Assemblee Buone ed Assemblee all'Italiana

RINGRAZIAMENTI

ASSEMBLEA CATTIVA ALL’ITALIANA*

intesa a evidenziare garbatamente le carenze

e le pecche delle assemblee

negative

LEGES BONAE EX MALIS

MORIBUS PROCREATUR

le buone leggi nascono dai cattivi costumi

MACROBIO

*-FUORI TESTO  PER UNA AMENA LETTURA NELLA ATTESA DELL’INIZIO DELLA ASSEMBLEA, CHE, DI REGOLA, SOFFRE  RITARDI STELLARI.

PERSONAGGI

IN ORDINE DI COMPARIZIONE

- Geom. Pio Tuto – discusso Amministratore

- Contessa Attesa Bellagamba – Condomina, assidua di Rete 4

- Col. Drago Alfan de Riviera – Condomino, Pensionato, appassionato di ippica

- Ing.. Umberto Laguerre – Condomino ,Valigiano di Torre Pellice, Valdese, studioso di storia valdese e risorgimentale

- Cav. Giuseppe Gioachino Delli – Condomino, studioso del Belli (del quale gli è stato imposto in nome); romanista accanito

- Signorina Bona Consuelo de Rosal – Condomina, artista, naturalizzata italiana

-Dottoressa Dameyien Tefonova – Chirurgo estetico giapponese

- Candida Degli Innocenti – Condomina, Casalinga, fuoricorso di giurisprudenza.

CONVOCAZIONE

Condominio di via dei Pazzi, n° zero -

I Signori Condomini sono convocati, per l’Assemblea Ordinaria annuale, alle ore 20, in prima convocazione, ed alle 21 in seconda convocazione, presso l’abitazione della Contessa Attesa Bellagamba, Piano attico, per procedere alla votazione del seguente o.d.g.:

Conferma o revoca dell’Amministratore e sua retribuzione;

Approvazione del rendiconto

Orario e periodo del riscaldamento 

Varie ed eventuali

L’amministratore

Geom. Pio Tuto

Non è specificata la durata dell’atto, ne’ quella prefissata per ciascun intervento; non si raccomanda puntualità, non si ricordano i quorum di validità per la prima e seconda convocazione; non si allegano documenti (rendiconto e piano di orario del riscaldamento e relativo preventivo di costo).

Alle 20 e qualche minuto l’Amministratore, Geom. Pio Tuto si presenta in casa della Contessa Bellagamba, ricevuto cordialmente, accetta il digestivo che gli viene offerto: estrae gli incartamenti, e ricorda alla Contessa che, oltre ad ospitare gli altri soci, dovrà, per rotazione, assumere la carica di Presidente dell’Assemblea: la Contessa fa presente la sua inadeguatezza, e precisa che si limiterà a seguire le indicazione dell’Amministratore. I due si intrattengono per un’ora, in attesa degli altri convocati

L’amministratore, di fatto, assume il ruolo di Presidente

Fattisi finalmente presenti, alle nove passate, i condomini Col. Drago Alfan de Riviera; ing. Umberto Laguerre, Cav. Giuseppe Gioachino Delli, anche in rappresentanza del condomini Amerigo Giromondo, tutti pensionati,  la Signorina Bona Consuelo  Gonzales de Rosal, artista, e la Dottoressa, Chirurgo estetico giapponese, Dameyien Tefonova, anche in rappresentanza della collega Sarraj ‘n Fyaba, si accede all’atto.

Assume la presidenza il presidente uscente, Col. Drago Alfan de Riviera, che insedia la Presidente Contessa Bellagamba, che nomina Segretario l’amministratore Geom. Pio Tutto, che stende il Verbale.

Non si controllano le deleghe.

Verbale:

la Presidente prende la parola per esporre quanto segue a proposito del nome del Condominio.

Contessa Bellagamba: Vorrei pregare i signori presenti di partecipare alle assemblee rispettando l’orario di convocazione. L’amministratore è giustamente retribuito anche sulla base del tempo che ci dedica, mentre si è dovuto occupare gentilmente della mia persona, e non del condominio, per oltre un’ora, a spese di tutti, cosa che non vorrei si ripetesse, se non per decisione dei diretti interessati.

La dottoressa Dameyien Tefonova cerca timidamente di far presente quanto sia importante che l’orario del riscaldamento comprenda le ore di visita, per rispetto delle pazienti proprie, e della collega Sarraj ‘n Fyaba.

La presidente sembra disinteressarsi alle parole della chirurgo giapponese, non le dà la parola ne’ si preoccupa di sostenerla , tenendo conto delle difficoltà linguistiche della dottoressa.

Passando ad altro, nell’esaminare la documentazione storica del nostro sodalizio, ho notato che esso fu costituito al vocabolo condominio di via Vittorio Emanuele III° – Re d’Italia e d’Albania, Imperatore d’Etiopia, senza indicazione  del numero, in quanto la suddetta via era ancora da progettare: non ha quindi, in nessun momento, assunto il nome corrispondente alla sua localizzazione toponomastica, e quindi il cambiamento di dizione, al quale siamo erroneamente giunti, seguendo il cambiamento del nome della via, va eliminato, tornando alla dizione storica.

Ricordo che mio Padre cadde da eroe in combattimento.

Il Presidente non verifica la validità delle deleghe; non ricorda i quorum previsti per la discussione e la votazione degli argomenti all’o.d.g.; non dice del tempo concesso a ciascun intervenuto per presentare mozioni, e per discuter-le; non dice che ogni oratore può parlare non più di due volte sullo stesso argomento, senza ripetersi; non accenna al fatto che la discussione deve limitarsi agli argomenti all’ordine del giorno, e che – comunque – solo su questi si potrà validamente votare.

Umberto Laguerre: Con tutto rispetto, se si vuole fare storia, preciso che il Padre della Contessa fu coin-volto, a guerre concluse, in un incidente, nel corso di una gara di corsa in bici. Chiedo venia per il bisticcio. Inoltre trovo assurdo discutere su questioni che nulla hanno a che fare con la sana gestione del condominio.

Contessa Bellagamba: non sono d’accordo. I fondatori del nostro sodalizio, intestandolo ad un sovrano regnante, intesero rendere ovvia ed implicita la selezione dei soci, limitandola ad un ristretto ambito sociale, qualificante e qualificato, e ritengo che  dovremmo tornare alle nostre origini, che sono state dimenticate.

Entra, e si registra, la Signora Candida Degli Innocenti, che prende la parola:

Prende la parola senza chiederla al Presidente, ed interrompendo il corso di un dibattito

Candida Degli Innocenti: Sono in incolpevole ritardo a causa di un fatto imprevedibile. Ho accompagnato mio figlio decenne al pullman che portava la classe in gita scolastica, ma Albertino non voleva salire, ed ha fatto un capriccio imbarazzante, cosicché mi sono decisa a salire sull’autobus,  per tranquillizzarlo, mentre mio marito ci avrebbe seguito con la macchina. Al primo semaforo, calmato il bambino, sarei scesa per proseguire sull’auto con mio marito. Purtroppo siamo stati affiancati da un altro pullman del tutto identico a quello della gita scolastica, diretto in Romania, e mio marito, sempre distratto, e che non risponde al telefo-nino quando guida, ha seguito il pullman sbagliato, ed ora non ho idea di dove sia arrivato.

Si parla di tutto e di più, a tempo perso