



Certamente si tratta di un sentimento condivisibile, la vista del mare spunta da qualsiasi angolo e in qualsiasi direzione si volga lo sguardo, a volte con il blu profondo, a volte balenante di guizzi d’argento che si accendono sulla superficie increspata dal vento, oppure scuro e minaccioso con la forza delle onde spumeggianti che si abbattono sulle rocce a picco.
Sulla linea dell’orizzonte si adagiano la trasparenza vaporosa della sagoma dell’Isola di Capri e la lunga striscia urbana del golfo di Napoli, dove il tramonto arroventa i colori del paesaggio prima di immergersi nel mare. Nessuno potrebbe vivere senza la vista del mare, nè i filari ordinati delle vigne pennellati sulle balze scoscese e neppure le limonaie protette dalle strutture di legno antico ne potrebbero fare a meno. Sorrento si estende al limitare di una falesia di tufo dal profilo frastagliato appoggiata in alto sulle spiagge e sul porticciolo. Il cuore palpitante della cittadina vive al ritmo dei suoni prodotti dalle strade della città vecchia che si intrecciano strette all’ombra delle facciate rinserrate una all’altra.
Superata Piazza Tasso, si percorre