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La composizione dell'olio
La composizione dell'olio
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La composizione dell'olio

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About this ebook

Una adolescente viene trovata morta nelle campagne tra Livorno e Collesalvetti.

Un pastore misantropo, mal visto da tutti, viene accusato dell’omicidio.

Un giovane avvocato, incaricato di ufficio per la difesa, crede nell’innocenza del proprio assistito, ma non sa come provarla.

Sono questi i presupposti del difficile caso in cui viene coinvolto l’investigatore Fabio Guerrini.

Questa seconda indagine lo porterà ad incrociare un giro di prostituzione minorile e a scontrarsi nuovamente con la misteriosa organizzazione denominata “Il Sacro Martello”.

Attraverso storie di desideri impossibili e di amori giunti insperati, morti sospette, scontri all’ultimo sangue, si snoda una storia avvincente ricca di sentimenti e di azione.

Solo la perseveranza del nostro protagonista riuscirà tra molti personaggi sospetti, false piste, bugie e mezze verità, a trovare le prove per scagionare il pastore e scoprire il vero colpevole.

Determinante alla soluzione del caso sarà la lettura, quasi casuale, dell’etichetta di una bottiglia di olio toscano che indica al detective privato la pista da seguire.

Ma non c’è pace per il nostro investigatore, già nella verde Maremma giunge un nuovo e pericoloso avversario, di cui Guerrini ancora ignora l’esistenza.
LanguageItaliano
Release dateOct 22, 2014
ISBN9786050325966
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    Book preview

    La composizione dell'olio - Fabrizio Bernini

    dell’autore

    Introduzione

    di Franco Marianelli

    Ed eccoci arrivati alla seconda fatica del Camilleri de no’altri: non sembri irrispettoso il riferimento alla grande penna siciliana perché il significato del paragone vuole essere di ammirazione per l’estro e la fantasia di Fabrizio Bernini che, nel giro di pochi mesi, ha sfornato due gialli con la G maiuscola (e, mi sembra di capire, un terzo in sala parto).Fabrizio, il nostro Camilleri appunto, riesce a dare profumo e sapore nei personaggi e nei luoghi del racconto (come Montalbano nella sua Vigata) che ci sembrano essere vicini non solo perché si parla di Collesalvetti o della Mazzanta ma semplicemente perché lo stile dell’autore è tale da farci calare nel racconto come pur passivi protagonisti. Nelle pagine de La Composizione dell’Olio non c’è spazio per la noia:il racconto procede tranchant e difficilmente si riesce a scomporre il tempo di lettura in un periodo superiore ad un giorno. Nella creazione dei personaggi molto ha contato l’esperienza professionale (quarantennale) di Assistente Sociale di Fabrizio: i mille volti con le mille problematiche dei suoi utenti si ritrovano nei personaggi buoni e cattivi del libro e non è difficile immaginare che si sia ritagliato per sé la parte del detective Fabio Guerrini, che risolve i casi difficili, così come il padre Fabrizio Bernini era abituato a risolvere i molteplici casi umani che si presentavano nel suo ufficio di Assistente Sociale. Così come l’olio anche la natura umana si frantuma in quei mille rivoli diversi che grazie alla sua passione Fabrizio ha collezionato nella sua mente e che ha ritenuto, generosamente, di prestare a Fabio Guerrini per risolvere i suoi difficili casi.

    Cap. 1

    Stefano Lorenzini era un giovane avvocato, aveva aperto uno studio insieme ad un amico di poco più vecchio di lui, ma erano poco conosciuti e il lavoro non era molto, perciò ritenne che essere inserito nell’elenco degli avvocati per il gratuito patrocinio potesse essere un valido modo per fare esperienza.

    Alto, biondo, aveva una barbetta appena accennata con cui cercava di apparire più vecchio dei suoi ventisei anni, dotato di una sana eloquenza e di una buona dose di ironia, era una persona che ispirava simpatia e senz’altro con gli anni e l’esperienza sarebbe diventato un ottimo avvocato, ma per il momento era solo un giovane alle prime armi.

    In sei mesi si era occupato essenzialmente di soggetti accusati di piccoli furti o di detenzione di modiche quantità di droga; in pratica i suoi clienti erano quasi esclusivamente dei tossicodipendenti a cui cercava di evitare il carcere lottando per ottenere misure alternative: per lo più affidamento ai servizi sociali o a comunità.

    Quando fu chiamato per difendere una persona accusata di omicidio, gli sembrò una cosa quasi inverosimile.

    Oltretutto la vicenda era una di quelle che fanno grande rumore: titoli in prima pagina sui giornali, telegiornali nazionali che passano la notizia, addirittura qualche approfondimento su riviste settimanali e mensili.

    Di fronte a tutto questo, si sentì impreparato, ma, da ragazzo serio, non fuggì dalla responsabilità e cerco di studiare il caso nel migliore dei modi.

    Tutto era nato dal ritrovamento del cadavere di una ragazzina in un campo nelle campagne vicino a Collesalvetti.

    La ragazza risultò essere Eleonora Bracci, di tredici anni, abitante in un casolare distante un paio di chilometri dal luogo del ritrovamento.

    L’autopsia aveva rivelato che la giovane era stata strangolata dopo essere stata violentata.

    Le indagini avevano subito portato i sospetti su un pastore quarantenne che teneva il gregge in un campo vicino e che, in passato, era stato più volte segnalato per molestie a donne, anche molto giovani, praticamente bambine.

    Il pastore si chiamava Rocco Di Stasio: basso, tarchiato, palesemente poco dotato di intelligenza e con nessuna cultura.

    Non risultava avere una vita sociale e trascorreva tutto il suo tempo nei campi in compagnia delle pecore del suo gregge.

    Era giunto in paese da cinque o sei anni e nessuno sapeva di preciso da dove venisse e cosa avesse fatto prima di allora.

    Rocco affermava che i suoi genitori erano morti e che non aveva alcun parente in vita.

    L’avvocato Lorenzini si trovò subito in difficoltà, tanto che talvolta non riusciva a capire neppure cosa il suo cliente gli dicesse.

    In pratica ripeteva soltanto che era più di una settimana che non vedeva Eleonora e che lui non l’aveva mai toccata.

    Purtroppo tutte le testimonianze riferivano che il pastore aveva più volte importunato Eleonora e la sua migliore amica, Jessica Corti, rincorrendole e apostrofandole con frasi scurrili.

    Inoltre sul corpo della ragazza furono trovati anche alcuni fili di lana, cosa che per gli inquirenti confermava il contatto con il pastore.

    Stefano pensava che Rocco era solo il capro espiatorio ideale, un poveraccio da dare in pasto alla stampa dimostrando che la giustizia poteva muoversi veloce ed implacabile. Purtroppo più conosceva quell’uomo e più l’avvocato si convinceva che era innocente, ma non aveva elementi per impostare una decente difesa, non aveva mezzi per investigare e non sapeva neppure da che parte iniziare.

    Tutto questo era diventato per lui una specie di ossessione e con chiunque parlasse non perdeva l’occasione di chiedere un consiglio o semplicemente di sfogarsi esprimendo la frustrazione per la propria impotenza.

    Fu così anche durante una telefonata con l’avvocato Golfarini.

    Stefano parlava spesso con il collega più anziano: lo riteneva preparato e decisamente più esperto di lui.

    Si conoscevano da molti anni, perché il Golfarini era stato compagno di squadra di suo padre quando giocavano a basket, perciò gli venne naturale coinvolgerlo nel suo attuale problema.

    Ma il tuo cliente non ha proprio alcuna possibilità economica? gli chiese a un certo punto l’altro avvocato.

    Non ha molto, anche se ha dovuto vendere il gregge visto che, essendo in carcere, non poteva accudirlo. Ma si trattava appena di una trentina di pecore e dubito, vista la situazione, che sia riuscito a strappare un buon prezzo. Rispose il Lorenzini, Ma perché mi fai questa domanda?

    Da quello che mi hai detto devo dedurre che hai bisogno di qualcuno che indaghi a fondo su questa faccenda. Mi immagino che la Polizia consideri il caso già risolto, perciò, se non trovi nuove prove che scagionino il tuo cliente, i giochi sono fatti. Pensavo che c’è una persona che fa al caso tuo: è Fabio Guerrini, un investigatore privato e anche un buon amico, era anche lui nell’ambiente della pallacanestro e senz’altro conosce tuo padre. Io sono convinto che potrebbe accettare l’incarico; chiaramente non gratis, ma potreste trovarvi d’accordo. Prova a contattarlo e fai pure il mio nome.

    Lo farò. Non vedo quale altra via di uscita possa esserci per il mio cliente.

    Cap. 2

    Era una fredda mattina di Maggio, un vento gelido abbassava di parecchi gradi la percezione della temperatura.

    Fabio non riusciva a decidersi su come doveva vestirsi, ogni scelta poteva rivelarsi infelice: giacca e camicia, rappresentava al momento la scelta più logica, ma se il vento fosse calato e fosse uscito il sole, la temperatura sarebbe salita repentinamente.

    Decise che era inutile avventurarsi in previsioni astruse e optò per una soluzione a strati: T shirt, camicia e giubbetto senza maniche.

    Uscito di casa, prese l’auto e si diresse verso l’ufficio.

    Aveva sperato che la pubblicità legata alla soluzione dell’omicidio Perri gli avrebbe portato più lavoro, ma così non era stato, da più di un mese non aveva ricevuto alcun incarico e le giornate scorrevano monotone: palestra, poligono di tiro, qualche partita a tennis e in ufficio lunghe sfide a scacchi con Sergio.

    Aveva scelto di rimandare l’andata in pensione per tuffarsi in quella pazzesca avventura: aprire un’agenzia investigativa a sessant’anni compiuti, ma da un paio di mesi la sua vita non era poi così diversa da quella di un pensionato, unica differenza un stanza male arredata in cui rifugiarsi in attesa di una telefonata.

    Chissà perché quella mattina aveva la sensazione che qualcosa sarebbe successo, improvvisa sentì montare un’imperiosa fretta di raggiungere l’ufficio.

    Stava giusto entrando che il telefono cominciò a squillare veramente.

    Due passi veloci e alzò la cornetta.

    Dall’altro lato una voce giovane e schietta si presentò: Sono l’avvocato Lorenzini, mi ha dato il suo numero l’avvocato Golfarini, penso di avere bisogno del suo aiuto per un caso di cui mi sto occupando

    "In questo momento non ho impegni, per cui potrei essere interessato, ma forse è meglio se ci incontriamo e mi spiega tutto con calma. Se non ha altri impegni posso venire io da lei … diciamo

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