Grazie al ruolo di Olivia Pope, la protagonista di “Scandal”, la serie di sette stagioni di Shonda Rhimes, Kerry Washington è ora nella posizione di fare ciò che vuole. Che nella sua ottica significa voler fare la differenza. Attivista ben prima di diventare attrice, Washington, originaria del Bronx, ha schierato i suoi contatti hollywoodiani e la sua esperienza nello storytelling a favore di tante organizzazioni focalizzate su temi di giustizia civile, come Vision Into Power Cohort, un programma che supporta organizzazioni locali impegnate nell’empowerment di gruppi marginalizzati con il Movement Voter Project. Ricordiamo il suo discorso nel 2017 durante la “Women’s March”, e il coinvolgimento con Time’s Up e al fare campagna elettorale per Stacey Abrams, Joe Biden e Kamala Harris. Un impegno per cui è stata nominata a marzo “Time’s Person of the Year”. Nella sua società di produzione, Simpson Street, lo scopo è di rendere centrali personaggi di norma secondari, sia nei film che produce che in quelli in cui è protagonista, film «non convenzionali e che sovvertono l’idea che ci sia un solo tipo di persona che merita di essere al centro della storia». Parliamo con lei dei suoi nuovi progetti, da film d’azione in odore di blockbuster a commedie young adult di Netflix, passando per movimentate storie legali e un diluvio di nuovi progetti Audible.
L'OFFICIEL ITALIA: Come è stato entrare nella lista di Time?
Surreale. Ho pensato che i miei publicist stessero
