Era il suo corpo fatto di penne eran di petalo le sue ali era una rosa che volava diretta verso la dolcezza. Ho abbandonato quelle regioni mi son vestito di frac e di ferro m’hanno morso molti dolori ma nel fondo di me stesso come in quel lago sperduto continua a vivere la visione d’un uccello o angelo indelebile che trasformò la luce del giorno con lo splendore della sua presenza ed il suo roseo movimento.
[Pablo Neruda]
Nelle lagune adiacenti il lago Argentino dove il Perito Moreno, il ghiacciaio più spettacolare del mondo, si tuffa e si frantuma in mille pezzi, ho vissuto quella visione che anche per me, come per Pablo Neruda, è rimasta indelebile. Ricordo che partimmo poco prima dell’alba per andare a scalare fornisce i carotenoidi e, di conseguenza, il colore rosa ai fenicotteri. Le artemie, a loro volta, si procurano i pigmenti mangiando alghe unicellulari. La colorazione della livrea dei fenicotteri dipende dunque dalla quantità e dalla qualità dei micro crostacei ingeriti e questo significa che la livrea varia dal bianco al rosa più o meno intenso a seconda di quante artemie vengono mangiate. I carotenoidi tendono a degradarsi e sbiadire con il tempo, poi c’è la muta in cui vengono cambiate le penne che poi devono essere ricolorate. Per un uccello che usa il suo colore acceso per trovare un compagno con cui riprodursi non è mai un bene sbiadirsi. La soluzione è “truccarsi”.