Melaverde

Bella, decisa e delicata

’etimologia del suo nome unisce l’aggettivo “bruciante”, in riferimento al suo odore forte, acre e pungente, e il termine “porro”. L’erba cipollina () è una pianta aromatica diffusa sin dall’antichità che trova infatti il suo naturale in zone montane, su rilievi da 600 fino a 2.600 metri di altitudine. La pianta è composta, insalate e zuppe. Servita cruda, è impiegata appena colta, per preservare il suo aroma lieve che si sprigiona al meglio quando è freschissima. L’ideale, infatti, è tenerla come pianta per servirsene solo al momento dell’effettivo utilizzo, sciacquandola velocemente e sminuzzandola con le forbici. Non solo buona, presenta notevoli proprietà nutritive: le foglie contengono infatti, oltre a proteine, grassi, carboidrati e fibre, minerali e vitamine, e tra le sue proprietà benefiche, vanta il fatto di essere digestiva, antisettica, diuretica e, quindi, utile a depurare l’organismo. Piuttosto semplice da coltivare sia nell’orto che in giardino, è possibile mantenerla anche sul balcone insieme alle altre piante aromatiche. L’erba cipollina resiste bene alle basse temperature, ma preferisce una posizione soleggiata (in estate, però, meglio tenerla in penombra, in una zona ben arieggiata) e terreni fertili e freschi, mantenuti sempre umidi soprattutto d’estate. Una volta cresciuta, i piccoli steli non vanno strappati, ma tagliati alla base (a circa 1,5 centimetri dal terreno), per facilitarne la ricrescita che, non solo avviene velocemente, ma “moltiplica” andando a formare un tappeto verde che, a maggio, fiorisce e si impreziosisce delle “cime spumose” color rosa-lilla.

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