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Quarantott’ore a Perugia

@lucianasquadrilli

sindacale per visitare Perugia. Vero scrigno di gioielli per gli amanti dell’arte grazie a palazzi e monumenti che ne abbelliscono le vie del centro storico, la città è resa vivace dalla presenza di numerosi studenti universitari che arrivano qui da ogni parte del mondo e da importanti eventi musicali e culturali come l’appuntamento estivo di Umbria Jazz – che celebra nel 2023 la cinquantesima edizione, mentre la tappa invernale è in programma a Orvieto a dicembre – e il Festival Internazionale del Giornalismo che si svolge in aprile. Ma il capoluogo umbro – base di partenza ideale per esplorare le colline ricoperte di olivi e vigne e i tanti borghi vicini – è anche un paradiso per i buongustai, ricca di indirizzi in grado di soddisfare diversi gusti e tasche. Eccocon i suoi impeccabili cappuccini, mentre lungo corso Vannucci trovate l’elegante dove assaggiare deliziosi pasticcini e lievitati. Per un pranzo con i sapori della tradizione, tra piatti tipici come la torta al testo o le tagliatelle al ragù bianco di Chianina, l’indirizzo ideale è la centralissima che è anche rivendita di vini, oli e altri prodotti regionali. Molto valida anche la proposta di , trattoria dall’ambiente piacevolmente classico e dalla proposta solidamente tradizionale, a cominciare dalla carpa regina in porchetta che unisce la cucina di terra e di lago. Al pomeriggio non ci si può sottrarre al rito della cioccolata calda accompagnata dalla strepitosa panna dell’, famosa pure per i deliziosi maritozzi farciti dalla dolce nuvola bianca. Tornando in città, vale la pena fare una passeggiata al tramonto lungo via dell’Acquedotto, che un tempo convogliava l’acqua alla Fontana Maggiore e oggi collega il centro storico con il borgo di Porta Sant’Angelo attraverso un suggestivo percorso pensile delimitato da case e giardini nascosti. Tornati in centro lungo corso Cavour si raggiunge il, a due passi da piazza IV Novembre, per un buon calice dalla fornitissima cantina (ma è una valida alternativa anche per la prima colazione). Altro indirizzo da non perdere per l’aperitivo a base di vini di ricerca e deliziosi bocconi – polpette fritte, crostoni e focacce farcite – è, winebar ed enoteca lungo il Borgo XX giugno che ospita anche degustazioni ed eventi culturali. Per una cena gourmet, in centro c’è la “cucina contemporanea umbra” di – in menu piatti come i tortelli di formaggio di vacca, topinambur, salsa di rucola e rosa canina o la faraona alle ostriche con coscia confit, pelle fritta all’origano, erbe spontanee e salicornia – mentre se volete allontanarvi vale la pena raggiungere l’unico ristorante stellato cittadino, , che propone due menu degustazione e piatti estrosi come il risotto con sedano, burro affumicato, rafano e levistico e l’animella grigliata con spuma di mandorle, peperoni e ravanelli. Mentre a due passi dalla stazione di Ponte San Giovanni, è un locale moderno e decisamente non pretenzioso che propone “cucina popolare” a prezzi più che accessibili: si sceglie tra le proposte della “niccheria” (panini, supplì e crostini come quello con tartare, nduja e cime di rapa) e i piatti del giorno sulla lavagna come la zucca arrosto con caprino e cipolla rossa o il coniglio al tegame.

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