
«L’empatia è l’arte di mettersi nei panni di qualcun altro e di vedere il mondo attraverso i suoi occhi, è lo strumento più potente che abbiamo per capire la vita degli altri».
Roman Krznaric

Con il termine “Skills for life” si intendono tutte quelle skills (abilità, competenze) che è necessario apprendere per mettersi in relazione con gli altri e per affrontare i problemi, le pressioni e gli stress della vita quotidiana.
Quest’anno, nel mese di gennaio, la Camera dei Deputati ha approvato il Disegno di legge n. 2493, il cui progetto prevede «l’introduzione dello sviluppo di competenze non cognitive nei percorsi delle istituzioni scolastiche e dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti, nonché nei percorsi di istruzione e formazione professionale». Per tre anni, la scuola italiana potrà sperimentare una nuova strada nella quale ogni ora di lezione, che sia di matematica, di geografia o di educazione fisica, avrà, dopo la necessaria formazione dei docenti, un elemento trasversale in più: la competenza empatica e relazionale.
HARD SKILLS E SOFT SKILLS
Ma che cosa sono esattamente le “competenze non cognitive”? A tutti noi sarà capitato di affrontare un colloquio di lavoro presentando il proprio . In primo luogo ci viene chiesto “che cosa sappiamo”, ovvero qual è la nostra qualifica, il nostro percorso formativo, le esperienze lavorative, ciò che abbiamo studiato dunque, di facile reperibilità poiché certificato da attestati, diplomi, corsi, lauree, e così via. Le competenze tecniche necessarie per presentarsi a un determinato colloquio di lavoro variano a seconda del ruolo specifico richiesto