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Fallimento Critico
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Fallimento Critico

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About this ebook

Tim ed i suoi amici scoprono a loro spese di non dover contraddire il Game Master, e soprattutto di non prenderlo in giro per il suo mantello.

Bevono come spugne, cercando di spazzare via la tristezza, rifugiandosi in un gioco fantasy, dove ridono come matti. L'attimo dopo, sono in un carro trainato da cavalli, circondati da soldati armati di balestre, che li stanno minacciando.

Ora Tim ha il fisico e la voce di una ragazza in età preadolescenziale. Dave si accorge di aver perso diversi centimetri in altezza, ma in qualche modo di aver guadagnato un'armatura e una barba che spacca i culi. Le orecchie di Julian sono lunghe ed appuntite in maniera ridicola. E Cooper... Beh, Cooper ha finalmente ricevuto un set completo di zanne, un paio di mani dotate di artigli, e un grave problema intestinale. Si accorge anche di avere una borsa con una testa mozzata all'interno - una testa che aveva tagliato quando ancora era tutto un gioco.

Ora sì che è merda, e se vogliono sopravvivere, questi quattro amici dovranno ricorrere ai loro istinti più animaleschi, che neppure sapevano di avere, avendo sempre vissuto nel loro mondo fatto di fast food e consegne di pizza.

Bisogna lottare, o fuggire, o provare a convincere le persone che tentano di ucciderli di come, in realtà, loro non esistano.

Nel frattempo, un sadico game master se la gode nel mondo reale, mangiandosi il loro pollo fritto.

LanguageItaliano
PublisherRobert Bevan
Release dateApr 23, 2015
ISBN9781507108642
Fallimento Critico

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    Fallimento Critico - Robert Bevan

    Capitolo 1

    ––––––––

    Tim fissò fuori dalla sudicia finestra principale del Chicken Hut. Il neon rosso proiettava un bagliore rosa sul parcheggio, e Tim teneva la mano nella tasca dei jeans per resistere al naturale impulso di schiacciare l'interruttore. Il suo orologio diceva nove in punto, ora di chiudere. Non avevano avuto un cliente in oltre quarantacinque minuti, e non voleva che ne entrasse uno ora. Aveva già bevuto tre birre, ed era a buon punto con la quarta. I pensieri sul pollo e sui clienti sarebbero spariti da un pezzo, se non fosse stato per il continuo sfarfallio e brusio di quella cazzo di insegna. Era un faro nell'oscurità, che invitava giusto un ciccione in più ad entrare per comprare del pollo, dopo che tutta l’attrezzatura era stata pulita. Ma Tim non poteva spegnerlo. Il nuovo Cavern Master ne avrebbe avuto bisogno per trovare il posto.

    Non aveva fatto caso al battito sordo prima che questo cessasse improvvisamente. Il suo sguardo si spostò dal parcheggio all'interno del ristorante. Tutto era dove doveva essere. Cooper stava bevendo una birra. Julian, il collega che Cooper aveva portato per la partita di quella sera, era assorto nella lettura di Caverns and Creatures: Terza edizione del Manuale del Giocatore. Il battito ricominciò.

    Ragazzi, voi lo sentite? chiese Tim.

    Julian non alzò neppure lo sguardo dal libro.

    Cooper si alzò e prese un'altra lattina di birra dal frigo. Intendi quel rumore come un battito? Sì, e porca puttana se è fastidioso. Questo posto non era stato costruito sui resti di un cimitero indiano?

    Tim si girò di nuovo verso la finestra. No, Cooper, non credo.

    Cooper emise un suono a metà tra uno sbuffo e un rutto. A giudicare dallo stato di questa merda di posto, direi che si può andare a colpo sicuro dicendo che prima c'era una tribù indiana. Mise quindi i piedi sul tavolo e aprì la lattina.

    Nessuno ti sta pregando di rimanere, disse Tim, girandosi per guardarlo. Dai, tira giù i piedi dal tavolo. La gente ci mangia qui. Tornò a guardare la finestra. Dov’è questo Mordred, comunque? Doveva essere qui quindici minuti fa.

    Arriverà, disse Cooper. Chiunque sia disposto a guidare fino a qui da Biloxi solo per giocare a C&C con degli sconosciuti, ovviamente ha un debole per questo gioco.

    Ecco, un’altra cosa, disse Tim. Che razza di stramboide hai invitato nel mio ristorante?

    Non lo so, disse Cooper. Io ho solo messo un annuncio sul giornale. D’altronde, non avevamo alternative. Non ci penso neanche a tornare a fare i turni per il Cavern Master. Mi sento come quello che alla fine della festa deve guidare.

    Nel senso che nessuna delle due cose ti impedisce di bere comunque?

    Julian alzò lo sguardo dal libro. Qual è la differenza tra un halfling ed uno gnomo?

    Qualche centimetro di altezza, disse Cooper. La tua vagina rimarrà della stessa dimensione però, indipendentemente da quale scegli.

    Penso che farò l'elfo.

    Bravo.

    Cos'è questo rumore? chiese di nuovo Tim. Mi sta facendo impazzire!

    Ehi, calmati, disse Cooper. Probabilmente è solo un barbone che si sta sbattendo tua mamma contro il muro.

    Non ne posso più, disse Tim. Si mise a camminare verso la cucina. Katherine!

    Sì? Disse la sorella senza guardarlo. Era in ufficio, e il suo sguardo era rivolto allo specchio incrinato. Si stava mettendo il rossetto.

    Senti questo rumore?

    Katherine schioccò le labbra. Sì, disse. Penso che uno dei tuoi amici sia chiuso nella cella frigorifera.

    Ma che cazzo! Potevi anche... Dave! Tim corse verso la porta della cella e la aprì.

    Dave lo fissava con occhi socchiusi. Smise di mordicchiare il ghiacciolo che aveva in bocca. Hai idea da quant’è che picchio sulla porta?

    Cavolo, mi dispiace, la maniglia di sicurezza è rotta, disse Tim. Avresti dovuto mettere questo pezzo di legno davanti alla porta quando sei entrato.

    Sai quant’è pericoloso? Sarei potuto morire congelato.

    Non c’è pericolo, disse Tim, prendendo una birra. Guarda, questa birra è qui dentro da più di te, ed è appena fresca.

    Se lo dici tu, disse Dave. Solo, ti prego, non dirlo a Cooper. Mi sta prendendo per il culo già abbastanza.

    Tranquillo.

    Ehi Tim, urlò Cooper dall'ingresso. Smettila di farti le seghe là dietro. Penso sia arrivato.

    Andiamo, disse Tim. Lui e Dave si affrettarono verso la zona ristorante.

    Tim, Cooper, e Dave sbirciarono fuori dalla finestra, socchiudendo gli occhi a causa delle luci. Julian rimase dov’era, con la faccia sepolta nel libro.

    Dio, spero non sia un cliente, disse Tim.

    Oh, ciao Dave, disse Cooper. Dove cazzo eri finito?

    Felice di sapere che ti sono mancato, rispose Dave.

    Mi hai portato un ghiacciolo?

    Sì, disse Dave, porgendolo a Cooper.

    Merda, disse Cooper. Arancia?

    Prego, rispose Dave.

    La portiera di un’auto si chiuse con forza.

    Porca di quella puttana, disse Cooper.

    Un tizio grasso, coperto da un mantello a ruota, era in piedi accanto alla macchina, e li fissava di rimando. Aveva una decina d’anni in più rispetto ai ragazzi che erano nel Chicken Hut in quel momento, e aveva molti più peli in faccia che capelli in testa. Il tizio alzò un angolo del suo mantello di velluto viola, rivelando una maglietta grigia sbiadita, e fece un complicato inchino.

    Katherine! Esclamò Tim, e corse verso la cucina, intercettando la sorella proprio mentre stava camminando verso l'ingresso.

    Cazzo, Tim! disse lei. Guarda dove metti i piedi.

    Ehi, Kat, disse Cooper. Ci sei per una partita?

    Vai a farti fottere da un orco, sfigato, disse lei, mostrando un finto sorriso e il dito medio.

    Forse è meglio se esci dal retro, suggerì Tim, cercando di non far trasparire il panico nella sua voce. C’è un poliziotto qui davanti.

    Oh, sì, grazie, disse Katherine. Aveva però fatto pochi passi quando si girò e tornò indietro. Aspetta un attimo. Non ho ancora fatto niente di male. Perché dovrei preoccuparmi di...

    Il campanello della porta principale suonò, e la porta si spalancò. Tim abbassò la testa, rassegnato.

    Il silenzio di Katherine dietro di lui gli suggerì che era troppo scioccata per ridere.

    È questo il posto in cui stanotte magiche storie avranno luogo? chiese il nuovo Cavern Master, con occhi spaventosamente spalancati ed un largo sorriso.

    Ripensandoci, però, disse Katherine, forse è meglio se esco dal retro. Diede a Tim una pacca sulla spalla. Divertiti, disse, tornando verso la cucina. Se il suo intento fosse stato quello di andarsene in maniera cortese, avrebbe anche potuto non disturbarsi: i ragazzi si scambiarono occhiate imbarazzanti mentre si sentiva l’eco della sua risata provenire dalla cucina.

    Tu devi essere Mordred, disse Tim. Io sono Tim. E gli sporse la mano.

    Mordred strinse la mano disinteressato e allungò il collo per guardare verso il retro del negozio. Devo quindi presumere che la donzella non si unirà a noi stasera?

    No, disse Tim. La donzella non si unirà a noi stasera.

    Un lato della bocca di Mordred si increspò, e le sue narici sbuffarono. Spostò quindi nuovamente la sua attenzione su Tim. Sei dunque tu che mi hai convocato qui?

    Quello sarei io, disse Cooper, alzandosi. Ho messo l’annuncio sul giornale, se è questo che intendi. Io sono Cooper, questo è Julian. E hai già conosciuto Tim.

    Io sono Dave, disse Dave, dopo aver aspettato qualche secondo per avere la conferma che Cooper non l’avrebbe presentato.

    Potete rivolgervi a me come Mordred, disse Mordred. O Cavern Master, se preferite.

    Wow, disse Cooper. Sì, per quello vedremo.

    Mordred ispezionò la zona ristorante del Chicken Hut. È qui dove intendete giocare?

    Sì, disse Tim. Qui è dove giochiamo sempre.

    Suppongo che sia adeguato. Comunque, avrò la necessità di avere un mio tavolo personale.

    Subito, vostra Maestà, disse Tim, spostando uno dei tavoli che i ragazzi avevano già preparato.

    Ti ringrazio. Mordred si sedette e mise un grosso borsone sulla sedia accanto alla sua. Avete preparato i vostri personaggi seguendo le linee guida che ho inviato via mail a Cooper?

    Sì, disse Tim, prendendo un foglio da una cartella sul tavolo. Dave e Cooper fecero lo stesso.

    Posso ispezionarli? Mordred strappò i fogli dalle loro mani. I suoi occhi porcini si muovevano avanti e indietro sui fogli, accompagnati da grugniti di approvazione e disapprovazione. Un nano, un mezzorco, e un halfling, rifletté. Un improbabile gruppo di compagni. Siete a conoscenza del fatto che nani e mezzorchi non vadano d'accordo?

    Non dovrebbe essere difficile giocare tenendo conto di questo. Dave e Cooper non vanno d'accordo comunque.

    Molto bene, disse Mordred. Se questo è ciò che desiderate. Un momento, perché ci sono solo tre personaggi?

    Io non l’ho fatto, disse Julian. Non ho mai giocato, e quindi non so...

    Un giocatore vergine! Esclamò Mordred. Quale meraviglia!

    A Cooper andò di traverso un sorso di birra. Se Mordred avesse parlato un secondo prima, sarebbe stato ricompensato da una spruzzata di birra e sputo di Cooper. Amico, se c’è qualcuno in questa stanza che è un giocatore vergine...

    Dave lo interruppe con una gomitata sulle costole, per la quale ricevette un ben più forte pugno sul braccio.

    Mordred guidò Julian attraverso le fasi di lancio dei dadi per determinare i punti abilità del personaggio. Che razza vorresti essere?

    Ebreo non è possibile, disse Cooper.

    Non so, disse Julian. Penso di voler essere un bianco. Penso sia il ruolo più facile da giocare visto che sono nuovo. Cooper, Dave e Tim ridacchiarono, ma Mordred mostrò un sorriso amichevole.

    In questo gioco, le razze sono umano, elfo, nano...

    Oh, quello. Julian arrossì. Voglio fare l’elfo.

    Eccellente, disse Mordred. E la classe?

    Scegli classe borghese, suggerì Cooper.

    Mordred decise di prevenire un'altra interruzione. Le classi sono guerriero, mago, chierico...

    Voglio essere un mago, disse Julian.

    Davvero? Chiese Mordred dubbioso.

    Ma perché cazzo vuoi essere uno mago? Chiese Cooper. Hai solamente un punteggio intelligenza di undici.

    Voglio usare la magia.

    Allora fai lo stregone, cazzo. Avresti anche un punteggio carisma alto.

    Ho letto nel libro che la classe consigliata per un elfo è il mago, disse Julian, rivolgendo lo sguardo a Mordred per trovare conferma.

    Ottima osservazione! Disse Mordred. Ti ricompenso con trecento punti esperienza.

    Ma che cazzo? Per cosa? chiese Cooper.

    Per il suo essersi immedesimato nel personaggio, ovviamente, si giustificò Mordred. Ha pensato a cos’è meglio per il suo elfo, invece di guardare i numeri per ottenere bonus alti. Diede un’altra occhiata alla scheda del personaggio di Julian. D’altronde, borbottò, con questo personaggio, avrà bisogno di tutto l'aiuto possibile.

    Julian alzò le spalle e aggiunse i suoi trecento punti sulla scheda.

    Possiamo iniziare ora? Chiese Tim.

    Ma lui non ha ancora finito, disse Mordred. Deve ancora scegliere le abilità, e comprare l'equipaggiamento.

    Dagli solo il pacchetto standard per iniziare, propose Dave. Non ha mai giocato prima, se dobbiamo spiegargli tutto, staremo qui tutta la notte.

    Mordred considerò la proposta. Ti va bene il pacchetto standard? Aprì il Manuale del Giocatore alla pagina giusta e la mostrò a Julian.

    Julian le diede un’occhiata. Non so cosa voglia dire la maggior parte di questa roba, ma sembra che vada bene. Ah, solo una cosa... Preferirei combattere con una spada, invece che con un bastone ferrato.

    I maghi combattono con i bastoni, disse Cooper. Se volevi usare una spada, non dovevi fare il mago di merda.

    Ah, disse Mordred. Ma l’arte della spada è parte della cultura elfica. Tutti gli elfi sono abili con la spada.

    Fico, disse Julian compiaciuto, guardando Cooper. Quindi, posso avere una spada?

    Temo di no.

    Perché no?

    Un bastone ferrato è gratis. In fondo, è solo un bastone. Una spada costa molti soldi, che tu non hai.

    Oh, disse Julian. Va bene.

    Sai una cosa? Disse Mordred. Visto che sei nuovo, ti darò il materiale magico necessario per evocare il tuo famiglio. Ha un valore di cento monete d’oro.

    Posso venderlo e comprarmi una spada?

    Puoi raccogliere una spada ovunque, disse Tim. Prima o poi ci troveremo a combattere contro qualcuno che ha una spada. Fidati, Mordred ti sta facendo un’ottima offerta. Accetta.

    Cos'è un famiglio? Chiese Julian.

    È tipo un piccolo animale che possono avere i maghi e gli stregoni, disse Dave.

    Tipo un animaletto domestico?

    No, beh... Sì. Una roba del genere. Avete questo legame empatico, e può fare delle azioni al posto tuo, e altra roba.

    Tipo andare a prenderti il giornale.

    Porca troia, disse Cooper. Prendi il pacco di merda magica e basta.

    Va bene, disse Julian. Pacco... di... merda... magica, borbottò, mentre scriveva nel suo inventario.

    Ok, disse Mordred. Quindi abbiamo un ladro halfling, e diede a Tim la sua scheda del personaggio. Un nano chierico, e diede la scheda a Dave. Un mezzorco barbaro, è passò il foglio a Cooper. E un elfo mago, disse, passando l'ultima scheda a Julian. Questa è la tua ultima possibilità per cambiare idea. Ti avverto che un gruppo come il vostro non è ben accetto in alcuni ambienti della società.

    Io sono un barbaro, disse Cooper. Io schivo la società!

    E la società ti ringrazia, disse Tim. Ora stai zitto.

    Ok, disse Cooper. Ora iniziamo, però. Vuoi una birra, Mordred?

    Non bevo alcol.

    Davvero? Quindi quando hai deciso di mettere quel mantello eri sobrio?

    Tutti risero. Mordred aggrottò la fronte e si rivolse a Julian. È un soprabito, disse.

    Dave tenne gli occhi e la bocca chiusi, cercando di contenere le risate. Dagli occhi di Tim cominciarono a scendere le lacrime.

    Non abbiamo neppure cominciato, disse Mordred, e vi state già comportando come una massa di imbecilli ubriaconi.  È proprio per questo che non ho mai voluto consumare alcol.

    Tim interruppe la sua ridarella. Mordred non stava reagendo in maniera positiva all’umorismo di Cooper.

    Mordred si girò verso il suo borsone e tirò fuori una sacchetto di seta nera. La sua superficie luccicava come metallo liquido, ed era tenuto chiuso da una corda intrecciata color argento. Piazzò il sacchetto di fronte a sé e fece scorrere un dito sul lato, sorridendo in maniera estremamente compiaciuta.

    Che ne dici una coca? chiese Cooper.

    Eh? disse Mordred all’improvviso, come se si fosse svegliato da un sogno. Cooper era in piedi di fronte a Mordred, con una Coca-Cola in mano. Mordred lasciò andare il sacchetto.

    Cosa c’è lì dentro? Cooper allungò la mano verso la borsa. Le tue palle?

    Stai indietro! Urlò Mordred, prendendo il sacchetto con una mano e spingendo via Cooper con l’altra.

    Cristo Santo, amico. Scusa.

    Mordred tornò alla sua compostezza. Vi chiedo di perdonarmi, disse. È un set di dadi molto speciale. Sono rari e preziosi. Non voglio che nessuno li tocchi.

    Prese una seconda busta dal suo borsone. Questa era di cuoio marrone. Svuotò la busta sul tavolo, e ne uscì un set di dadi di plastica color blu marmorizzato. Dovevano essere nuovi di pacca.

    Tim tirò fuori i suoi dadi da un sacchetto Crown Royal. Erano sporchi, opachi e scalfiti. Non più di tre venivano dallo stesso set, mentre gli altri erano spaiati. In mezzo ai dadi c’era anche la testa di un omino Lego con la faccia sbiadita, l’ala di un insetto, e un pelo pubico.

    Cooper prese un'altra birra e si sedette.

    Mordred chiuse gli occhi e inspirò profondamente. Vogliamo cominciare?

    Capitolo 2

    ––––––––

    Per mesi voi quattro avevate vagato, una vita di avventure vi aveva chiamati a lasciare le vostre case e famiglie per andare in cerca di fortuna. Durante il tragitto, i vostri percorsi si sono incrociati, e avete deciso di viaggiare insieme, nonostante le vostre differenze razziali ed ideologiche. Arrivate quindi alla periferia di una città.

    Come si chiama questa città? Chiese Cooper.

    Non puoi saperlo, disse Mordred. Non riesci a leggere il cartello.

    È un cartello magico? Chiese Julian. Posso leggerlo io.

    No, disse Mordred. È un cartello normale. Lui non può leggerlo perché è un barbaro, e i barbari non sanno leggere.

    Quindi cosa dice? Chiese Tim.

    Nella lingua comune, dice 'Benvenuti ad Algor'.

    Al Gore? Chiese Dave.

    Cos’è, una città contro il surriscaldamento globale? Chiese Cooper.

    Algòr! sbottò Mordred. Tutto attaccato. La sua mano scivolò verso il sacchetto di seta di fianco a lui.

    Tim lanciò a Cooper un'occhiata di supplica, e Cooper si zittì.

    Mordred appoggiò le mani sul tavolo. Un’alta palizzata in legno circonda la città. Il cancello principale è sorvegliato da un solo soldato, ed un gran numero di persone entrano ed escono liberamente, almeno da quel che potete vedere. Fuori dal cancello, i lati della strada sono presidiati da due grossi menhir neri, reliquie di un popolo da lungo...

    Devono stare fuori solo perché sono neri? Chiese Julian.

    Cosa?

    Voglio parlarci.

    Con chi?

    Con uno dei menhir neri.

    Vuoi parlare con un menhir?

    Sì, dai.

    Ehm... Ok.

    Salve! Disse Julian. Io sono Melvin il Bianco, senza offesa, figlio di Zorbin il Grande! I miei amici ed io abbiamo viaggiato a lungo e...

    Mordred lo interruppe. La guarda del cancello ti chiede perché stai parlando ad un oggetto inanimato.

    Che razzista figlio di puttana! Disse Julian. Gli sparerò una freccia.

    Non hai un arco.

    Posso colpirlo con il mio bastone ferrato?

    No, rispose Morder. È a 10 metri di distanza.

    Sei un mago, coglione, disse Cooper. Perché non usi la magia?

    Oh, è vero, disse Julian. Userò la magia contro di lui.

    Che incantesimo vorresti lanciare?

    Non so. Fulmini, o qualche roba del genere.

    I fulmini sono un incantesimo di terzo livello. Ora come ora, il meglio che puoi fare è lanciare un missile magico.

    Figo. Uso quello.

    Vuoi memorizzare questo incantesimo?

    Cazzo, devo memorizzarlo?

    Julian, disse Tim. Ogni giorno, devi memorizzare le magie che vuoi usare. Complimenti per la quest, Mordred. Ora, possiamo passare oltre?

    Passare oltre? Chiese Julian. "Ma a voi va bene come trattano i neri da queste parti?

    Ma Cristo! esclamò Cooper. I menhir sono tipo dei pilastri di pietra. Che cazzo te ne frega?

    Oh, disse Julian. Scusate se non so cos’è un menhir. Mordred ha detto che presidiavano i lati della strada, pensavo fossero dei cazzo di soldati.

    Tua mamma invece sa benissimo cosa sono, disse Cooper. Quelli grossi e neri sono sempre stati i suoi preferiti.

    Julian, hai guadagnato altri cento punti esperienza.

    Per quale cazzo di motivo? Chiese Cooper.

    Per essersi calato nel personaggio. Ha pensato alla storia del suo personaggio.

    Julian segnò altri cento punti sulla scheda e sogghignò a Cooper.

    La guardia si dirige verso di voi e dice: ‘Alt!’.

    Buongiorno, rispose Tim.

    Dove pensate di andare con quella bestia? Mordred indicò Cooper.

    A chi stai dando della bestia, figlio di pu...

    È un nostro amico, intervenne Dave. Non intende fare alcun male a nessuno. Abbiamo viaggiato a lungo, e siamo in cerca...

    Il motivo per cui abbiate deciso di associarvi con un essere simile non mi interessa. Nessun orco può mettere piede ad Algor. È la legge.

    Ve l’avevo detto che quel tizio è razzista, disse Julian.

    È orco solo per metà, disse Tim. Sua madre è umana.

    Dovrei quindi lasciarvi passare solo perché sua madre era una puttana scopa-orchi? Forse dovrei anche inchinarmi al suo passaggio. Che tutti salutino colui la cui madre ha aperto le gambe per...

    Fanculo, disse Cooper. Io lo ammazzo.

    Sicuro? Chiese Morder.

    Cazzo, sì, disse Cooper, prendendo un dado da venti. Taglio la testa al bastardo, disse, e lanciò il dado. 19.

    Mordred scrollò le spalle. Ok, fai ruotare la tua ascia intorno alla tua testa, e la lama colpisce il suo collo appena sopra la spalla.  È un colpo pulito, e la sua testa rotola per terra.

    Bene. La metto nella borsa.

    Se vuoi.

    Ho preso dei punti esperienza?

    No.

    Perché no?

    La guardia non offriva alcuna sfida. Era solo parte dello scenario. Aveva solo due punti ferita.

    E tutto il discorso riguardo a rimanere nel personaggio?

    Tu quello lo chiami immedesimarsi nel personaggio?

    Sono un cazzo di barbaro, e quello ha chiamato mia mamma una puttana scopa-orchi. Sarei stato più in linea con il personaggio se avessi cercato di criticare il suo punto di vista attraverso un discorso razionale?

    D’accordo. Hai guadagnato cinquanta punti.

    Tua mamma ha guadagnato cinquanta punti, mormorò Cooper, ma scrisse i punti sulla scheda senza più lamentarsi.

    Mordred parlò all'improvviso, attirando l’attenzione di tutti. Tutti urlano. Non passa molto tempo prima che una campana cominci a suonare, e si sentono le guardie urlare dall’interno del cancello.

    Merda, Cooper, disse Dave. Stanno venendo per farci il culo.

    Cazzi tuoi, Dave. Aveva messo in discussione l’onore di mia madre.

    Tim si rivolse a Mordred. Hai detto che c'è un bel traffico di persone, vero?

    Sì, una discreta quantità.

    Tim si rivolse quindi al gruppo, e disse: Dirottiamo un carro o qualcosa del genere e leviamoci dal cazzo.

    Per me va bene, disse Dave.

    Un buon piano, ora come ora, disse Mordred. Guadagni cento punti.

    Cerco un carro diretto lontano dalla città, disse Cooper. Se posso permettermi di essere schizzinoso, ne prendo uno trainato da un paio di cavalli forti e sani.

    Trovi un veicolo appropriato. Un carro coperto, trainato da due cavalli che ti sembrano in buona salute.

    Brandisco la mia ascia verso il guidatore e gli ordino di uscire.

    Mordred lanciò qualche dado coperto dallo schermo del Master. Il guidatore non oppone resistenza.

    Veloci. Tutti nel carro.

    Ok, disse Tim. Siamo tutti dentro. Andiamo!

    Mordred sorrise. Qualcuno di voi ha dei gradi nell’abilità Addestrare Animali?

    Ognuno guardò la propria scheda, e poi gli altri giocatori.

    Io ho Diplomazia, disse Julian.

    Puoi fare una prova di abilità senza addestramento con il tuo punteggio carisma alto.

    Ehm... Hop hop cavallo!

    Lancia un dado.

    Basta un sei?

    No. I cavalli non partono. Riuscite a vedere una nuvola di polvere alzarsi sopra la palizzata e sentite il suono dei cavalli che galoppano verso di voi.

    Prendo il bastone di Julian, disse Cooper, e colpisco il cavallo sul culo.

    I cavalli corrono in avanti, fuori controllo. Fate un tiro destrezza.

    Tim, Dave, e Cooper presero un dado da venti, e Julian li imitò.

    Quattro, disse Cooper.

    Dodici, disse Dave.

    Sei, disse Tim.

    Ha-ha! Esclamò Julian. Venti! Il suo sguardo di trionfo fu accolto con sconcerto dagli altri giocatori. Cosa succede?

    Devi fare un tiro basso per i tiri abilità, spiegò Tim.

    Merda, disse Julian.

    Mordred parlò. Perdi l'equilibrio e stai per cadere dal carro.

    Ho fatto un tiro molto basso, disse Cooper. Posso provare ad acchiapparlo?

    Mordred considerò la cosa. Ok. Fai un altro tiro e puoi salvarlo.

    Cooper lanciò di nuovo il dado. Quattordici! Ce l'ho fatta.

    D'accordo. Hai guadagnato cento punti esperienza. Cinquanta per aver fatto partire i cavalli, e cinquanta per aver salvato il tuo compagno.

    Quindi ci stiamo dirigendo verso la strada da cui siamo venuti? Chiese Dave. Cosa c’era lì?

    Percorrete la strada per altri cinquecento metri o giù di lì, ma la strada curva e i cavalli continuano ad andare dritto. Riuscite a vedere un gruppo di cinque cavalli che vi seguono. Al contrario dei vostri cavalli, non hanno impedimenti, e vi stanno raggiungendo velocemente.

    Come sono vestiti i cavalieri? Chiese Tim.

    Sono protetti da una cotta di maglia e sono armati di balestre e spade a due mani.

    Cosa c’è davanti a noi? Chiese Dave.

    Il limitare di una foresta. I cavalli non saranno in grado di continuare con il carro. Vi accorgete che approssimativamente il carro raggiungerà gli alberi nello stesso momento in cui le guardie della città raggiungeranno il vostro carro.

    Beh, fanculo, disse Cooper. Chi vuole una sigaretta?

    Che cosa? Chiese Mordred.

    Sì, disse Dave. Io ci sto.

    Anche io, disse Julian.

    Io vado un attimo al negozio a prendere altra birra, disse Tim.

    Ma stiamo per avere uno scontro, obbiettò Mordred. "State interrompendo il flusso

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