

oche esperienze nella vita sono emozionanti come le visite a una grotta. Probabilmente questo deriva da fattori diversi: alcuni psicologici, altri insiti nel DNA, nell’antico passato che ci ha plasmato. È come un ritorno al grembo materno, un rientrare nella pancia della Madre Terra, protettiva e accogliente. Allo stesso tempo è però una discesa agli inferi, nell’Ade, irta di misteriosi pericoli e mancante della certezza di un ritorno all’aria aperta. È la protezione che la caverna dava ai nostri antenati, che in essa si rifugiavano dalle intemperie e dalle bestie feroci, ma è anche un luogo buio, freddo, umido, misterioso. Queste sensazioni prendono chiunque all’ingresso di una grotta aerea e