionamenti, di pensieri legati a famiglia e lavoro; sei ancora vittima degli effetti fisici e mentali dello stress quotidiano e perché no, della stanchezza per un lungo viaggio. Sei ancora condizionato dallo stile di vita di tutti i giorni, non sei sciolto e mentalmente predisposto per accorgerti di quel che realmente ti succede attorno. Non riesci a percepire con la giusta consapevolezza cosa ti dice lo spirito libero che è in te e che ti ha spinto verso nuove esperienze.
Questa sensazione non sempre è presente durante la nostra vita quotidiana o lavorativa; a volte la percepisci appena, ma la maggior parte del tuo tempo trascorre senza che la utilizzi per ascoltare te stesso, mentre sei schiavo della routine giornaliera.
Il lasso di tempo - della durata soggettiva - che intercorre tra l'arrivo a destinazione e la certezza di aver acquisito la necessaria consapevolezza di essere davvero in libertà
, lo definisco - mutuando il gergo medico - "periodo finestra", tempo durante il quale si è più vulnerabili alle fregature e quando è più facile commettere degli errori, legati alle tante e diverse scelte pratiche che il viaggio comporta.
Ti accorgerai che questo periodo termina proprio quando, improvvisamente, tanto per cominciare, non sarai più agganciato cosi facilmente dagli approfittatori (venditori di strada o millantatori) e ti risulterà spontaneamente facile non solo evitarli, ma persino anticiparli, liberandoti di loro senza problemi. Ti senti finalmente bene dove sei!
Camminerai per strada più disinvolto e sicuro di te, prendendo le cose che ti accadono con più ironia e fatalità … sentendoti un po' meno il turista di turno
. La gente attorno a te avvertirà da subito questo cambiamento ed adotterà nei tuoi confronti un diverso atteggiamento, un approccio più rispettoso, concentrandosi sugli ultimi arrivati
, i turisti con la mente … ancora a casa!
Infatti nel periodo finestra ti si legge chiaro in faccia che sei un turista spaesato e a volte non devi temere solo il furto o la truffa: un esempio su tutti è … La pianta dell'asceta.
Un caro amico di Modena si trovava coinvolto nei movimenti spirituali filo-indù dei primi anni settanta e decise allora, come tanti, di recarsi in India per trovare sé stesso
! Arrivato in Orissa in un centro spirituale nei pressi di Puri il giorno prima,era ancora un po' spaesato e mentre camminava in direzione di un tempio, insieme ad altri viaggiatori, s'imbatté in un gruppo di Sadu (asceti indiani) accomodati nella posa tradizionale a gambe incrociate all'ombra di un grande albero, al lato del sentiero che portava al tempio. Lui li guardò … loro ricambiarono lo sguardo e con sua grande sorpresa, gli sorridettero benevoli … poi, inaspettatamente, uno di