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La morte in calzamaglia: Delitti di provincia 8
La morte in calzamaglia: Delitti di provincia 8
La morte in calzamaglia: Delitti di provincia 8
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La morte in calzamaglia: Delitti di provincia 8

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About this ebook

Il convegno annuale degli investigatori si tiene a Venezia, con tanto di serata di gala e partita a cluedo.
Ma quando tutto sembra sprofondare nella noia, ecco che la morte in calzamaglia entra in scena...

LanguageItaliano
Release dateNov 2, 2014
ISBN9781311425041
La morte in calzamaglia: Delitti di provincia 8
Author

Annarita Coriasco

Annarita Coriasco, italian poetress and writer.Annarita Coriasco, scrittrice, ha ricevuto due volte il premio “Courmayeur” di letteratura fantastica. Le sono stati attribuiti i premi internazionali “Jean Monnet” (patrocinato dalla Presidenza della Repubblica Italiana, dall’Università di Genova e dalle Ambasciate di Francia e Germania) e "Carrara - Hallstahammar". Ha ricevuto l'onorificenza di "Cavaliere" dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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    La morte in calzamaglia - Annarita Coriasco

    La morte in calzamaglia: Delitti di provincia 8

    Annarita Coriasco

    Prima edizione

    © Annarita Coriasco 2014

    Tutti i diritti riservati

    Smashwords Edition,

    Licenza d’uso

    Questo ebook è concesso in uso per l’intrattenimento personale.

    Questo ebook non può essere rivenduto o ceduto ad altre persone.

    Se si desidera condividere questo ebook con un’altra persona, è necessario acquistare una copia aggiuntiva per ogni destinatario. Questo libro costa pochissimo, se state leggendo questo ebook e non lo avete acquistato per il vostro unico utilizzo, siete pregati di tornare a Smashwords.com per acquistare la vostra copia.

    Grazie per il rispetto al duro lavoro di questo autore.

    A fine agosto di un anno povero d'indagini remunerative, il Maresciallo Pucci e il suo vice, vivacchiavano spiando e pedinando un detective di Limone Piemonte che, a quanto pareva, era stato incaricato a sua volta di fare spionaggio industriale per una ditta che fabbricava sanitari. L'oggetto in questione era un nuovo prototipo di sedile da wc new age, provvisto, per così dire, di sottofondo d'ambientazione musicale da seduta consistente in (a scelta): 1) Risacca di onde marine. 2) Canto di balenottere azzurre nelle profondità marine. 3) Registrazione dal vivo delle cascate del Niagara. 4) Geyser islandese altamente attivo. 5) Ukulele che suona un'antica melodia hawaiana immerso (è il caso di dirlo) nello sciabordio dei mari del sud, e infine, ma non ultimo: 6) Richiamo di cinciallegra in amore con sottofondo di torrente di montagna. Tutte ...colonne sonore atte a rilassare la mente e il corpo nel momento del ‘bisogno’ onde favorire l'espletamento degli organi presupposti all'atto... Così recitava il depliant illustrativo del nuovo prodotto da lanciare sul mercato, fornito a Pucci perché potesse studiare la delicata questione da tutti i lati per farsene un'idea il più completa e chiara possibile...

    Da tre o quattro giorni il Maresciallo era stato informato dalla figlia Paoletta che la riunione annuale nazionale dei detective privati si sarebbe tenuta a Venezia dal 4 al 14 settembre. Erano due anni e forse più che la figlia di Pucci insisteva perché il nostro detective partecipasse alle riunioni e ai convegni, ma lui aveva sempre qualche impegno, anche improvviso se necessario per mancare quei tediosi appuntamenti.

    -Ma il convegno nazionale è importante! Puoi vedere le ultime novità tecnologiche, conoscere dei colleghi anche famosi e magari anche di Torino...- aveva insistito la figlia.

    -Quelli si che lavorano in grande! - aveva infierito la moglie con l'occhio sognante di chi già si vede in pelliccia e auto di lusso.

    -Papà, dovresti pensarci seriamente...- aveva concluso Paoletta con una cert’aria d'autorevolezza -Al giorno d'oggi la comunicazione, l'informazione, lo scambio culturale, sono importantissimi... Non ti dimenticare che a Torino e provincia la concorrenza si fa sempre più pressante.

    -Ma si!- gli aveva sorriso la moglie tutta conciliante, posando la zuppiera colma d'insalata di pasta sul tavolo imbandito a festa -Magari ti puoi pure procurare un lavoro per conto di qualche avvocato divorzista...

    Il fatto era che lui non si sentiva tanto detective quanto piuttosto Maresciallo, anzi, carabiniere.

    Ma la crisi imperava e le tavolette da wc lo esasperavano mille volte di più dei casi di corna! E così mentre in compagnia dello Stenti ascoltava la ricezione della cimice che lui stesso aveva posizionato sotto l'auto del detective di Limone Piemonte e sentiva in diretta i gemiti del suddetto che si era appartato con una prostituta, decise che era persino meglio recarsi alla riunione nazionale e accontentare sua moglie e sua figlia piuttosto che bearsi di tavolette da wc e momenti ricreativi altrui...

    Avrebbe lasciato come sempre al suo vice la gatta da pelare. In fondo, si disse, c'era anche l'occasione di rivedere Venezia dove era stato in viaggio di nozze trent'anni prima con la sua Franca... Gli uggiolii dello spiato lo riportarono alla cruda realtà. Era tempo di agire...

    -Come non ci vieni!?- il Maresciallo Pucci arrancava dietro la moglie con le innumerevoli buste della spesa. Erano appena usciti dal supermarket preferito dalla signora Franca. Era in quel di Ciriè, contornato da altri tre orrori in cemento armato del tutto simili a quello, tranne che per l'insegna e lui onestamente non aveva mai capito su che basi poggiassero le preferenze della sua signora. Per lui Iper, Mega o Supermega erano più o meno la stessa cosa...

    -Ma sarebbe come ritornare in viaggio di nozze...- insisté, posando una bracciata di sacchetti a terra, sul cemento arroventato del comodo parcheggio ipersupermega affollato per via degli sconti settimanali. La testa della signora Franca viaggiava ancora tra appezzamenti scontati di latte di soia, te verde deteinato al ribes e filetto al pepe verde surgelato. Non rispose. Poi ti lamenti sempre che non sono romantico e che non ricordo mai l'anniversario, che non ti compro mai i fiori, che...

    -Niente da fare!- sbottò lei mentre inseriva la chiave nella serratura del portabagagli della loro obsoleta Panda rossa. -Non ci verrei neppure se non avessi già da accompagnare zia Rosa al Santuario di Oropa e da presiedere al premio Campanili in rime a Monasterolo... Intanto io non c’entro un bel niente con tutti quegli investigatori. E poi so già che finirei per passeggiare tutto il tempo da sola per Venezia o ad aspettare in albergo! Non mi sembra proprio che sia come un secondo viaggio di nozze...

    -Ma non hai voglia di rivedere Venezia?- le chiese Pucci tra il seccato e l'offeso, finendo di sistemare l'ultimo dei sacchetti della spesa settimanale. Chiuse il portabagagli con una certa violenza e piazzò i suoi occhi delusi in quelli sfuggenti della consorte.

    -Oh, andiamo! Lo sai benissimo che ho ragione! Il convegno ti...

    -Ma ci sono le cene - l'interruppe lui cercando di essere conciliante -E poi c'è il gran ballo a Ca’ Brusin...

    -Vedo che Paoletta ti ha informato bene... Lui si sistemò sul sedile di guida esibendo un bel muso lungo. Nel frattempo nuvoloni scuri si erano addensati sopra le loro teste e sembravano voler portare via definitivamente l'ultima calura d'agosto. Un tizio con una auto giapponese dai vetri oscurati suonava il clacson insistentemente: voleva prendere il posto di Pucci nel parcheggio e la calca d'auto dietro di lui lo assediava. Pucci lo ignorò: se ne stava lì fermo al posto di guida squadrando la moglie deluso sin nel profondo dell'animo. Lei gli diede un'occhiata in tralice e poi:

    -E' inutile che mi guardi così! Se avessi deciso quando era il momento ora io non sarei impegnata a fare il giudice al concorso di poesia di Monasterolo e non avrei promesso a zia Rosa di accompagnarla ad Oropa a ringraziare la Madonna per l'operazione di cataratta andata bene.

    -Un operazione di cataratta al giorno d'oggi non ha bisogno di santi ma di mance...- grugnì Pucci

    inserendo la chiave d'accensione nel quadrante. - E io con chi ci vado a Venezia?

    -Con Stenti! Con chi sennò, scusa?! Anche lui è un investigatore, mi sembra...

    -Lui deve mandare avanti la baracca!

    -La chiudi la baracca... Ecco quello che fai... Va in ferie anche lui! - s'innervosì la Franca. Poi si voltò verso il retro della Panda per fucilare con lo sguardo l'aspirante al parcheggio che seguitava a strombazzare imperterrito. Di lontano si sentivano tuoni continui. Lì d'intorno rumori vari d'auto, di gente vociante e il clacson del samurai di fine agosto.

    -Stenti deve seguire il caso che abbiamo tra le mani- Pucci finalmente aveva messo in moto l'auto.

    -E allora, vacci con tua figlia. In questo periodo non lavora. Così state un po' insieme che non la vedi mai!

    -Ci manca solo questa- borbottò Pucci mentre s'accingeva a fare retromarcia. -Così mi tocca di portarmi dietro anche Pierantonio...

    -Intanto adesso sta con Filippo Maria

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