opo che la traiettoria del tempo si è fermata, è come se, una volta ripartita, avesse preso a seguire un altro percorso. Irrimediabilmente (ma non incomprensibilmente) diverso da prima. Il suo scorrere, lo sappiamo, lo ha interrotto il sisma del Covici, che, a due anni e mezzo dall'irruzione sulle scene mondiali, sta finalmente lasciando intravedere quello che si è lasciato alle spalle. Svelando, sulle strutture sociali ed economiche, così come sulle consuetudini collettive, danni sorprendentemente simili, nella scala della gravità, a quelli inflitti agli organismi umani: più fragili erano, peggiori le conseguenze. È
